I Tre Bicchieri dell’Alto Adige per la guida “Vini d’Italia 2019” del Gambero Rosso… con un mio piccolo commento

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Tre Bicchieri Alto Adige
Gambero Rosso 2019
Via Ottavio Gasparri, 13/17
Roma
www.gamberorosso.it

Si continua con i Tre Bicchieri dell’Alto Adige… il mio ritornello che segue mi piace tanto e forse lo metterò per ogni regione. Qualcuno storcerà la bocca, ma ognuno è padrone di ciò che vuole fare della propria vita e a me questa cosa diverte. Mi diverte controllare, curiosare, confrontare con gli anni passati e per almeno i prossimi due mesi aspetterò, regione per regione, i premiati fino alla degustazione di Roma. Una volta ne ero veramente preso per tutto l’anno, non lo nego con le guide ho imparato tante cose, oggi le metto in libreria e poche volte le vado a prendere, ma le voglio perché mi diverte averle e a volte consultarle. Ecco l’elenco dei premiati con il commento, tra virgolette, per la regione della redazione del Gambero Rosso:

“Un susseguirsi di vendemmie molto diverse tra loro ha messo a dura prova l’opera dei tanti viticoltori altoatesini e, nonostante sia quasi scomparsa dalle nostre batterie d’assaggio l’infausta 2014, le diversità fra le ultime vendemmie sono chiaramente percepibili nel bicchiere. Ai vini del ’15 che hanno goduto di maturazioni ottimali e grande ricchezza, fanno eco quelli del ’16 in cui il profilo e rimasto più raffinato e nervoso. La 2017 infine è stata un’annata controversa, iniziata con la terribile gelata che ha coinvolto tutta l’alta Italia, proseguita con un’estate calda e asciutta e conclusasi con qualche grandinata di troppo, soprattutto nella Valle Isarco, ma i risultati finali sono di grande qualità.

Il vitigno principe della regione, il pinot bianco, mantiene le promesse e si aggiudica numerosi premi, con vini che esplorano i diversi animi del territorio dalla freschezza aromatica e dalla tensione del Sirmian di Nals all’eleganza del Tyrol di Merano fino alla complessità dell’Eichhorn di Manincor, del Praesulis di Prackwieser e della Riserva Klaser di Niklaserhof, senza dimenticare i numerosi vini che raggiungono meritatamente le nostre finali. Grandi performance anche da parte dei Pinot Nero, che sempre più spesso valorizzano le zone di provenienza, dalla ricchezza e solidità di Mazzon alla finezza e alla tensione che caratterizza i vini di Appiano Monte. La zona di Bolzano è il consueto laboratorio che sforna vini in cui la pienezza degli aromi fruttati e la potenza sono determinati, come per i Lagrein della Cantina di Bolzano o di Christian Plattner, esattamente come Valle Isarco e Val Venosta riescono sempre ad affermarsi per la finezza dei loro migliori bianchi. La sequenza Brenntal, Auratus e Nussbaumer costituisce ormai una sorta di percorso iniziatico per gli amanti del Gewürztraminer, per chi invece predilige i vini dal profilo meno esplosivo, ecco tre bianchi di valore assoluto: Beyond the Clouds di Elena Walch, Nova Domus di Terlano e per finire una versione di Chardonnay Lafóa difficile da dimenticare.

Chiudiamo questa piccola presentazione parlando di un settore che oggi appare ancora poco espresso ma le premesse sono di grande valore, la spumantistica, capitanata dalla Riserva 1919 ’12 di Kettmeir. Tra i premiati infine uno splendido Feldmarschall ’16 di Tiefenbrunner e due vini a base schiava: il Santa Maddalena Classico Hueb ’16 di Untermoserhof e il delizioso Lago di Caldaro Quintessenz ’17 della Cantina di Caldaro.”

I vini dell’Alto Adige premiati con Tre Bicchieri

 

  1. A. Bianco Beyond the Clouds 2016 – Elena Walch
  2. A. Chardonnay Lafòa 2016 – Cantina Colterenzio
  3. A. Gewürztraminer Auratus 2017 – Tenuta Ritterhof
  4. A. Gewürztraminer Brenntal Riserva 2016 – Cantina Kurtatsch
  5. A. Gewürztraminer Nussbaumer 2016 – Cantina Tramin
  6. A. Lago di Caldaro Classico Superiore Quintessenz 2017 – Cantina di Caldaro
  7. A. Lagrein Mirell Riserva. 2015 – Tenuta Waldgries
  8. A. Lagrein Taber Riserva 2016 – Cantina Bolzano
  9. A. Müller Thurgau Feldmarschall von Fenner 2016 – Tiefenbrunner
  10. A. Pinot Bianco Klaser Riserva 2015 – Niklaserhof-Josef Sölva
  11. A. Pinot Bianco Praesulis 2017 – Gumphof-Markus Prackwieser
  12. A. Pinot Bianco Sirmian 2017 – Nals Margreid
  13. A. Pinot Bianco Tyrol 2016 – Cantina Meran
  14. A. Pinot Nero Abtei Muri Riserva 2015 – Cantina Convento Muri Gries
  15. A. Pinot Nero Riserva 2015 – Stroblhof
  16. A. Pinot Nero Sanct Valentin Riserva 2015 – Cantina Produttori San Michele Appiano
  17. A. Pinot Nero Trattmann Mazon Riserva 2015 – Cantina Girlan
  18. A. Santa Maddalena Classico Hueb 2016 – Untermoserhof-Georg Ramoser
  19. A. Spumante Extra Brut 1919 Riserva 2012 – Kettmeir
  20. A. Terlano Nova Domus Riserva 2015 – Cantina Terlano
  21. A. Terlano Pinot Bianco Eichorn 2016 – Manincor
  22. A. Val Venosta Riesling Weingarten Windbichel 2016 – Tenuta Unterortl-Castel Juval
  23. A. Valle Isarco Riesling 2016 – Köfererhof-Günter Kerschbaumer
  24. A. Valle Isarco Sylvaner Alte Reben 2016 – Pacherhof-Andreas Huber
  25. A. Valle Isarco Sylvaner Lahner 2016 – Taschlerhof-Peter Wachtler

L’anno scorso 27, quest’anno 25.  Nel leggere l’elenco mi viene da pensare ai due che mancano, non vedendo Falkenstein Franz Pratzner e Garlider – Christian Kerschbaumer, loro non ci sono e me ne dispiaccio tanto, per il resto che dire? Una lista di vini fantastica, con tanti classici a dimostrazione che in Alto Adige si beve bene assai.
Mi piace tanto il gradito ritorno del
Pinot Bianco Eichorn di Manincor, così come del Pinot Nero Riserva di Stroblhof, tra i miei 4 migliori assaggi della degustazione Teatro del Vino a Febbraio.

Gumphof-Markus Prackwieser, Köfererhof-Günter Kerschbaumer e Tenuta Waldgries, loro ci sono, il famoso terzetto che tanto adoro. Quando li incontro, in ogni dove siamo è sempre un grande piacere e grasse risate, spero di vedervi alla degustazione di Roma.
Poi aimè manca sempre Haderburg e i loro spumanti, le bottiglie finiscono sempre prima e questo è il giusto premio alla loro bravura.
Tra i miei assaggi di quest’anno per l’Alto Adige mi piace segnalare aziende che mi hanno colpito: Brunnerhof, il suo Pinot Nero Riserva è qualcosa da tenere in considerazione; l’azienda Pfitscher visitata due volte, in loro vedo una potenzialità incredibile, una famiglia, un’azienda che farà parlare di loro molto presto; Prachfolefhof, solo tre ettari, non penso che mandi i vini al Gambero Rosso, ma ve lo assicuro producono un ottimo Sauvignon. Quest’anno mi mancano i tre bicchieri a Pranzegg Martin Gojer un piccolo (solo tre ettari) ma grande produttore. Comunque lo ripeto, quella dell’Alto Adige è una delle liste regionali più belle e più buone della guida.

Alla prossima regione aspettando belle e buone cose. 

Pasquale Pace
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