Osteria – Pizzeria 4Archi di Grasso Rosario a Milo (Ct)… pizzeria o Osteria… arancino o arancina?

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Osteria – Pizzeria 4Archi di Grasso Rosario
Via Francesco Crispi, 9
Milo (Ct)
www.4archi.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it

Capita spesso che mi chiama qualche amico e mi dice: “ho provato a chiamare il ristorante x, mi ha detto che non c’è posto”. Poi chiamo io e il posto si trova. Questa volta il fatto è capitato al contrario, la cosa è stata divertente. Ho chiamato il ristorante i 4Archi a Milo durante il rientro da visite in aziende di vino, il titolare Grasso Rosario mi ha risposto dicendomi che non c’era posto per cena. Subito dopo ha chiamato il mio amico Emanuele Fioretti, che conosce il signor Rosario, alla domanda se c’era posto, ci è stato domandato “a che ora volete venire?” Abbiamo acconsentito alle sue richieste e il posto per tre persone si è trovato. All’arrivo un po’ di giuste battute sull’accaduto, questo è valso a far capire la simpatia e la schiettezza del signor Rosario.
Questo è stato l’inizio di una cena, una serata divertente e che vi vengo a raccontare.

Il benvenuto qui ai 4 Archi è con l’uovo sodo e la maionese, un’ottima maionese. Erika, siciliana doc, moglie di Emanuele,  mi spiega il perché dell’uovo sodo in tempi antichi e moderni.
Nell’insegna fuori al ristorante c’è scritto osteria – pizzeria, nel menù i piatti e le pizze stanno insieme, io adoro la pizza e quindi l’inizio, accompagnato da birra, è proprio con una pizza. Mi incuriosisce iniziare così e devo dire che mi è piaciuto tantissimo. Pizza alla “Jacitana” col cavolo “trunzudi Aci a stufateddu”, mozzarella, cacio ragusano e pomodoro datterino. Diversi presidi slow food per una pizza che si fa apprezzare e gustare tanto.

Il mio antipasto, anzi due per l’esattezza, sono: “Parmigiana” di melanzane, uovo sodo, basilico, formaggio e cacio ragusano (presidio slow food). Parmigiana ghiotta, tanti prodotti, tutto in equilibrio per ghiotti bocconi molto piacevoli.
Si continua con pizzeria o osteria? 
Arancino o arancina? Sicuramente slow, col “trunzo di Aci” (presidio slow food) e cacio ragusano (presidio slow food). Ricordo bella la scena della mia richiesta della mezza porzione dell’arancino o arancina. La risposta è stata: “non devi preoccuparti io mezzo te ne porto, perché è troppo buono e va bene così.” Aveva ragione è buonissimo/a ed è giusto restarci con la voglia. Fritto perfetto, la cremosità del formaggio fa bontà, il cavolo “trunzo” è un tocco in più a un grande boccone e un’ottima frittura.
La cena è accompagnata anche da un’Etna rosso il Talìa DOC 2015 della Tenuta di Aglaea. L’abbiamo bevuto, ma penso che la bottiglia non stava al massimo della forma.

Passo al mio primo piatto: “Pasta chi masculini da magghia” con alici, finocchietto selvatico, uva passa, pinoli, mollica abbrustolita.
Inizio dicendo che qualche minuto in meno di cottura avrebbe fatto di questa pasta, un piatto fantastico. Nonostante tutto un ottimo piatto pieno di sapori intensi, sapori di prodotti immedesimati a far sì che il gusto diventa goduria vera.
Ogni forchettata è determinata da quella leggera attesa che il gusto diventi ancora più desiderio, ogni masticata il piacere è netto e godurioso. Ho finito il piatto con calma per farlo durare ancor di più e dopo aver fatto la scarpetta con il dito, mi sono catapultato in cucina a fare elogi alla moglie di Rosario, la signora Lina, vera direttrice d’orchestra di una cucina a vista, chiusa da una porta vetro con una bellissima scritta Slow Food con tanto di chiocciola in evidenza. Piatto che si merita la foto prima e dopo.
Agnello, costine scalzate, alla brace con salmoriglio. Ecco un piatto che obbligherei a mangiare con le mani con tanto di succhi di  dita. Questo è ciò che significa assaporare per bene un agnello veramente all’altezza di una gran buona cena.

Per finire eccoci ad assaggiare due dolci, due semifreddi: Semifreddo alle mandorle di Noto (presidio slow food); Semifreddo ai gelsi neri.

Calcolando la pizza e i piatti, tutto di gran livello, posso affermare che è stata un’ottima cena, una bellissima serata, in un’altra delle trattorie Italiane che mi fa gridare “EWWIWA LE TRATTORIE ITALIANE”. Chiudo con i saluti a tutto lo staff direttamente in cucina. 

Pasquale Pace
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