Enrico Gatti visita e degustazione.

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Enrico Gatti

Via Metelli, 9

25030 Erbusco (Bs)

www.enricogatti.it

Tutto è iniziato da Roma, al Wine Bar Trimani con la degustazione dal nome “Lorenzo plays Franciacorta”. Quando ti arrivano i messaggi dai Trimani per invitarti da loro, devo sperare solo che sia un giorno che sono a Roma. Non ne mancherei nessuna, questa degli spumanti di Gatti poi è stata tra le più interessanti, primo perché da sempre sono appassionato degli spumanti di quest’azienda, secondo perché c’era una cosa che non avevo mai fatto: 4 spumanti nella fase “Vin clair”, vino che ha terminato la prima fermentazione alcolica ed è pronto per essere assemblato con altri vini prima dell’imbottigliamento dove comincerà la seconda fermentazione e la presa di spuma.

La simpatia di Lorenzo Gatti ha fatto il resto. La degustazione si è articolata in uno spumante nella fase Vin clair, l’altro quello in vendita in quel periodo, quindi ecco gli spumanti:

A 1. Atto a divenire Brut, la prima cosa premessa da Lorenzo è stato evidenziare l’uso basso di solforosa,  in tutti gli spumanti in Vin clair la totale è alta in questo 7,30, se questa è la base è un Brut che promette bene;

A 2. Brut Franciacorta Docg 2011 mi ha fatto ricordare le mie tante bottiglie bevute, con affetto (85);

B 1. Atto a divenire Nature, forse più indietro del Brut, lo aspetterei sempre perché mi è sempre piaciuto, totale a 7,50;

B 2. Nature Franciacorta Brut Docg, alzo le mani e applaudo , grandi ricordi sul Nature, di tanti momenti di relax, di convivialità (87);

C 1. Atto a divenire Satèn 2014, lo dico sottovoce e con sincerità, ai Satèn ho sempre preferito altre cose, il mio Gatti preferito  è stato sempre il Nature, ma questo promette assai, totale a 7,40;

C 2. Satèn Franciacorta Docg 2010 è buono ma, come ho detto, di Gatti ho sempre preferito il Nature (86);

D 1. Atto a divenire il millesimato 2014 ancora non è sicuro se si farà, lui però è qua ed è in forma smagliante, sembra davvero già un vino e non che debba diventare uno spumante, 7,80;

D 2. Il Millesimato Franciacorta Docg 2008 un gran buon spumante, buono oggi e chissà ancora per quanto a venire (89);

  1. Satèn Franciacorta Docg 2008 in Magnum (87);
  2. Così è se vi pare Franciacorta Docg 2008 Magnum, la sorpresa, uno spumante buonissimo da 100% Pinot Nero, va giù che è un piacere e si fa bere e bere ancora (90+).

Dire che è stata una bella degustazione è facile, il buffet di Carla Trimani ha fatto il resto, un vitello tonnato su tutto che si abbina perfettamente agli spumanti. Durante tutto ciò un pensiero mi ronzava nella testa, la mattina del lunedì al Vinitaly, il lunedì che mi avrebbe visto in Franciacorta, sapere che l’Azienda Gatti non fa Vinitaly e li avrei trovati tutti li, quindi la richiesta a Lorenzo di andarli a visitare. La risposta schietta immediata: “Devi, ecco il mio cellulare.”

Il lunedì arriva prestissimo una settimana dopo, il 23 Marzo, come già detto alle 10,00 si è davanti al cancello, si suona ci aprono, a mio cugino dico: vai piano, godiamoci questo terreno, questo vigneto, guarda che bello senza tanti lavori, guarda le prime margherite, sono i terreni che adoro, lavorati poco e che danno prodotti buonissimi. Ad accoglierci Lorenzo e suo cognato Enzo Balzarini marito di Paola, la giornata è fresca ma molto bella. Senza perder tempo si va in cantina, una classica cantina, si scende giù dove lo spumante riposa, succede una cosa che mi piace assai, non si accendono nemmeno le luci nella sala di affinamento, lo spumante deve stare tranquillo, non gli puoi rompere le scatole. Si scherza, si raccontano aneddoti, si raccontano bevute, annate, si racconta della musica che si usa in cantina, in vendemmia, prima durante e dopo l’imbottigliamento, si racconta la storia della famiglia Gatti e dell’azienda, il tutto sempre con grande simpatia. Ma degustare spumanti è anche il nostro piacere, così si inizia nella loro sala degustazione. Siamo in 5, si bevono gli stessi spumanti di Roma, oggi sembrano tutti un po’ più buoni, sarà l’aria di casa, sarà lo stare bene con queste persone, salame, formaggio e giù, le bottiglie finiscono, siamo dei bei “gargarozzoni” poi arriva ancora lui,  il Magnum del Così è se vi pare 2008, uno spettacolo ancora, il tempo passa, si fa l’ordine, il magnum finisce che è un piacere, non si sa chi beve di più, Lorenzo fa la sua parte, io non gli sono da meno, è arrivato il momento di essere “sfacciato”, tocca sempre a me farlo, qualcosa di vecchio, mi accorgo che Enzo non aspettava altro, si alza di getto e va in cantina. Torna con una bottiglia coperta, ci sfida a indovinare. Arriva Paola la foto è di rito, d’altronde è lei il contatto Fb. Enzo versa il vino, è un vino fermo del 1998, purtroppo, almeno per me ossidato, si apre una discussione sulla durata, sull’ossidato, ma così non si finirebbe più, è passata l’una, ci si saluta con grandi sorrisi e pacche sulle spalle, esco soddisfatto di avere visitato un’azienda di cui ho sempre bevuto gli spumanti e di cui continuerò a bere e a consigliare. Qui si lavora bene, si lavora come piace a me. Complimenti ancora e grazie per momenti che ricorderò con grande piacere.

 

Pasquale Pace
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