Tre Bicchieri 2023 Veneto
Vini d’Italia 2023 del Gambero Rosso
Via Ottavio Gasparri, 13/17
Roma
www.gamberorosso.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.wine
www.vinointorno.it
Per il Veneto 43 tre bicchieri quest’anno, 45 l’anno passato.
Il Veneto del vino mi ha sempre attratto. Amarone, Soave, Valpolicella e Prosecco, ma questa lista ha tante aziende che hanno l’abbonamento e un po’ mi rode. Qualcosa di buono c’è comunque.
Con questo mio scritto eccomi, come ogni anno a pubblicare i Tre Bicchieri del Gambero Rosso.
Come sempre qualcuno storcerà la bocca, ma ognuno è padrone di ciò che vuole fare della propria vita e a me questa cosa diverte. Sono un curiosone, mi piace controllare, osservare, fare il confronto con gli anni passati.
Una volta ne ero veramente preso per tutto l’anno, non lo nego, con le guide ho imparato tante cose, oggi le custodisco in libreria… per darle uno sguardo di tanto in tanto e sorriderci su nel rileggere sempre i soliti nomi, i soliti noti.
Ecco l’elenco dei premiati con il commento, tra virgolette, per la regione da parte della redazione del Gambero Rosso:
Tre Bicchieri 2023: Veneto terra di grandi rossi
Si riduce di qualche unità il novero dei vini premiati in Veneto, ma la qualità espressa anche quest’anno è di assoluto livello, con vini di alto profilo che provengono un po’ da tutte le denominazioni regionali. La parte del leone, ancora una volta, spetta alle denominazioni occidentali, con la Valpolicella e i suoi ricchi Amarone a fare la parte del leone. Ben tredici i vini premiati, frutto di aziende che hanno saputo nel corso dei decenni dare una nuova identità allo storico rosso veronese, ricercando finezza aromatica e tensione gustativa in un vino che spesso supera i 16° alcolici. Intrigante il percorso che questa aziende stanno compiendo anche nell’interpretazione del Valpolicella Superiore, oggi non più fratello minore dell’Amarone bensì vino dal profilo sfaccettato e che ha nell’eleganza e il dinamismo il carattere prevalente. Bertani con il suo Ognisanti sicuramente ne rappresenta l’avanguardia ma Agostino Vicentini e i fratelli Castagnedi sono fra gli interpreti più interessanti del territorio. Spostandoci ancor più a ovest spetta a Villabella il compito di valorizzare i rossi del lago di Garda con un Bardolino della sottozona Montebaldo da incorniciare, mentre scendendo in direzione delle colline moreniche meridionali brilla la stella del Custoza con bianchi che coniugano carattere e finezza.
Il Veneto dei battitori liberi
Qua e là liberi battitori che interpretano il territorio con vitigni dimenticati o internazionali, come i fratelli Fugatti con l’Enantio in Valdadige, Roberto Anselmi a Monteforte d’Alpone, per giungere infine a Roncadelle in provincia di Treviso dove la famiglia Cescon produce un Manzoni Bianco di rara complessità e armonia. Soave presenta una nutrita gamma di bianchi di razza e carattere: se Le Battistelle e Suavia rappresentano l’animo più profondo e grintoso della denominazione, Pieropan, Roccolo Grassi e Ca’ Rugate ne esplorano invece gli aspetti più eleganti e stratificati grazie al sapiente utilizzo dei contenitori in rovere mentre sono i fratelli Dal Cero a tenere alta la bandiera della Lessinia con uno spumante di grande personalità. Infine il Veneto orientale alterna la fragranza e il dinamismo del Prosecco Superiore a bordolesi che sanno raccontare il territorio di provenienza. Il vigore e la sapidità dei Colli Euganei sono perfettamente espressi nei vini di Vignalta e Filò delle Vigne, la solarità e la ricchezza nei Berici Inama e Dal Maso, per giungere infine alla finezza del Montello con il Rosso dell’Abazia di Serafini & Vidotto.
Premi Speciali. Cantina dell’anno
Il Premio Speciale Cantina dell’anno quest’anno è stato assegnato a Bertani, che rientra di diritto fra i grandi marchi italiani. L’azienda fin dalla prima vendemmia ha inseguito un’idea di qualità rispettosa del territorio, delle sue uve e delle sue tradizioni. Dopo 150 vendemmie Bertani è la storia dell’Amarone e ancor più della Valpolicella, un territorio che solo negli ultimi trent’anni ha conosciuto il successo ma che ha sempre avuto, nell’azienda di Grezzana, il faro. Dal 2011 la famiglia Angelini ne ha preso il controllo e con la direzione tecnica di Andrea Lonardi ha saputo rinnovare il ruolo di leader non solo con il suo vino simbolo, l’Amarone Classico, ma andando a esplorare le grandi potenzialità dei vini più legati al territorio e meno alla tecnica, come il Valpolicella e il Valpolicella Superiore.
Il progetto Bertani Cru, nato una decina di anni fa ma concretizzatosi solo nel 2019 costituisce la pietra d’angolo del rinnovamento culturale ed enologico della Valpolicella, una sorta di punto di non ritorno in cui finalmente si legge in maniera inequivocabile il diverso profilo dei vini di questo meraviglioso territorio. Potrebbe sembrare l’uovo di Colombo, ma per la Valpolicella questa è una vera e propria rivoluzione e solo un’azienda dotata di un’ampia piattaforma viticola, di competenze, visione e presenza sul mercato poteva affrontarla e guidare il nuovo corso ed è per questo motivo che Bertani è l’azienda dell’Anno.
Tre Bicchieri 2023: i migliori vini del Veneto
Amarone della Valpolicella 2018 – Monte Zovo – Famiglia Cottini
Amarone della Valpolicella Case Vecie 2016 – Brigaldara (un mio ottimo classico nell’amarone)
Amarone della Valpolicella Cl. 2015 – Giuseppe Quintarelli (beati voi che lo potete degustare)
Amarone della Valpolicella Cl. 2018 – Allegrini (ha l’abbonamento)
Amarone della Valpolicella Cl. Albasini 2015 – Villa Spinosa (ha sempre un suo perché)
Amarone della Valpolicella Cl. Capitel Monte Olmi Ris. 2016 – F.lli Tedeschi (ha sempre un suo perché)
Amarone della Valpolicella Cl. Costasera Ris. 2016 – Masi (ha l’abbonamento)
Amarone della Valpolicella Cl. De Buris Ris. 2011 – Tommasi Viticoltori (beati voi che lo potete degustare)
Amarone della Valpolicella Cl. Monte Ca’ Bianca Ris. 2017 – Lorenzo Begali
Amarone della Valpolicella Cl. Sant’Urbano 2018 – Speri (sempre più interessanti i vini di Speri, la loro viticoltura si fa sentire)
Amarone della Valpolicella Cl. Sergio Zenato Ris. 2016 – Zenato
Amarone della Valpolicella Cl. V. di Ravazzol 2017 – Ca’La Bionda
Amarone della Valpolicella Mai Dire Mai 2015 – Pasqua
Bardolino Montebaldo Morlongo Anniversario 50 Vendemmie 2020 – Vigneti Villabella
Capitel Croce 2021 – Roberto Anselmi
Cartizze Brut La Rivetta 2021 – Villa Sandi
Colli Berici Cabernet Bradisismo 2019 – Inama (la gioventù in azienda che conquista)
Colli Berici Merlot Casara Roveri 25° Anniversario 2019 – Dal Maso
Colli Euganei Cabernet Borgo delle Casette Ris. 2018 – Il Filò delle Vigne (vini interessanti)
Colli Euganei Rosso Gemola 2018 – Vignalta
Conegliano Valdobbiadene Rive di Ogliano Extra Brut 2021 – BiancaVigna
Custoza Sup. Amedeo 2020 – Cavalchina
Custoza Sup. Ca’ del Magro 2020 – Monte del Frà (ha l’abbonamento)
Custoza Sup. Summa 2020 – Gorgo
Frank! 2019 – Barollo
Lessini Durello M. Cl. Extra Brut Cuvée Augusto Ris. 2016 – Dal Cero – Tenuta Corte Giacobbe(un ottimo Durello, un fantastico spumante metodo classico italiano)
Lugana Molceo Ris. 2020 – Ottella
Madre 2020 – Italo Cescon (ha sempre un suo perché di piacevolezza!)
Montello e Colli Asolani Il Rosso dell’Abazia 2018 – Serafini & Vidotto (ha l’abbonamento)
Soave Cl. La Rocca 2020 – Leonildo Pieropan (ha sempre un suo garnde perché)
Soave Cl. Monte Alto 2019 – Ca’Rugate
Soave Cl. Monte Carbonare 2020 – Suavia
Soave Cl. Roccolo del Durlo 2020 – Le Battistelle (un vino bianco italiano da amare)
Soave La Broia 2020 – Roccolo Grassi
Valdadige Terra dei Forti Enantio 1865 Pre-Fillossera Ris. 2017 – Roeno
Valdobbiadene Extra Dry Giustino B. 2021 – Ruggeri & C.
Valdobbiadene Rive di Col San Martino 70th Anniversary 2020 – Bortolomiol
Valdobbiadene Rive di Col San Martino Brut Cuvée del Fondatore Graziano Merotto 2021 – Graziano Merotto
Valdobbiadene Rive di Refrontolo Brut Col del Forno 2021 – Andreola
Valdobbiadene Rive di Rua Brut Particella 181 2021 – Sorelle Bronca
Valpolicella Cl. Sup. Ognisanti 2020 – Bertani
Valpolicella Sup. La Bandina 2019 – Tenuta Sant’Antonio
Valpolicella Sup. Palazzo di Campiano 2017 – Agostino Vicentini
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