I faccini per il DoctorWine con 97/100 della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2021… con un mio piccolo commento vino per vino

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DoctorWine
Daniele Cernilli
Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2021
www.doctorwine.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it

Si inizia anche quest’anno l’elenco dei vini premiati con il faccino dalla guida essenziale a vini d’Italia 2021 del Doctor Wine, elenco che porterà alle giornate  di Milano il 3 e il 4 Ottobre 2020 e di Roma il 10 Ottobre 2020.  Una grande lista, con grandi vini,  tanti di questi vini sono tra i miei favoriti… però con affetto e con simpatia… ve lo dico anche qui, siete troppo buoni. A presto a chi degusta spesso con me, a cui avevo promesso di commentare vino per vino. Ecco quelli con 97/100 sono davvero tanti. A seguire il commento della redazione del Doctor Wine.

Sempre più su… vediamo oggi i vini che si sono guadagnati un bel 97/100, un Gotha di altissima qualità, vini che portano in alto nel mondo la bandiera dell’enologia nazionale.

Saliamo di un ulteriore gradino (o forse, visto che parliamo di piramide, dovremmo dire gradone, come nelle prime piramidi egiziane o in quelle precolombiane). Insomma, affacciati su questa terrazza annusiamo l’aria più rarefatta, ci stiamo avvicinando alla vetta, dove troveremo il top della nostra produzione.

Anche quest’anno ci piace sottolineare come questi vini arrivino da tutt’Italia, sebbene le due regioni a giocare la parte del leone siano sempre loro: Toscana e Piemonte. Ma abbiamo anche Abruzzo, Alto Adige, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Trentino, Umbria e Veneto, a evidenziare come ormai i grandi vini si producano in tutta la Penisola.

Ricordiamo che con l’asterisco sono segnalati i vini già premiati nell’edizione 2020 e riproposti in questa edizione della Guida.

97/100

 

  • AA Cabernet Sauvignon Lafòa 2017, Colterenzio / Schreckbichl, Alto Adige (un grande classico)
  • AA Sauvignon Rachtl Riserva 2017, Tiefenbrunner, Alto Adige (non lo conosco)
  • Alzéro 2011, Giuseppe Quintarelli, Veneto (beati voi che potete degustarlo e berlo)
  • Amarone della Valpolicella Classico Capitel Monte Olmi Riserva 2015, Tedeschi, Veneto (non lo conosco)
  • Amarone della Valpolicella Classico Mazzano 2012, Masi – Serego Alighieri, Veneto (non lo conosco)
  • Amarone della Valpolicella Hatteso Riserva 2011, Garbole, Veneto (non lo conosco)
  • Arshura 2017, Valter Mattoni, Marche (Roccia sempre più un campione sulla bocca di tutti… si cresce Pasqua)
  • Barbaresco Albesani Santo Stefano Riserva 2015, Castello di Neive, Piemonte (tra gli assaggi più buoni del Grandi Lanche 2020)
  • Barbaresco Rombone 2016, Fiorenzo Nada, Piemonte (mi piace tanto)
  • Barbaresco Serraboella 2016, Fratelli Cigliuti, Piemonte (non lo conosco)
  • Barbaresco Sorì San Lorenzo 2017, Gaja, Piemonte (quest’annata non la conosco. Beati voi che potete degustarlo e berlo)
  • Barbaresco Sorì Tildin 2017, Gaja, Piemonte (quest’annata non la conosco. Beati voi che potete degustarlo e berlo)
  • Barolo Bricco Rocche 2016, Ceretto, Piemonte (quest’annata non la conosco. Beati voi che potete degustarlo e berlo)
  • Barolo Bussia Riserva 7 Anni 2010, Pianpolvere Soprano, Piemonte* (non lo conosco)
  • Barolo Bussia Vigna Colonnello Riserva 2013, Prunotto, Piemonte (non lo conosco)
  • Barolo Cerequio Riserva 2013, Michele Chiarlo, Piemonte (non lo conosco)
  • Barolo Francia 2016, Giacomo Conterno, Piemonte (quest’annata non la conosco. Beati voi che potete degustarlo e berlo)
  • Barolo Monprivato 2015, Giuseppe Mascarello e Figlio, Piemonte (quest’annata non la conosco. Beati voi che potete degustarlo e berlo)
  • Barolo Monvigliero 2016, Comm. G.B. Burlotto, Piemonte (tra i miei vini più buoni dell’anno)
  • Barolo Ornato 2016, Pio Cesare, Piemonte (sicuramente ne saprete più di me)
  • Barolo Riserva 2013, Giacomo Borgogno e Figli, Piemonte (sicuramente ne saprete più di me)
  • Barolo Vigna Le Rocche Riserva 2014, Bruno Giacosa, Piemonte (quest’annata non la conosco. Beati voi che potete degustarlo e berlo)
  • Barolo Vigna Rionda Riserva 2014, Massolino – Vigna Rionda, Piemonte (quest’annata non la conosco. Beati voi che potete degustarlo e berlo)
  • Bolgheri Sassicaia 2017, Tenuta San Guido, Toscana (sempre qualcosa di affascinante)
  • Bolgheri Superiore Dedicato a Walter 2016, Poggio al Tesoro, Toscana (sicuramente ne saprete più di me)
  • Brunello di Montalcino Casaccia 2015, Canalicchio di Sopra, Toscana (anche se con qualche punto in meno, sono d’accordo con voi)
  • Brunello di Montalcino Le Lucere 2015, San Filippo, Toscana (non lo conosco)
  • Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2015, Il Marroneto, Toscana (credo sempre più alla Madonna delle Grazie)
  • Brunello di Montalcino Origini 2015, La Fornace, Toscana (ne saprete sicuramente più di me… di molto per dare un punteggio così)
  • Brunello di Montalcino Piero Talenti 2015, Talenti, Toscana (come sopra)
  • Brunello di Montalcino Sugarille 2015, Pieve Santa Restituta, Toscana (non lo conosco)
  • Capichera 2018, Capichera, Sardegna (tanto sono pretestuosi, tanto sono bravi)
  • Capo Martino 2018, Jermann, Friuli Venezia Giulia (non è male affatto)
  • Castello del Terriccio 2016, Castello del Terriccio, Toscana (mi piace assai)
  • Cepparello 2017, Isole e Olena, Toscana (vino che se avessi i soldi ogni anno ne comprerei una cassa)
  • Cervaro della Sala 2018, Castello della Sala, Umbria (come sopra)
  • Chianti Classico Gran Selezione Colonia 2016, Fèlsina, Toscana (ne saprete sicuramente più di me, anche se non è male)
  • Chianti Classico Gran Selezione Il Poggio 2015, Castello di Monsanto, Toscana (dopo aver visto il Poggio, questo vino mi piacerà sempre)
  • Chianti Classico Gran Selezione Vigna Vecchia 2016, Vecchie Terre di Montefili, Toscana (ne saprete sicuramente più di me)
  • Chianti Classico Riserva 2017, Querciabella, Toscana (guai chi me lo tocca)
  • Collio Malvasia 2019, Raccaro, Friuli Venezia Giulia (azienda che è nei miei gusti preferiti)
  • Collio Pinot Bianco 2019, Franco Toros, Friuli Venezia Giulia (da sempre uno dei migliori Pinot Bianco del mondo)
  • Collio Sauvignon Ronco delle Mele 2019, Venica & Venica, Friuli Venezia Giulia (quest’annata non la conosco)
  • Contrada S 2018, Passopisciaro, Sicilia (parli di contrade, parli di Passopisciaro, parli di qualità alta)
  • Dettori Bianco 2019, Tenute Dettori, Sardegna (quest’annata non la conosco, ma vado sulla fiducia)
  • Es 2018, Gianfranco Fino Viticoltore, Puglia (ormai è sempre un grande vino a livello universale)
  • Etna Rosso Alta Mora Guardiola 2016, Cusumano, Sicilia (ne saprete sicuramente più di me)
  • Etna Rosso Arcurìa Sopra il Pozzo 2016, Graci, Sicilia (Graci… è amore)
  • Etna Rosso Barbagalli 2017, Pietradolce, Sicilia (ne saprete sicuramente più di me)
  • FCO Bianco Sacrisassi 2017, Le Due Terre, Friuli Venezia Giulia* (uno dei miei vini preferiti in Italia)
  • FCO Refosco dal Peduncolo Rosso Cossut 2015, Miani, Friuli Venezia Giulia* (Beati voi che potete degustarlo e berlo)
  • Friuli Isonzo Rive Alte Chardonnay Ciampagnis 2018, Vie di Romans, Friuli Venezia Giulia (non lo conosco)
  • Gioia del Colle Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto 2017, Tenute Chiaromonte, Puglia (non lo conosco)
  • Habemus 2018, San Giovenale, Lazio (felice di trovarlo qui. Habemus un campione)
  • Ipnotico 2018, Terre dei Vaaz, Puglia (non lo conosco)
  • Kupra 2017, Oasi degli Angeli, Marche (annata difficile ma non per lui)
  • Kurni 2018, Oasi degli Angeli, Marche (uno dei Kurni più buoni di sempre)
  • Masseto 2017, Ornellaia e Masseto, Toscana (quest’annata non la conosco. Beati voi che potete degustarlo e berlo)
  • Messorio 2017, Le Macchiole, Toscana (un ottimo Messorio)
  • Montepulciano d’Abruzzo 2015, Valentini, Abruzzo (quest’annata non la conosco. Beati voi che potete degustarlo e berlo)
  • Nizza Bauda Riserva 2015, Tenuta Olim Bauda, Piemonte (me lo avete fatto conoscere voi e vi ringrazierò per sempre)
  • Nizza Pontiselli 2017, Coppo, Piemonte (non lo conosco)
  • Palazzi 2018, Tenuta di Trinoro, Toscana (mi piace assai)
  • Pantelleria Passito Ben Ryé 2017, Donnafugata, Sicilia ( da sempre uno dei miei vini dolci preferiti. Se avessi i soldi ogni anno ne comprerei una cassa)
  • Pecorino Supergiulia 2018, Cataldi Madonna, Abruzzo (un sorprendente Supergiulia)
  • Per Sempre 2018, Tua Rita, Toscana (non lo conosco)
  • Roero Mompissano Riserva 2016, Cascina Ca’ Rossa, Piemonte* (uno dei miei vini rossi preferiti del Piemonte e dell’Italia intera)
  • Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2017, Velenosi Vini, Marche (da sempre qualcosa di buono e ottimo)
  • Sforzato di Valtellina Sfursat 5 Stelle 2017, Nino Negri, Lombardia (da sempre qualcosa di buono e ottimo)
  • Solaia 2017, Antinori, Toscana (quest’annata non la conosco. Beati voi che potete degustarlo e berlo)
  • Taurasi Riserva Hamilton 2009, Di Meo, Campania (non lo conosco)
  • Trentodoc Giulio Ferrari Rosé Riserva 2008, Cantine Ferrari, Trentino (bevuto da poco, trac canato direi. Venite champagne top che ho voglia di sfidarvi)
  • Turriga 2016, Argiolas, Sardegna (un mio amore, l’amore per la Sardegna è anche lui)
  • Vernaccia di Oristano Antico Gregori 1976, Cantina Contini, Sardegna (loro sono dei campioni in queste cose)
  • Villa Montosoli 2015, Pietroso, Toscana (peccato che non ci sarà più, restera un monumento per Montalcino e per l’intero mondo)
  • Vino Nobile di Montepulciano Madonna delle Querce 2016, Dei, Toscana (vino di qualità eccelsa)
  • Vintage Tunina 2018, Jermann, Friuli Venezia Giulia (un grande classico)

 

Presentazioni Milano 3-4 Ottobre e Roma 10 Ottobre 

Pasquale Pace
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