Slow Wine Guida 2019 I Vini Slow, i Grandi Vini e i Vini Quotidiani per l’Emilia Romagna con un mio piccolo commento

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Slow Wine Guida 2019
I Vini Slow, i Grandi Vini e i Vini Quotidiani per l’Emilia Romagna
13 Ottobre 2018
Terme del Tettuccio
Montecatini Terme (Pt)
www.slowfood.it/slowine/

Lo Slow Wine inizia a presentare, regione per regione, le aziende premiate con i vini slow, con i grandi vini e i vini quotidiani per la guida 2019, fino ad arrivare alla grande degustazione di Montecatini  (qui il mio racconto dell’edizione passata).
Per saperne di più cliccate qui: La grandissima degustazione di Montecatini Terme (13 ottobre) si avvicina! Per non perderla clicca 
qui

Alla degustazione saranno presenti quasi o tutti i vini premiati, quasi o tutti i produttori premiati. Io metterò il commento alla regione e l’elenco dei premiati a opera della redazione dello Slow Wine.
Con molto piacere farò anche un mio piccolo commento, eccolo: Denny Bini Podere Cipolla, Camillo Donati,
Vigne dei Boschi, Villa Papiano e Villa Venti, questa è la prima cosa che noto nellelenco dei vini premiati 5 aziende premiate con la chiocciola, senza nessun premio. Altro elenco che mi piace, tanti i vini che conosco, altri da conoscere, per questo ancora di più cè il rammarico di non poter andare a Montecatini. Come per lAlto Adige complimenti ai degustatori per lEmilia Romagna.

Come abbiamo sottolineato più volte l’Emilia Romagna dal punto vitivinicolo è una regione molto complessa, distribuita tra pianura e collina, e suddivisa in numerosi territori caratterizzati dalla diffusione delle diverse varietà coltivate. In questa sede, a causa degli inevitabili limiti di spazio, tentiamo di fare delle veloci fotografie delle singole zone, con lo scopo di restituire uno stato dell’arte il più possibile aggiornato e puntuale.

Iniziamo dai Colli Piacentini, che stanno dando importanti segni di risveglio: continua, lento ma costante, il processo di valorizzazione dell’uva malvasia; i rossi fermi stanno trovando maggiore definizione e identità, a cominciare dai Gutturnio Superiore, a cui però non giova avere lo stesso nome del fratello frizzante; le aziende che intraprendono la strada della rifermentazione in bottiglia a scapito della versione Metodo Charmat crescono considerevolmente; i vini dolci a base malvasia – oltre alle due eccellenze dei Vin Santo (Vigoleno e Albarola) – sono ormai da annoverare tra le migliori espressioni a livello nazionale della tipologia. In questo quadro incoraggiante salutiamo con piacere la prima Chiocciola piacentina: La Tosa, l’azienda di Stefano e Ferruccio Pizzamiglio, che da trent’anni opera con rigore, passione, coerenza e lungimiranza nella valorizzazione del territorio e dei suoi vini.

Ci sembra doverosa una riflessione generale sul variegato comparto delle terre dei Lambruschi. Innanzitutto non possiamo nascondere il fatto che la calda e siccitosa vendemmia 2017 non passerà certo alla storia come imperdibile, anzi. È vero che nei territori di collina l’altitudine ha dato più respiro alle giornate di caldo eccessivo, ma è altrettanto vero che in pianura la vite faceva fatica a vegetare in modo equilibrato. La serietà e l’audacia di molti protagonisti di questo distretto delle bollicine – che guardano con interesse e saggia curiosità a quanto avviene nei più rinomati comprensori spumantistici non solo italiani – ha però portato ad affiancare alla produzione di vini d’annata la permanenza in affinamento di etichette di livello superiore, che regalano sempre maggiori e appaganti soddisfazioni.

Sui Colli Bolognesi, invece, che nell’ultimo decennio hanno vissuto in un quadro di calma piatta, si registra qualche bel segnale di novità, soprattutto da parte di alcuni piccoli e giovani vignaioli a cui abbiamo riservato un apposito approfondimento in guida .

Dal vasto mondo del Sangiovese di Romagna arrivano timidi ma per fortuna continui e significativi segnali di miglioramento stilistico: ne hanno guadagnato principalmente i vini d’annata o i Superiori, mentre sul fronte delle Riserve si stenta ancora parecchio: da tempo ci siamo convinti che la vera attitudine dei terreni romagnoli sia più incline a valorizzare le prime due tipologie piuttosto che la terza.

Esplode invece sempre in Romagna il “fenomeno Albana”, nel senso che è stata una goduria assaggiare i vini ottenuti da questa varietà: vi invitiamo a leggere con attenzione le liste dei vari riconoscimenti per trovare la vostra etichetta del cuore – realizzata in acciaio, in legno, in anfora di terracotta, con o senza macerazione a contatto con le bucce – tra le tante elencate. Aspettiamo infine che cresca un’idea interpretativa forte che possa far uscire il Trebbiano dalle nebbie in cui è rimasto impigliato: non saranno certo, a nostro avviso, i recenti progetti di spumantizzazione a riuscirci.

Le etichette segnalate con un riconoscimento in Slow Wine 2019:

VINO SLOW
Barbera Dagamò 2017, Al di Là del Fiume
Bersot in buccia 2016, Gradizzolo – Ognibene
C.P. Malvasia Sorriso di Cielo 2017, La Tosa
Centesimino 2017, Ancarani
Gutturnio Sup. 2015, Luretta
Lambrusco di Sorbara Falistra 2017, Podere Il Saliceto
Lambrusco di Sorbara Radice 2017, Gianfranco Paltrinieri
Lambrusco Fontana dei Boschi 2017, Vittorio Graziano
Malvasia Frizzante Emiliana 2017, Lusenti
Marta Valpiani Bianco 2017, Marta Valpiani
Romagna Albana Secco Corallo Giallo 2017, Gallegati
Romagna Albana Vitalba 2017, Tre Monti
Romagna Sangiovese Longiano Sup. Primo Segno 2016, Villa Venti
Romagna Sangiovese Sup. Ca’ Bianca 2017, Fondo San Giuseppe
SabbiaGialla 2017, Cantina San Biagio Vecchio
Sangiovese di Romagna Le Iadi Ris. 2015, Paolo Francesconi

GRANDE VINO
C.P. Malvasia Passito 2016, Il Negrese
C.P. Vin Santo Albarola 2007, Barattieri
C.P. Vin Santo di Vigoleno 2008, Lusignani
Lambrusco di Modena M. Cl. Rosé 2014, Cantina della Volta
Romagna Sangiovese Marzeno Podere Cà del Rosso Ris. 2015, Ca’ di Sopra
Romagna Sangiovese Predappio Le Lucciole Ris. 2015, Chiara Condello
Romagna Sangiovese Sup. Predappio di Predappio Vigna del Generale Ris. 2015, Fattoria Alessandro Nicolucci

VINO QUOTIDIANO
C.B. Barbera 2016, Zanardi
C.B. Pignoletto Cl. del Monticino 2016, Il Monticino
C.B. Pignoletto Frizzante Rifermentato 2016, Alessandro Fedrizzi
C.P. Bonarda Frizzante 2017, Casa Benna
Federico 2016, Cavaliera
Gutturnio Frizzante 2015, Croci
Gutturnio Frizzante Rì More 2017, Baraccone
Gutturnio Sup. TerredellaTosa 2017, La Tosa
Il Mio Lambrusco 2017, Camillo Donati
L’Ancestrale Nativo 2016, Terraquilia
La Farfalla 2017, Marta Valpiani
Lambrusco di Sorbara Etichetta Bianca 2017, Zucchi
Lambrusco di Sorbara M. Cl. CDV BrutRosso 2016, Cantina della Volta
Lambrusco di Sorbara MoRosa 2017, Francesco Vezzelli
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Canova 2017, Fattoria Moretto
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Vigneto Cialdini 2017, Cleto Chiarli
Reggiano Lambrusco Concerto 2017, Ermete Medici & Figli
Romagna Albana A 2017, Fattoria Monticino Rosso
Romagna Albana GioJa 2017, Giovannini
Romagna Pagadebit Vigna delle Rose 2017, Podere Vecciano
Romagna Sangiovese Sup. Le More 2017, Castelluccio
Romagna Sangiovese Sup. Ulziano 2016, Palazzona di Maggio
Vinessum 2017, Oro di Diamanti

Pasquale Pace
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