Ristoranti d’Italia 2016 Gambero Rosso

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Ristorante d’Italia 2016

Gambero Rosso

Presentazione e premiazione

Roma 12 Ottobre 2016

www.gamberorosso.it

Come ogni anno, ecco la guida dei ristoranti d’Italia del Gambero Rosso, siamo alla 26ma dizione, la guida si rinnova, si aggiorna, si adegua, ma è sempre la mia guida, la guida che al 99,99% mi ha fatto sempre scegliere l’indirizzo giusto, l’indirizzo di ristoranti, enoteche, trattorie, birrerie, ristoranti etnici e bistrot da consigliare agli amici che me lo chiedono. La saprò leggere? Forse sì, per questo è una garanzia per me. L’uniche due cose che metterei in risalto, questi sì da vero bonus, sono i locali dove la qualità non scende mai al cospetto di tanti coperti, i locali che hanno una storia con famiglie dietro, non che gestiscono cucine di gruppi o di alberghi; poi se uno è bravo, lo è sempre. Ecco i numeri di quest’anno:

2268 indirizzi, le visite, le segnalazioni, hanno portato a 250 novità, locali di ogni tipo e per qualsiasi tipo di tasca, basta saper scegliere. I migliori sono sempre contraddistinti dalle Tre Forchette per i ristoranti, dai Tre Gamberi per le trattorie, delle Tre Bottiglie per le enoteche, i Tre Boccali per le birrerie e i Tre Mappamondi per i ristoranti etnici. Sarebbe bello, vista la diffusione anche in guida, di dare una valutazione anche ai bistrot, per questo è apprezzatissimo il premio al Bistrot dell’anno a Donatella Bistrot a Oviglio (AL). Le Tre Forchette sono 26 con i punteggi massimi all’Osteria Francescana di Massimo Bottura e a La Pergola del Rome Cavalier di Roma con a capo Heinz Beck. Due le nuove entrate, due ristoranti a Milano: Berton e Seta del Mandarin Oriental. Le 26 Tre Forchette si trovano per la maggior parte in Lombardia con 6 ristoranti a seguire il Lazio con 3, le Marche, il Piemonte, la Campania, la Toscana, il Veneto, l’Emilia Romagna con 2, infine la Sardegna, la Sicilia, l’Umbria, l’Abruzzo e l’Alto Adige con una.

I Tre Gamberi con Tre nuove entrate, un ritorno (giustissimo), quello de La Brinca a Ne (GE), un grande posto della Bologna “Ghiotta” all’Osteria Bottega e infine La Tana degli Orsi di Pratovecchio Stia (AR); con questi e con l’uscita di uno (peccato) sono diventati 20 così dislocati: 6 in Lombardia, 2 nel Lazio e in Emilia Romagna, 1 per Sicilia, Alto Adige, Campania, Abruzzo, Toscana, Piemonte, Liguria, Basilicata, Friuli Venezia Giulia e Puglia.

Le Tre Bottiglie sono 11, queste le regioni dove sono ubicate le enoteche: 3 nel Lazio, 2 in Lombardia, 1 per Toscana, Umbria, Puglia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto. I Tre Mappamondi passano da 2 a 3 con la nuova entrata sempre a Milano del Wicky’s Wicuisine Seafood. I Tre Boccali sono sempre due, le birrerie di Casa Baladin una a Piozzo con l’omonimo nome, l’altra a Roma con l’Open Baladin.

I cuochi con il miglior punteggio per la cucina diventano 4, con il raggiungimento di 57 punti da parte di Gennaro Esposito della Torre del Saracino di Vico Equense (NA) che si affianca ai 3 precedenti 57, che sono: Massimo Bottura dell’Osteria Francescana a Modena, Massimiliano Alajmo de Le Calandre a Rubano (PD) e a Pino Cuttaia de La Madia di Licata (AG).

Altri premi sono stati assegnati durante la premiazione, tra questi il Ristorante dell’anno a Lorenzo Viani per il suo Lorenzo a Forte dei Marmi (Vi).

Una delle categorie che mi piace di più è quella dei Ristoranti con la migliore qualità/prezzo, quest’anno sono 16 e sono: 2 in Friuli Venezia Giulia, Toscana, Campania e Puglia, 1 in Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo e Sardegna. La novità dell’anno va in Friuli Venezia Giulia e precisamente a Dolegna del Collio (GO) al Ristorante L’Argine a Vencò. Il cuoco emergente di quest’anno è Matteo Metullio de La Siriola dell’Hotel Ciasa Salares a San Cassiano (BZ). Altri tre premi mi piacciono:

1) Ristorante con la migliore proposta primi piatti di pasta che va all’Antica Osteria Nonna Rosa a Vico Equense (NA) il premio è stato dato dal Pastificio dei Campi di Giuseppe Di Martino;

2) La migliore pasticceria con il premio pastry chef che è andato a Sara Simionato del ristorante Antica Osteria da Cera a Campagno Lupia (VE);

3) Il miglior pane in sala al Ristorante Reale di Niko Romito a Castel di Sangro (AQ).

Sicuramente avrò dimenticato altre cose, ma questa no, grande gioia a vedere i magnum di Trentodoc sul tavolo della premiazione, magnum di giovani produttori che conosco bene e di cui bevo e tramando i loro spumanti e non solo. Felice che i magnum di Giacomo Malfer della Cantina Revì siano andati a Massimo Bottura e a Enrico Crippa. Che il magnum di Methius della cantina Dorigati sia andato a Le Calandre di Massimiliano Alajmo. In conclusione, lo ripeto, questa è la mia guida da sempre. Una guida che è fatta bene davvero e mi piace assai. Unica nota stonata, non so perché non la mettono più, ma la voglio dire è la mancanza della bellissima cartina regionale all’inizio di ogni regione, manca per il secondo anno e mi dispiace tantissimo.

 

Pasquale Pace
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