I Tre Bicchieri della Sardegna per la guida “Vini d’Italia 2021” del Gambero Rosso… con un mio piccolo commento

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Tre Bicchieri Sardegna    
Vini d’Italia 2021 del Gambero Rosso
Via Ottavio Gasparri, 13/17
Roma
www.gamberorosso.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it

L’anno scorso 14, quest’anno 15, il massimo per questa regione.  In questo elenco ci sono vini davvero di notevole fattura. Un buonissimo Turriga di Argiolas, vino che amo, vino che rispecchia il mondo vinicolo di questa fantastica isola e non solo. Un ottimo Su Nico 2018 da uve bovale della cantina Su Entu fa capire che quando si lavora bene e con passione i risultati arrivano. Complimenti alla famiglia Pilloni. Una bevuta sorprendente con  il cannonau di Sardegna Nepente di Oliena Pro Vois Riserva 2015, bravo a Piero Cella enologo sia di questo vino che di Su Entu come per altre aziende premiate. Non capisco come mai lui con la sua azienda Quartomoro non abbia mai preso i tre bicchieri. Un capitolo a parte meriterebbero le due vernacce di Oristano di Contini e Carta. Insomma una buona lista di premiati per la Sardegna.

Con questo mio scritto eccomi, come ogni anno a pubblicare i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Come sempre qualcuno storcerà la bocca, ma ognuno è padrone di ciò che vuole fare della propria vita e a me questa cosa diverte. Sono un curiosone, mi diverte controllare, curiosare, confrontare con gli anni passati. Questanno continuo a commentare le regioni e i vini dopo aver trascorso tre giorni a Roma, dopo aver partecipato a tutti e tre i giorni di degustazione. Una volta ne ero veramente preso per tutto l’anno, non lo nego, con le guide ho imparato tante cose, oggi le metto in libreria e poche volte le vado a prendere, ma le voglio perché mi diverte averle e a volte consultarle.

Ecco l’elenco dei premiati con il commento, tra virgolette, per la regione da parte della redazione del Gambero Rosso:

 I migliori vini della Sardegna 2021

La varietà del panorama vitivinicolo della Sardegna

I numeri, si sa, non lasciano spazio a interpretazioni soggettive ed è opportuno partire proprio da questi per tracciare il bilancio dell’sola nella nuova edizione della Guida. Dei 400 vini valutati, 200 conquistano i Due Bicchieri, ben 48 accedono alle degustazioni finali e 15 salgono sul gradino più alto del podio. Un numero davvero da record che, rapportato ai campioni assaggiati, pone la Regione tra le migliori per qualità (almeno secondo noi) a livello nazionale. Il dato è ancora più importante se si pensa che poco più di 10 anni fa i vini sardi che conquistavano i Tre Bicchieri erano davvero una manciata. Un anno radioso, quindi? Senza dubbio le luci ci sono eccome, anche se ancora qualche ombra si intravede.

Il vino e la Sardegna: luci e ombre di un territorio

Se da un lato è indubbia la qualità del vino sardo, la sua aderenza al territorio (che passa attraverso la valorizzazione del patrimonio varietale) e, non ultimo, le potenzialità di invecchiamento di alcune etichette, c’è ancora tanto da fare in termini di marketing, comunicazione e commercializzazione. Il vino, non ci stancheremo mai di dirlo, gioca in un campionato globale, è ambasciatore in tutto il mondo del luogo da cui viene originato, sia esso frutto di piccole produzioni artigiane, sia esso prodotto da grandi cantine cooperative o storiche aziende private. Ma le partite si vincono se si fa un lavoro di squadra, tutti insieme in nome dell’isola, per poter davvero sfidare i mercati internazionali senza paura. Su questo c’è ancora da lavorare. Non è un caso infatti che alcune Denominazioni, soprattutto quelle che comprendono l’intera regione, sono obsolete e tutto fanno tranne che valorizzare i singoli territori del vino. Ma senza il lavoro dei Consorzi di tutela, esistenti solo dal punto di vista burocratico, non si va da nessuna parte.

I Tre Bicchieri 2021 della Sardegna

Detto ciò godiamoci quest’anno il grande risultato e, attraverso i Tre Bicchieri, che cercano di tracciare una sintesi qualitativa di tutta l’Isola, andiamo da Nord a Sud e scopriamo Cannonau di grande eleganza e finezza, giocati su complessità aromatica e grande bevibilità, Vermentini sapidi e minerali, frutto di diversi terroir di provenienza, Carignano mediterranei e avvolgenti o alcuni Bovale tanto strutturati quanto equilibrati. Andando poi a concludere con uno dei grandi e immortali vini del Mondo, la Vernaccia di Oristano. Ben due quest’anno ai vertici assoluti: la Riserva ’68 di Silvio Carta e l’Antico Gregori ’76 di Contini.

  • Alghero Torbato Catore ’18 – Tenute Sella & Mosca (mi intriga sempre il torbato di Sella & Mosca)
  • Cannonau di Sardegna Cl. Dule ’17 – Giuseppe Gabbas (un grande classico che c’è sempre)
  • Cannonau di Sardegna Mamuthone ’17 – Giuseppe Sedilesu (un 2017 inferiore a Mamoiada, questo però si fa apprezzare)
  • Cannonau di Sardegna Naniha ’18 – Tenute Perdarubia (non mi ha entusiasmato)
  • Cannonau di Sardegna Nepente di Oliena Pro Vois Ris. ’15 – F.lli Puddu (un’ottima sorpresa)
  • Capichera V. T. ’17 – Capichera (non lo conosco)
  • Carignano del Sulcis 6 Mura Ris. ’17 – Cantina Giba (ne capirete sicuramente più di me)
  • Carignano del Sulcis Sup. Terre Brune ’16 – Cantina Santadi (sempre qualcosa di buono, questo 2016… di più)
  • Nuracada Bovale ’18 – Audarya (ne capirete sicuramente più di me)
  • Su’ Nico ’18 – Su Entu (ho parlato sopra di questo vino. Confermo TUTTO!
  • Turriga ’16 – Argiolas (un Turriga imperioso)
  • Vermentino di Gallura Sup. Sciala ’19 – Surrau (ne capirete sicuramente più di me)
  • Vermentino di Sardegna Stellato ’19 – Pala (ne capirete sicuramente più di me. Molto più di me) )
  • Vernaccia di Oristano Antico Gregori ’76 – Attilio Contini (qualcosa di cui essere orgogliosi in Sardegna e nell’Italia intera)
  • Vernaccia di Oristano Ris. ’68 – Silvio Carta (come sopra)
Pasquale Pace
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