I Tre Bicchieri dell’Emilia Romagna per la guida “Vini d’Italia 2023” del Gambero Rosso con un mio piccolo commento per la regione e sui vini che conosco

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Tre Bicchieri 2023 Emilia Romagna
Vini d’Italia 2023  del Gambero Rosso
Via Ottavio Gasparri, 13/17
Roma
www.gamberorosso.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.wine
www.vinointorno.it

Per l’Emilia Romagna 14 tre bicchieri quest’anno, 15  l’anno passato.

Di questo elenco ho degustato solo tre vini, tutti e tre mi piacciono tantissimo, eccoli: Romagna Sangiovese Modigliana Acereta 2019 – Mutiliana; Romagna Sangiovese Modigliana V. Probi Ris. 2019 – Villa Papiano e Romagna Sangiovese Predappio Godenza 2020 – Noelia Ricci.

Con questo mio scritto eccomi, come ogni anno a pubblicare i Tre Bicchieri del Gambero Rosso.
Come sempre qualcuno storcerà la bocca, ma ognuno è padrone di ciò che vuole fare della propria vita e a me questa cosa diverte. Sono un curiosone, mi piace controllare, osservare, fare il confronto con gli anni passati.
Una volta ne ero veramente preso per tutto l’anno, non lo nego, con le guide ho imparato tante cose, oggi le custodisco  in libreria… per darle uno sguardo di tanto in tanto e sorriderci su nel rileggere sempre i soliti nomi, i soliti noti.

Ecco l’elenco dei premiati con il commento, tra virgolette, per la regione da parte della redazione del Gambero Rosso:

Tre Bicchieri 2023: Emilia Romagna, due regioni in una

L’Emilia Romagna è un’unica regione politica, ma sul vino (e non solo) occorre considerare autonomamente le due entità per capire le sostanziali differenze tra territori, vitigni, clima.

L’Emilia del Lambrusco (e tanto altro)

Partiamo da Ovest, con l’Emilia e il suo principale protagonista, il Lambrusco. Il lavoro svolto dal Consorzio è esemplare per tante Denominazioni e il vino emiliano per eccellenza è sempre più forte in Italia e nei mercati internazionali. Forza che abbiamo riscontrato anche negli assaggi, cosa che ci rende sempre più convinti che l’unione (vera) tra i produttori faccia salire la qualità generale del vino. Sei i Tre Bicchieri assegnati al Lambrusco: il capofila è senza dubbio il Sorbara, ma se si osserva la Guida in profondità ci si accorge che tante altre tipologie – a partire dal Reggiano, passando per il Grasparossa e il Salamino – arrivano a punteggi di tutto rispetto (ben 17 i vini arrivati in finale). A prescindere dai massimi riconoscimenti però, bisogna ammettere che la piacevolezza, la bevibilità, la pulizia dei Lambrusco è alle stelle e tutto ciò avviene sempre con prezzi altamente popolari. Ma, oltre il Lambrusco, c’è tanto altro: nel piacentino, Bonarda, Ortrugo e Gutturnio sono vini sempre più centrati, nel Parmense la Malvasia dei Colli ha una sua precisa identità, mentre nel Bolognese avanza il Pignoletto (da uve grechetto gentile) che conquista un Tre Bicchieri che vuole essere esemplare per la tipologia: a salire sul gradino più alto del podio la cantina Gaggioli, fondata da Carlo Gaggioli, vero e appassionato vignaiolo con più di novant’anni e una vita spesa per il Pignoletto. Complimenti!

La Romagna e il Sangiovese

Da Bologna ci spostiamo verso est e arriviamo fino al mare, attraversando la Romagna e le sue ormai note sottozone che scandiscono i vari territori del Sangiovese. Anche qui il lavoro fatto dal Consorzio Vini Romagna è encomiabile, specie per la valorizzazione dei singoli territori. L’ultima azione riguarda l’istituzione del marchio Rocche di Romagna che vuole racchiudere tutti i vini che si fregiano delle 16 sottozone e comunicano dei Sangiovese (ottenuti con almeno il 95% del vitigno) altamente rispettosi dei territori di appartenenza. Anche qui non ci si ferma al Sangiovese. L’Albana si conferma un grande vitigno a bacca bianca, capace di dare grandi soddisfazioni in diverse versioni, classica, macerata o passita: questo è senza dubbio un valore aggiunto, per quanto andrebbero trovate delle diciture alle tipologie per orientare meglio il consumatore. Completano il bel quadro alcune varietà internazionali (che danno ottimi risultati in alcune zone come i Colli di Rimini) e diversi vitigni autoctoni minori che fanno vedere quanta biodiversità ci sia. Più perplessità suscitano invece da tanti Igt che, a prescindere dalla loro mera bontà, comunicano poco il bel territorio di cui abbiamo parlato.

Colli Bolognesi Pignoletto Sup. 2021 – Gaggioli

Colli di Parma Malvasia Callas 2021 – Monte delle Vigne

Lambrusco di Sorbara Brut M. Cl. Rosé 2017 – Cantina della Volta

Lambrusco di Sorbara del Fondatore 2021 – Cleto Chiarli Tenute Agricole

Lambrusco di Sorbara Leclisse 2021 – Alberto Paltrinieri

Lambrusco di Sorbara Omaggio a Gino Friedmann FB 2021 – Cantina di Carpi e Sorbara

Lambrusco di Sorbara Purezza – Silvia Zucchi 2021 – Zucchi

Reggiano Lambrusco Concerto 2021 – Ermete Medici & Figli

Romagna Albana Secco Bianco di Ceparano 2021 – Fattoria Zerbina

Romagna Albana Secco Codronchio 2020 – Fattoria Monticino Rosso

Romagna Sangiovese Modigliana Acereta 2019 – Mutiliana

Romagna Sangiovese Modigliana V. Probi Ris. 2019 – Villa Papiano

Romagna Sangiovese Predappio Godenza 2020 – Noelia Ricci

Romagna Sangiovese Sup. Predappio di Predappio V. del Generale Ris. 2019 – Fattoria Nicolucci

Pasquale Pace
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