Tenuta I Fauri, il desiderio di due verticali che diventano realtà

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Tenuta I Fauri
Via Foro, 18
Ari (Ch)
B&B Baldovino
www.tenutaifauri.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it

Quattro giorni in Abruzzo, quattro giorni in contatto con la Tenuta I Fauri e con Valentina Di Camillo, proprietaria insieme alla sua famiglia dell’azienda.
Tre notti trascorse negli alloggi dell’azienda con il nome B&B Baldovino. La cosa più importante però è aver vissuto anche un po’ di vendemmia, sentire i carri arrivare con l’uva bianca o rossa, andare in cantina e parlare con Luigi, il fratello di Valentina, l’enologo dell’azienda.
Scambiarsi idee, parlare dell’Abruzzo, ma soprattutto dei suoi vini.
Dire che stare a soggiornare al Baldovino è stato molto bello è poco… ho fatto anche il bagno in piscina con la colazione a bordo vasca. Sembrava di stare a casa? Anche meglio. B&B che consiglio a tutti.

Poi il venerdì sera prendiamo appuntamento con Valentina per degustare i loro vini, il suo viso sorride lo vedo anche attraverso i messaggi di whatsapp, il mio pensiero va a un desiderio.

Al mattino il nostro ultimo risveglio in azienda è molto piacevole, lento, ci prendiamo tutto il tempo per goderci ancora questo posto molto bello. Alle 10,00, puntuale arriva Valentina, il suo sorriso è trascinante, apparecchiamo il tavolo… il desiderio si sta avverando. Sono felice!
Iniziamo dal Pecorino sei annate. Iniziamo con tre bicchieri. Ecco le mie sensazioni su sei annate diverse… lo premetto, sarò un po’ meno cattivo del solito, non per ripagare dell’ospitalità, ma perché in questa azienda ho sempre creduto e l’ho vista diventare sempre più importante per tutto il territorio abruzzese.

Pecorino Abruzzo DOC, 100% da uve pecorino, resa per ettaro circa 80 q.li, solo acciaio, sia per la vinificazione e sia per l’affinamento. Scriverò solo una volta il tutto. Adesso ecco le annate:

  1. Iniziamo alla grande. Bottiglia di un’integrità perfetta. I sette anni l’hanno arricchita di piacevolezza infinita. Freschezza accompagnata da profumi accattivanti. Alla cieca mi sarebbe piaciuto sfidare tanti vini dell’intero emisfero. Bottiglia sorprendente. Felice di averti così in questo giorno speciale.
  2. Una leggera ossidazione già al profumo. Quelle ossidazioni belle e buone che diventano divertenti. L’acidità c’è, si fa sentire e serve a coprire piccole cose che non vanno. Ma il vino mi parla: “bevi che ti fa bene.” Hai ragione, ti berrei molto volentieri tutto.
  3. Brutto scherzetto. Vino molto in ossidazione.
  4. Bottiglia in piena forma. Profumi intensi annunciano una beva lunga, intensa, la bocca si riempie di un’acidità equilibrata. Un vino davvero notevole. Bevuta un’altra bottiglia dopo qualche giorno, eravamo in quattro, vino tracannato. Vino “BONO” quando finisce.
  5. Una piacevolezza che mi fa dire: è il vino che berrei oggi. Elegante, fine, lunghezza, non si espande per tutto il palato, ma davvero si fa apprezzare per la semplicità di una bottiglia piena di gusto.
  6. La 2018 l’abbiamo saltata perché l’avevamo bevuta in una cena precedente. Annata grassa, ha accompagnato un’ottima cena di pesce alla Vecchia Marina, ve la racconterò.
  7. La 2019 come tanti altri vini bianchi italiani è nato con lo smoking, in più lui ha già un’intensità che avvolge l’intero mondo gustativo. In questa bottiglia ci leggo la crescita che I Fauri hanno dimostrato negli anni. Complimenti per il vostro Pecorino. Avevo già fatto altre mini verticali del Pecorino dei Fauri, oggi è stata un’ottima conferma, peccato per la 2015, in altre occasioni non era niente male.

Si continua, arriva un bellissimo sole dalle finestre a vista, le apriamo, si sta benissimo.
Arriva Ottobre Rosso, sei annate per il Montepulciano D’Abruzzo DOC, 100% da uve Montepulciano, resa per ettaro 120 q.li, fermentazione in cemento, affinamento in cemento.
Questa è la descrizione del vino, ecco le sei annate degustate. Vi premetto che sto per parlare di un vino che mi piace ASSAI per la sua bevibilità, spesso mi fa dire: “Vino BONO quando finisce:”

  1. Profumi in avanzamento. In bocca un po’ chiuso… aspetta! Aspetto, cambi in maniera non netta, resti chiuso, sembri ancora un vino che si deve esprimere, oggi ho la speranza di riprovarlo tra qualche anno. Lo chiederò a Valentina in un’altra occasione come questa.

2013 magnum. Mi piace. Riconosco in lui ciò che me lo fa amare. Il suo vero carattere è in questa bottiglia, lo lascio nel bicchiere, il tempo passa e lui è sempre più convincente.

2014 magnum. Profumi di frutti delicati, piacevoli, resto con il naso nel bicchiere perché è avvolgente. Vino diventato fine, molto gradevole, mi piace tanto. Una gran buona conferma.

  1. Al naso un po’ di frutta in eccesso. Alla beva acidità precisa, piacevolezza infinita, me lo porterei al mare oggi per godere sotto questo splendido sole.
  1. Il mio Ottobre Rosso da bere a secchi. Pienezza, lunghezza, piacevolezza. Scorre, scorre… il mio vino del piacere quotidiano.
  2. Mi ripeto, il mio Ottobre Rosso con tantissime cose in più. Sembra che sa che lo adoro e mi regala cose ancora più buone. Vino davvero fantastico! Mi piacerà per tanto tempo ancora. Vino che si candida a diventare uno dei miei tre rossi preferiti per l’anno 2020.

Allineiamo le bottiglie, siamo soddisfatti. Valentina è anche orgogliosa, come è giusto che sia.
Prepariamo per farci le foto. L’idea c’era anche prima, adesso la metto in atto. Facciamola con noi seduti sopra il tavolo, tutti i vini davanti a noi, si ride, è bello, è divertente. Lancio il 5 (la mano) a Valentina e la felicità si trasforma in emozioni.

Concludiamo così, come meglio non si poteva. La cosa più importante è di pensare che questa azienda è tra le mie preferite su tutto il territorio nazionale.

Pasquale Pace
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