I Tre Bicchieri delle Marche per la guida “Vini d’Italia 2023” del Gambero Rosso con un mio piccolo commento per la regione e sui vini che conosco. Il vino bianco dell’anno per le Marche, per Pievalta

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Tre Bicchieri 2023 Marche
Vini d’Italia 2023  del Gambero Rosso
Via Ottavio Gasparri, 13/17
Roma
www.gamberorosso.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.wine
www.vinointorno.it

Per le Marche 23 tre bicchieri quest’anno, 24 l’anno passato.

In questo elenco ci sono dei vini, delle aziende che sono prima di tutto amicizia, poi la bravura se la sono creata negli anni con la loro determinazione.
Mi piace il Verdicchio sia che sia di Jesi o che sia di Matelica.
Mio rammarico di girare poco per questa regione, ma purtroppo non sono mai stato invitato a le anteprime, disposto come sempre anche a pagarmi il dormire, vedremo nel 2023.

Con questo mio scritto eccomi, come ogni anno a pubblicare i Tre Bicchieri del Gambero Rosso.
Come sempre qualcuno storcerà la bocca, ma ognuno è padrone di ciò che vuole fare della propria vita e a me questa cosa diverte. Sono un curiosone, mi piace controllare, osservare, fare il confronto con gli anni passati.
Una volta ne ero veramente preso per tutto l’anno, non lo nego, con le guide ho imparato tante cose, oggi le custodisco  in libreria… per darle uno sguardo di tanto in tanto e sorriderci su nel rileggere sempre i soliti nomi, i soliti noti.

Ecco l’elenco dei premiati con il commento, tra virgolette, per la regione da parte della redazione del Gambero Rosso:

Tre Bicchieri 2023: Marche in chiaroscuro

Come va il vino marchigiano? È tentazione sin troppo forte abbandonarsi a un laconico e consolatorio “mai andata così bene” ma è intellettualmente onesto individuare qualche spunto critico laddove sia necessario. In Regione vi sono degli innegabili chiaroscuri.

Marche. Luci sulla regione

La luce più vivida riguarda il numero crescente di giovani che si mettono in gioco e affrontano il difficile mestiere di vignaiolo. Le dimensioni di questa pubblicazione non permettono una conta esaustiva delle tante novità ma tutti i migliori sono citati e molti, immaginiamo, lo saranno in futuro. Gli assaggi dell’estate 2022 hanno confermato la situazione in atto che vede la grande vitalità dei Castelli di Jesi, l’alto livello qualitativo medio dell’areale di Matelica, la crescente bontà dei Pecorino del Piceno e il buono stato di salute di Morro d’Alba. Registriamo anche una confortante crescita qualitativa dei Ribona, il “verdicchio marino” diffuso in provincia di Macerata. Qualcosa, ma su volumi lillipuziani, si muove anche a Serrapetrona.

Il chiaroscuro

La parte della Cenerentola se la cuce addosso il pesarese: agli sforzi comunicativi e organizzativi dei volenterosi interpreti del Sangiovese e del Bianchello non fa seguito un innalzamento dell’asticella che misura la bontà. Quello che preoccupa è l’imbattersi non di rado in vini impersonali, talora sgraziati o apertamente sbagliati, frutto di letture sin troppo originali o sfuocate sperimentazioni. Più a sud i vignaioli legati alle uve montepulciano stanno cercando di recuperare integrità di frutto e bevibilità dopo la ricetta del vino-frutto da masticare dei primi anni 2000. Conero e Piceno stanno invertendo la rotta. Attenzione! Nessuno chiede di trasformare il Montepulciano in Pinot Nero. Semplicemente abbiamo notato che interpretare la generosa uva con una sensibilità contemporanea, più in linea con i gusti attuali, è possibile.

Chiudiamo annotando tra gli elementi positivi anche il dilagante ricorso all’agricoltura biologica e a diversi progetti di sostenibilità e “residui zero” nei vini e nei terreni, con la speranza che tutto questo possa contribuire ad aumentarne il valore economico. Dall’assaggio di 931 vini provenienti da 189 aziende, di cui 120 citate in guida, sono stati assegnati 23 Tre Bicchieri. L’elenco degli artefici vi fornirà la spina dorsale della qualità made in Marche.

Premi Speciali. I migliori vini dell’anno: Bianco dell’Anno

Dopo alcuni anni il Premio Speciale Bianco dell’Anno torna nelle Marche, sempre nei Castelli di Jesi: stavolta la palma del migliore tocca al Castelli di Jesi Verdicchio Classico San Paolo Riserva ’19 di Pievalta, realtà peraltro da sempre impegnata in prima linea anche sui temi della sostenibilità ambientale. Alessandro Fenino, alla guida dell’azienda, ci ha proposto un Verdicchio raffinato e sfaccettato tra sensazioni minerali e salmastre, note di anice, di erbe aromatiche su un sorso sapido e di precisa tensione.

Tre Bicchieri 2023: i migliori vini delle Marche

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Ambrosia Ris. 2019 – Vignamato (una grande gioia per me)

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Franz Ris. 2019 – Tenuta di Frà (sorpresa)

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Lauro Ris. 2019 – Poderi Mattioli

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Misco Ris. 2019 – Tenuta di Tavignano

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Plenio Ris. 2020 – Umani Ronchi

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Rincrocca Ris. 2019 – La Staffa (un fuoriclasse)

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. San Paolo Ris. 2019 – Pievalta (premio meritato a testimoniare che la 2019 è una grande annata)

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. San Sisto Ris. 2019 – Tenute San Sisto

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Utopia Ris. 2019 – Montecappone – Mirizzi (l’Utopia si fa valere)

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. V. Il Cantico della Figura Ris. 2019 – Andrea Felici (capolavoro grande, venite a noi grandi vini bianchi del mondo, siamo pronti a sfidarvi)

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Villa Bucci Ris. 2019 – Bucci (un’ottima annata)

Falerio Pecorino Onirocep 2021 – Pantaleone (vino che mi è sempre piaciuto, questa annata ha qualcosa in più)

Lacrima di Morro d’Alba Sup. Orgiolo 2020 – Marotti Campi

Offida Pecorino 2021 – Tenuta Santori (ha sempre un suo perché)

Offida Pecorino Artemisia 2021 – Tenuta Spinelli (ha sempre un suo perché)

Offida Rosso Vignagiulia 2018 – Emanuele Dianetti

Rosso Piceno Sup. Morellone 2018 – Le Caniette

Rosso Piceno Sup. Roggio del Filare 2019 – Velenosi (mi ripeto, se avessi i soldi ogni anno ne comprerei un cartone)

Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Il Priore 2020 – Sparapani – Frati Bianchi

Verdicchio di Matelica Cambrugiano Ris. 2019 – Belisario (mi ripeto sull’annata che aiuta)

Verdicchio di Matelica Collestefano 2021 – Collestefano (ha sempre un suo perché)

Verdicchio di Matelica Vertis 2020 – Borgo Paglianetto (loro sono bravi)

Verdicchio di Matelica Vign. Fogliano 2019 – Bisci (complimenti ai Bisci)

Pasquale Pace
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