Slow Wine 2023: I TOP WINES del Piemonte, con un mio piccolo commento e un consiglio. Meno 12 giorni alla più grande degustazione dell’anno

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Slow Wine Guida 2023 Piemonte
Slow Food Editore
www.slowfood.it/slowine/
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.vinointorno.it
www.cantinaconforme.wine

Mentre ho organizzato tutto per partecipare alla più grande degustazione dell’anno, 8 ottobre 2022 a Milano, ecco uscire i premi dello Slow Wine, si continua con il Piemonte.

A me con piacere mi piace parlare del mondo Slow Wine, dopo il mio piccolo commento sulla regione e su qualche vino, troverete lo scritto della redazione di Slow Wine, le chiocciole regionali, le aziende con la bottiglia.
A seguire l’elenco dei Top Wines.

Per ogni regione riporterò un mio pensiero, un suggerimento, un chiarimento dovuto che solo questa guida si potrebbe permettere. Già da sempre in ogni descrizione dell’azienda c’è il totale degli ettari e le bottiglie prodotte dalla stessa, un curioso come me spesso si fa il calcolo per capire le rese per ettaro dell’azienda, ma come sto dicendo a tutti i produttori che visito, sarebbe bello che per i vini premiati loro chiedessero di mettere tra parentesi le rese in quintali e in ettolitri del vino in oggetto, chissà che questa cosa non desti curiosità, ma soprattutto sempre più trasparenza per vini di qualità – per la maggior parte delle volte da rese basse escono i grandi vini.

Non potendo commentare tutti i vini per le impostazione degli elenchi messi dallo Slow Wine sceglierò tre vini (non me ne vogliano gli altri) per regione dall’elenco. I tre per il Piemonte, scelta difficilissima per quanta qualità c’è nella lista dei premiati, eccoli:

Ettore Germano – Alta Langa Blanc de Blanc Pas Dosé Riserva 2015 (spumante dal livello altissimo, come dice la pubblicità della Suzuki… su, su, lo abbiamo progettato per te)

Oddero Poderi e Cantina – Barbaresco Gallina 2019 (in una degustazione mi ha lasciato dritto come a dire: vino che ti lascia senza fiato per poi goderselo, andando lontano dai banchi di assaggio)

Giacomo Fenocchio – Barolo Bussia 90dì Riserva 2016 (la prima volta l’ho assaggiato da botte, poi altre volte dalla bottiglia restandone estasiato)

Mi ci è voluto tempo per decidere i miei migliori tre dall’elenco di questa regione, in effetti non mi posso esimere nel segnalare le aziende Roagna, Serafino Rivella, Sottimano, Giuseppe Cortese, Cascina delle Rose, Piero Busso, Paitin, Ca’ del Baio, Carussin, Scarpa, Bartolo Mascarello, Cascina Fontana, Scarzello, Giuseppe Rinaldi, G.D: Vajra, Domenico Clerico, Paolo Conterno, Conterno Fantino, Vietti, Giulia Negri – Serradenari, Azelia, Alessandria Fratelli, Elvio Cogno, Ferdinando Principiano, Giovanni Rosso, Cavallotto Tenuta Bricco Boschis, Brovia, Le Piane, Odilio Antoniotti, La Colombera, Luigi Boveri, Vigne Marina Coppi, Proprietà Sperino, Marziano Abbona, Anna Maria Abbona, Benito Favaro, Tiziano Mazzoni, Ezio Cerriti, Vigneti Massa, Sette, Cascina Biccaccio, Alberto Oggero, Valfaccenda, Iuli, Cascina Tavijn e Cascina Fornace.

Io non vedo l’ora che arrivi l’8 ottobre per partecipare alla più grande degustazione in Italia, sarà a Milano a partire dalle 14.00 – e fino alle 20.00 – negli ampi spazi di Superstudio Più, in Via Tortona 27, io ci sarò con immenso piacere. L’anno scorso la due giorni di Milano fu tra le degustazioni più belle e ottime dell’anno.

Ecco a seguire il commento della regione da parte della redazione:

“Partiamo subito con l’esporci rispetto al Barolo 2018, un’annata massacrata da importanti critici americani. È vero che abbiamo incrociato alti e bassi, ma i primi superano di gran lunga le delusioni. Non si può quindi bocciare il millesimo, che va approfondito, conosciuto e atteso anche alla distanza, perché negli ultimi tempi di annate giudicate deboli e poi, invece, dimostratesi interessantissime ne abbiamo diverse, 2005 e 2008 tanto per fare nomi e cognomi.
Altro punto su cui soffermarci in Langa è finalmente la liberazione quasi totale da vini caricaturali, con eccessi di legno ad appesantirli. Lasciateci esprimere un appunto negativo sulla zona della Barbera astigiana: più di un produttore ci pare ancora in bilico tra un uso vecchio stile del legno e prospettive di alleggerimento che sono ancora là da venire. Le potenzialità della zona sono enormi, speriamo che i vignaioli ci credano fino in fondo.
Infine, commentiamo l’exploit dell’Alta Langa, una denominazione finalmente matura con le grandi aziende in ottimo spolvero e quelle piccole che ben si stanno comportando. Lo spumante piemontese è tornato!”

Ecco le aziende premiate con chiocciola, bottiglia e moneta:
Le Chiocciole:

Le Bottiglie:

Le Monete:

LA LISTA DEI TOP WINES DELLA REGIONE:

Potrete incontrare le cantine premiate e assaggiare i TOP WINES del Piemonte durante la grande degustazione che si terrà a Milano sabato 8 ottobre 2022!

A partire dalle 14.00 – e fino alle 20.00 – negli ampi spazi di Superstudio Più, in Via Tortona 27, si apriranno i banchetti di assaggio con la presenza diretta dei produttori, a cui si aggiungerà una mega enoteca suddivisa per regioni gestita dai sommelier della Fisar: in definitiva ci saranno più di 1.500 vini da assaggiare, per la gioia di ogni palato.

Il costo del biglietto d’ingresso è di 49 euro (39 euro per i soci Slow Food), e comprende anche una copia della guida Slow Wine 2023: acquista qui il tuo biglietto della degustazione!

La manifestazione si terrà in contemporanea con la prima giornata della Milano Wine Week, la fantastica manifestazione con cui Slow Wine ha stretto una proficua partnership.

Per saperne di più su tutti gli eventi previsti a Milano dal 8 al 16 ottobre clicca qui.

Pasquale Pace
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