Slow Wine Guida 2026 – Valle D’Aosta
La più grande degustazione dell’anno
18 Ottobre 2025
Superstudio Maxi
Via Mocucco, 35
Milano
www.slowfood.it/slowine/
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.vinointorno.it
www.izziliquori.it
La Valle D’Aosta in Slow Wine 2026
Potrete incontrare le Cantine premiate e assaggiare i Top Wine della Valle D’Aosta durante la degustazione che si terrà a Milano sabato 18 ottobre 2025.
Acquista qui il tuo biglietto!
Il costo dell’ingresso è di 49 euro (39 euro per i soci Slow Food e i soci Fisar) e comprende anche una copia della guida Slow Wine 2025.
Dalle 14 alle 20 negli ampi spazi del Superstudio Maxi, in via Moncucco 35, troverete i banchetti di assaggio con la presenza diretta dei produttori: in definitiva ci saranno più di 800 vini da assaggiare, per la gioia di ogni palato.
Il mio palato come sempre ci sarà perché davvero questa è una degustazione entusiasmante.
Sono tanti i vini presenti che mi piacciono, aspetto l’elenco definitivo per scegliere e farmi un piano.
Ci sarò dal mattino perché mi piace anche la presentazione, fare foto e vedere l’emozione dei premiati.
A seguire ecco il commento sulla Valle D’Aosta e l’elenco dei premiati.
INTRODUZIONE
La piccola regione tra le montagne continua a registrare, come nel resto d’Italia d’altronde, annate altalenanti che stanno mettendo a dura prova i vigneron: dopo una 2023 iniziata al rallentatore, ma che potremmo comunque definire un millesimo “classico”, è arrivata una 2024 difficoltosa, con piogge non abituali in primavera e temperature mediamente alte che hanno causato attacchi molto violenti di peronospora e cali di produzione intorno al 40%. Alcune aziende che avevano impostato una viticoltura a basso impatto, se non in regime biologico, hanno optato per trattamenti più invasivi, utilizzando chimica di sintesi per preservare la vendemmia. I pochi che non hanno percorso questa strada, invece, hanno registrato inevitabilmente perdite più significative. Nel 2025, poi, pur essendoci stato un inizio analogo, sono state purtroppo registrate grandinate abbastanza anomale per la regione, specialmente nella media Valle nel mese di giugno. Le temperature sono in linea con quelle del 2022 e le invaiature sono partite con largo anticipo: probabilmente avremo una vendemmia anticipata. A livello di aziende non abbiamo trovato significative differenze rispetto alla passata edizione della guida: una sorta di stasi, forse anche naturale, dopo i grandi movimenti registrati tra il 2010 e il 2020. Molto importante e significativa invece la direzione che nel giugno 2025 ha preso il Consorzio Vini Valle d’Aosta: dopo la presidenza di Vincent Grosjean, stimato vignaiolo di Quart e già alla guida dei Viticulteurs Encaveurs nel passato, la leadership è andata al giovane, neppure trentenne, Nicolas Bovard della Cave Mont Blanc: un segnale forte di fiducia verso le nuove generazioni, che dovranno affrontare tante sfide, legate soprattutto al cambiamento climatico raccontato prima. Tra gli elementi che sono emersi nei confronti con i vari vignaioli registriamo per la prima volta riflessioni sull’utilizzo dell’acqua nelle vigne (e in agricoltura, in generale, considerando anche l’allevamento del bestiame e la frutticoltura): l’analisi sull’andamento climatico delle ultime stagioni e i continui allarmi sul restringimento dei ghiacciai stanno ponendo interrogativi sulle strategie da adottare per il futuro. Un’ultima considerazione: la Valle d’Aosta ha registrato un calo di presenze nella nostra guida, dopo la scelta di escludere le aziende che ancora utilizzano il diserbo chimico. Dopo anni in cui ci siamo sentiti dire che fare biologico o applicare un’agricoltura poco impattante in questa regione «era facile», questa diminuzione risulta ancora più dolorosa.



