L’azienda Mosnel – Franciacorta è la mia azienda dell’anno 2019 per il nord Italia

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MOSNEL Franciacorta
Contrada Barboglio, 14
Camignone (Bs)
www.mosnel.com 

Premetto che non ho mai visitato questa azienda e me ne dispiaccio tantissimo, però ho voglia che per questo 2019, l’azienda Mosnel sia la mia azienda dell’anno per il nord Italia.
Tutto questo è nato negli ultimi tre anni, non ricordo più quante volte ho degustato i loro spumanti. In ogni situazione, in ogni degustazione in cui potevo assaggiare i loro spumanti mi veniva voglia di proclamarne almeno uno come assaggio dell’evento. Mi dispiace tantissimo non trovare gli spumanti di Mosnel nei ristoranti che frequento durante l’anno, questo per me è un grande rammarico perché mi piacerebbe condividerli con i miei amici durante la cena, un pranzo o come aperitivo.
Vengo a dire qualcosa sull’azienda, i proprietari sono Lucia e Giulio Barzanò, 40 ettari di vigneti coltivati da cinque generazioni, un corpo unico da dove si producono otto spumanti, un vino fermo bianco, uno rosso e un vino dolce passito. L’azienda dal 2012 ha ottenuto la certificazione biologica sia per i vigneti e sia per la cantina. La mia decisione è stata presa da fine anno 2018 quando sono iniziate ad uscire le guide, poi le degustazioni dei loro spumanti a Merano durante il WineFestival, poi durante il Vinitaly andai per ben due giorni a degustare i loro spumanti nel settore riservato alla FIVI, li presi la mia decisione, l’azienda Mosnel doveva essere la mia azienda dell’anno 2019 per il nord Italia. Poi sono arrivate le guide del 2020, di nuovo Merano, così da poter degustare al meglio tutti gli spumanti, uno per uno o tutti insieme. Ogni volta resto affascinato da tanta complessità, da tanta finezza, classe nei loro migliori. Cercherò adesso di raccontarveli uno a uno.

FRANCIACORTA BRUT BIANCO DOCG, chardonnay 60%, pinot bianco 30%, pinot nero 10%,  resa per ettaro 80 quintali di uva per ettaro che danno 52 ettolitri per ettaro. Mi piacciono queste rese, così come mi piace lo spumante già dal colore, i profumi sono accattivanti, il sorso è diretto e gradevole, bello iniziare una batteria degustativa con un brut così. Uno spumante adatto a tante occasioni, in particolare per un aperitivo prima di sedersi a tavola.  Piacevolezza, freschezza, profumi e bocca che restano decisi durante tutta la beva. Spero di trovarlo nei ristoranti in cui andrò a mangiare nell’anno nuovo.

FRANCIACORTA BRUT NATURE BIANCO DOCG, chardonnay 70%, pinot bianco 20%, pinot nero 10%, resa per ettaro 80 quintali di uva per ettaro che danno 52 ettolitri per ettaro.  Lo spumante più giovane dell’azienda, la 2014 è la sua prima annata. Il colore è meno evidente dell’altro così da evidenziare più il perlage, a volte la piacevolezza immediata della beva di questo spumante mi sbalordisce, addirittura fino a farmelo preferire a tutti gli altri.  

FRANCIACORTA PAS DOSE BIANCO DOCG, chardonnay 60%, pinot bianco 30%, pinot nero 10%, resa per ettaro 80 quintali di uva per ettaro che danno 52 ettolitri per ettaro.  Lo spumante che mentre lo bevo ho voglia di pensare, mentre me lo godo, di poterlo bere di qualche anno più vecchio, mi piace tantissimo la sua gradevole complessità, questo mi fa pensare come una scommessa con lui che mi dice: “ti sembro piacione, ma mi piace quello che tu pensi scommettendo sulla mia durata”.  Si, spero che prima o poi potrò bere un’annata vecchia di questo pas dosè, come mi è capitato con un altro spumante che mi piace tantissimo… anche lui mi piace “ASSAI”

FRANCIACORTA BRUT ROSE ROSATO DOCG, chardonnay 40%, pinot nero 40%, pinot bianco 20%, resa per ettaro 80 quintali di uva per ettaro che danno 52 ettolitri per ettaro. Davanti ad una batteria di otto spumanti sono i rosati quelli che preferisco di meno. Anche lui nella sua piacevolezza ha le spigolosità che ritrovo in altri spumanti rosé, i rosé mi piacciono quando si sente una leggera vinosità, questo accade con il passare degli anni. Quando trovano l’equilibrio tra la spumantizzazione e il vinoso, a volte mi fanno uscire fuori di testa… ti aspetterò.

FRANCIACORTA BRUT SATEN 2015 BIANCO DOCG, chardonnay 100%, resa per ettaro 80 quintali di uva per ettaro che danno 52 ettolitri per ettaro. Profumi e bollicine persistenti fino ad affascinarti come davanti ad un cielo stellato, come in un panorama mozzafiato. Una beva complessa, piacevole, accarezzevole, a volte sembra facile e ruffiano, ma è come un amico che ti vuole stupire con qualcosa di speciale… è lui che è speciale.

FRANCIACORTA EXTRA BRUT EBB 2014, chardonnay 100%, resa per ettaro 80 quintali di uva per ettaro che danno 52 ettolitri per ettaro. Quando arriva lui rimango stupito, il primo pensiero che mi viene è: “qui a Mosnel non sbagliano un colpo, però poi arriva il capolavoro”. Ebbene si lui è un capolavoro, lo era in modo impressionante il 2013, lo è anche questo 2014. Profumi che ti ammaliano, ti avvolgono e ti emozionano, una beva importante, fatta di giravolte nella bocca che prendono l’intera lingua, tutto il palato, viene voglia di allontanarsi un po’, di restare da soli a parlare con uno spumante, non sono pazzo, anzi un po’ si, è bello esserlo parlando con bollicine di livello eccellente. Un grande spumante italiano.

FRANCIACORTA PAS DOSE ROSE PAROSE ROSATO DOCG 2014, pinot nero 70%, chardonnay 30%, resa per ettaro 80 quintali di uva per ettaro che danno 52 ettolitri per ettaro.  Una bolla densa ti fa arrivare al naso un’espressione di forza, la stessa forza che si ripete alla beva. Nel deglutire il tutto si affievolisce in classe e bevibilità, il palato e la bocca tutta, rimangono invasi di piacere, il secondo sorso è ancora più avvolgente del primo. Ecco quando un rosé ti lascia senza parole, da risentire e bere negli anni che verranno.

FRANCIACORTA PAS DOSE QDE RISERVA 2008, chardonnay 60%, pinot bianco 20%, pinot nero 20%,  resa per ettaro 85 quintali di uva per ettaro che danno 55 ettolitri per ettaro.  Questo fantastico spumante viene prodotto solo nelle annate migliori. Questa annata è stata prodotta in sole 4000 bottiglie da 0,75, 400 magnum e 100 jéroboam. Fortunato io per averlo degustato in due occasioni e per aver avuto la possibilità di godermelo, in queste due occasioni, in cui lo avrei dichiarato come miglior assaggio della degustazione. Ricordi di due bevute eccezionali, imperiose.  Un grandissimo spumante italiano.

Lo so, sono stato ripetitivo nelle rese per ettaro che poi sono tutte uguali, ma sono felice di metterle perché è come se avessi evidenziato la denuncia di produzione dell’azienda.  Ecco sarei contento che mi fosse data a visione sempre la denuncia di produzione dei vini, sarebbe come avere la conferma che le aziende che mi piacciono hanno rese basse, rese diverse ogni anno.

Mi riprometto nel prossimo anno di tornare in Franciacorta e di andare a visitare quella che è la mia azienda dell’anno 2019 per il nord Italia. 

Pasquale Pace
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