I Tre Bicchieri della Sicilia per la guida “Vini d’Italia 2019” del Gambero Rosso… con un mio piccolo commento

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Tre Bicchieri Sicilia
Vini d’Italia 2019 del Gambero Rosso
Via Ottavio Gasparri, 13/17
Roma
www.gamberorosso.it

Inizia anche quest’anno dalla Sicilia l’elenco dei Tre Bicchieri, qualcuno storcerà la bocca, ma ognuno è padrone di ciò che vuole fare della propria vita e a me questa cosa diverte. Mi diverte controllare, curiosare, confrontare con gli anni passati e per almeno i prossimi due mesi aspetterò, regione per regione, i premiati fino alla degustazione di Roma. Una volta ne ero veramente preso per tutto l’anno, non lo nego con le guide ho imparato tante cose, oggi le metto in libreria e poche volte le vado a prendere, ma le voglio perché mi diverte averle e a volte consultarle. Ecco l’elenco dei premiati con il commento, tra virgolette, per la regione della redazione del Gambero Rosso:

“I risultati della nostra annuale disamina vedono la Sicilia aggiudicarsi ben 25 Tre Bicchieri, confermando la stato di grazia dell’enologia regionale. Che ha il suo vero punto di forza nell’impeccabile definizione stilistica dei vini – con le etichette da vitigni autoctoni in prima fila – nelle loro marcate differenze in relazione ai diversi terroir, ognuno con le sue peculiarità. Ed è proprio questa grande attitudine alla differenziazione, questa affascinante ricchezza a rendere la Sicilia un’area enologica di valore mondiale, capace di cimentarsi con risolutezza con le più importanti realtà vitivinicole del pianeta. In sintesi, l’Isola è un vero e proprio continente, e – per fare un esempio – il nero d’Avola di Trapani è diverso da quello di Ragusa, così come il medesimo vitigno, in provincia di Messina, dà vini dai caratteri differenti da Caltanissetta. L’Etna, poi, riconferma se stessa e sublima i concetti di diversità e specificità, regalando vini dalle mille e mille personalità, dovute alla natura dei suoli, alle esposizioni, alle altitudini secondo un fil rouge che si dipana nei diversi cru. Da evidenziare, anche quest’anno, l’esponenziale ricorso dei produttori isolani alla Doc Sicilia, ormai un brand di successo internazionale: alla fine del 2017 l’imbottigliato aveva quasi toccato i 30 milioni di pezzi; a luglio 2018 l’impetuoso incremento vedeva quasi 50 milioni di bottiglie fregiarsi della denominazione. C’è di più: alla crescita dei prodotti Doc corrisponde un aumento del prezzo medio del confezionato, che dà pienamente ragione a coloro che hanno visto in questa operazione una formidabile occasione di sviluppo del sistema Sicilia.
Veniamo adesso alle “new entry” della Guida 2019, le cantine che conquistano i Tre Bicchieri per la prima volta. La provincia di Trapani fa valere i numeri del suo vitigno a bacca rossa più famoso, il Nero d’Avola, con le Cantine Mothia, che piazzano sulla parte più alta del podio Dedicato a Francesco ’15, un vino dalla forte personalità. Si va poi sull’Etna per le altre due belle novità, due veri e propri cru, l’Etna Bianco di Sei ’17, vino da viti centenarie vibrante e minerale di Palmento Costanzo, e il Vigna Vico ’15 di Tenute Bosco, un profondo ed elegante Etna Rosso da un prezioso vigneto prefillossera.”

I vini della Sicilia premiati con Tre Bicchieri

Alcamo Beleda 2017 – Rallo

Cerasuolo di Vittoria Giambattista Valli Paris 2016 – Feudi del Pisciotto

Dedicato a Francesco 2015 – Cantine Mothia

Etna Bianco A’ Puddara 2016 – Tenuta di Fessina

Etna Bianco Alta Mora 2017 – Alta Mora

Etna Bianco di Sei 2017 – Palmento Costanzo

Etna Rosso 2016 – Graci

Etna Rosso Cavanera Rovo delle Coturnie 2014 – Firriato

Etna Rosso Contrada Rampante 2016 – Pietradolce

Etna Rosso Feudo di Mezzo 2016 – Girolamo Russo

Etna Rosso Trimarchisa 2016 – Tornatore

Etna Rosso Vigneto Monte Gorna Riserva 2012 – Nicosia

Etna Rosso Vigna Vico 2015 – Tenuta Bosco

Etna Rosso Zottorinoto Riserva 2014 – Cottanera

 

Faro Palari 2014 – Palari

Malvasia delle Lipari Passito 2017 – Caravaglio

Menfi Syrah Maroccoli 2014 – Planeta

Mille e una Notte 2014 – Donnafugata

Sicilia Mandrarossa Cartagho 2016 – Cantina Settesoli

Sicilia Nero d’Avola Sàgana 2016 – Cusumano

Sicilia Nero d’Avola Saia 2016 – Feudo Maccari

Sicilia Nero d’Avola Deliella 2016 – Feudo Principi di Butera

Sicilia Nero d’Avola Lorlando 2017 – Assuli

Sicilia Syrah Kaid 2016 – Alessandro di Camporeale

L’anno scorso 22, per me 21, quest’anno 25, per me 24, c’è uno spazio nell’elenco.
Tra i premiati sono felice del ritorno dei Graci con il loro Etna Rosso 2016, un vino che merita tanto.
Girolamo Russo è giusto che ci sia almeno per un vino, il mio preferito è sempre il San Lorenzo e il 2016 è davvero ottimo.
Felice per un vino che in una degustazione l’ho apprezzato moltissimo, quell’Etna Bianco di Sei 2017 di Palmento Costanzo.
Molto curioso di conoscere il Vigna Vico 2015 di Tenute Bosco, a detta del Gambero: “un profondo ed elegante Etna Rosso da un prezioso vigneto prefillossera.”
Felice di ritrovare il Faro Palari 2014 di Palari, l’anno scorso fu premiato con il suo Rosso del Soprano 2015, o uno o l’altro lui ci dovrebbe essere sempre perché è bravissimo.
Bello tornare a leggere il nome di Tenuta di Fessina con il suo Etna Bianco A’ Puddara 2016.
Il resto di questo elenco lo lascio a voi, io mi tengo Tenuta delle Terre Nere, Cantine Barbera, Tenuta Caciorna, Arianna Occhipinti, Biondi, Barone di Villagrande, Passopisciano, Barraco, Ferrandes, Lantieri, Frank Cornelissen,  Enò-Trio, Tenuta di Castellaro, az. Agricola Crasà, De Bartoli, Castellucci Miano, Curto, Marabino, Bonavita, Guccione e chissà altri che non ricordo. La Sicilia è un’isola meravigliosa, rendiamola più buona bevendo vini fatti con il cuore. Alla prossima regione aspettando belle e buone cose.

Pasquale Pace
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