Guida dell’Espresso dei Ristoranti e i Vini d’Italia 2020, ecco i cappelli d’oro, i 5 cappelli, i 4 cappelli e i premi speciali per i ristoranti

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I Ristoranti e i Vini d’Italia 2020
Le Guide de L’Espresso
Curatore Enzo Vizzari
Andrea Grignaffini curatore de I Vini d’Italia
www.espresso.repubblica.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it

Eccomi a raccontare la presentazione della Guida dellEspresso dei Ristoranti e i Vini dItalia 2020 che si è svolta a Firenze il 14 ottobre 2019 al Teatro Del Maggio Musicale Fiorentino.
Queste cose in certi momenti c
è chi le trova noiose, ma a me divertono tanto. Qui in particolare mi è piaciuta latmosfera di questo teatro e i premiati che, man mano che salivano sul palco a ritirare i premi speciali, restavano ad aspettare la premiazione di tutti per fare, tutti insieme, la  foto finale. Tra i premi che ho apprezzato di più ci sono: il pranzo dellanno al Lido 84 di Gardone Riviera (Bs); la conferma della pasticceria dellanno a La Peca di Lonigo (Vi); in particolare sono felice del premio come una delle tre trattorie dellanno a La Brinca della famiglia Circella di Ne (Ge).
Un
elogio per il premio TERRA MORETTI
Generazione 2.0
dedicata ai figli di ristoratori che sono entrati già nel lavoro dei genitori.
Troverete in fondo tutti i premi speciali.
Tornando a casa mi sono messo con molta curiosità a vedere le 100 pizzerie che avete segnalato con i tre spicchi. Ebbene si, avete sconvolto un po
i valori di pizzaioli che non possono avere solo due spicchi, poi ognuno scrive e sceglie ciò che vuole.
Io ribadisco il mio pensiero: EVVIVA LE TRATTORIE ITALIANE!
Alla fine della premiazione c
è stato un buffet, per poi proseguire con uninteressante degustazione di alcuni vini rossi, bianchi, spumanti che sono entrati nei migliori 100 vini della guida, ma di questo vi racconterò in un altro pezzo.
A seguire lo scritto del direttore Enzo Vizzari che troverete all
inizio della guida.
Infine l
elenco dei ristoranti con il cappello doro, i ristoranti con 5 cappelli e quelli con 4.

“Poco di nuovo, ma molto di buono”

di Enzo Vizzari

Non sono tempi di grandi cambiamenti né di svolte epocali quelli che sta attraversando la nostra ristorazione rispetto al fermento vivo di altre parti del mondo dove si affermano nuove realtà e nuove tendenze che riscrivono le regole mondiali del gusto mentre l’Europa mediterranea tira un po’ il fiato dopo due decenni di spinta. In casa nostra brillano perciò in modo più significativo le conferme dei valori noti che le novità, con un settore che si sta stabilizzando dopo gli anni dopati di un boom trainato dalla tv e da Expo. Se è vero che la qualità dei nostri ristoranti è in complesso cresciuta nell’ultimo decennio, è altrettanto vero che da due, tre anni a questa parte sono relativamente pochi i cuochi entrati nel novero dell’élite della nostra Guida, dai “tre cappelli” in su. Sta cioè accentuandosi la differenza di posizionamento nel mercato fra il cosiddetto “fine dining” e la ristorazione “generica”, intendendo per tale il variegato universo che comprende ristorazione di servizio, trattorie, osterie, pizzerie, enotavole, fast food… Ottimi nelle proprie categorie ma impegnati a giocare un campionato del tutto diverso; non minore o di seconda fascia, semplicemente differente nelle idee e nel tipo di esperienza proposta.
Per restare nella parte alta della nostra classifica, sono da mettere in evidenza alcune importanti promozioni: innanzitutto, Da Vittorio dei Cerea e La Pergola di Heinz Beck entrano a far parte del ristretto ed esclusivo drappello dei “cappelli d’oro”, i “nuovi classici”, la distinzione che premia la costanza dell’eccellenza di quei ristoranti che hanno contribuito in misura decisiva a cambiare il volto della cucina italiana.  E mentre sono tutti confermati i “5 cappelli” dell’anno scorso, sono promossi a “5” la Madonnina del Pescatore di Moreno Cedroni, il Seta di Antonio Guida e (con un vistoso balzo da “3” a “5”) Villa Feltrinelli di Stefano Baiocco. 

In continua crescita il numero delle pizzerie selezionate come le “migliori d’Italia”, cui è dedicata un’intera sezione della Guida, perché il fenomeno “pizza”, nelle sue varie declinazioni, attrae sempre più i favori dei gourmet.”
Ecco I Cappelli d’oro

CAINO Montemerano (GR)
CASA VISSANI Baschi (TR)
COLLINE CIOCIARE Acuto (FR)
DA VITTORIO Brusaporto (BG)

DAL PESCATORE Canneto sull’Oglio (MN)
DON ALFONSO 1890 Sant’Agata sui Due Golfi (NA)
ENOTECA PINCHIORRI Firenze
HOTEL ROME CAVALIERI – LA PERGOLA Roma
LORENZO Forte dei Marmi (LU)
MIRAMONTI L’ALTRO Concesio (BS)
ROMANO Viareggio (LU) (Calcolando quello che si paga negli altri ristoranti che sono in questo elenco, grido al mondo che Romano è fantastico per qualità e prezzi)
SAN DOMENICO Imola (BO)

Ecco i Migliori Ristoranti con 5 cappelli  

CASADONNA REALE Castel di Sangro (AQ)
HOTEL ROSA ALPINA ­- ST. HUBERTUS Badia (BZ)
LE CALANDRE Rubano (PD)
LIDO 84 Gardone Riviera (BS)

MADONNINA DEL PESCATORE Senigallia (AN)
OSTERIA FRANCESCANA Modena
PIAZZA DUOMO Alba (CN)
SETA – HOTEL MANDARIN Milano
ULIASSI Senigallia (AN)
VILLA FELTRINELLI Gargnano (BS)

Ecco i ristoranti con i 4 cappelli
AGLI AMICI Udine
ANTICA CORONA REALE – DA RENZO Cervere (CN)
ANTICA OSTERIA CERA Campagna Lupia (VE)
BERTON Milano
BRACALI Massa Marittima (GR)
BROS’S Lecce
COMBAL.ZERO Rivoli (TO)
CONTRASTE Milano
CRACCO Milano
DANÌ MAISON Ischia (NA)
DEL CAMBIO Torino
D’O Cornaredo (MI)
DUOMO Ragusa Ibla
HISA FRANKO Slovenia
HOTEL PRINCIPE LUX LUCIS Forte dei Marmi (LU)
IL PAGLIACCIO Roma
KRÈSIOS Telese Terme (BN)
LA MADERNASSA Guarene (CN)
LA MADIA Licata (AG)
LA PECA Lonigo (VI)
LA TROTA DAL ‘63 Rivodutri (RI)
L’ARGINE A VENCÒ Dolegna del Collio (GO)
LUME Milano
METAMORFOSI Roma
TAVERNA ESTIA Brusciano (NA)
VILLA CRESPI Orta San Giulio (NO)
WICKY’S WICUISINE SEAFOOD Milano

A seguire i premi speciali:

BERTANI per il Pranzo dell’Anno Lido 84 di Gardone Riviera (BS)
KETTMEIR per la Cantina dell’Anno Taverna Estia di Brusciano (NA)
ZONIN per il Maître dell’Anno Thomas Piras Contraste di Milano
FERRARI per il Sommelier dell’Anno Pascal Tinari  Villa Maiella di Guardiagrele (CH)
VEUVE CLICQUOT per la Cuoca dell’Anno Alessandra Del Favero Aga – Hotel Villa Trieste di San Vito di Cadore (Bl)
INTRECCI per il Servizio di Sala dell’Anno Hotel Rosa Alpina St. Hubertus di Badia (BZ)
LIBRA per il Giovane dell’Anno Paolo Griffa Grand Hotel Royal e Golf – Petit Royal  di Courmayeur (AO)
FERRARELLE per la Novità dell’Anno The Pantheon Iconic Rome Hotel – Idylio di Roma
MY CHEF per la Performance dell’Anno Villa Feltrinelli di Gargnano (BS)
FILARE ITALIA per l’Innovazione in Cucina Inkiostro di Parma
ACETO PONTI per il Piatto dell’Anno Osteria Francescana di Modena
BY TOURIST per la Cucina di Pesce dell’Anno Danì Maison di Ischia (NA)
DE CECCO per la Pasta dell’Anno Lux Lucis – Hotel Principe di Forte dei Marmi (LU)
RISO BUONO per il Riso dell’Anno Casadonna Reale di Castel di Sangro (AQ)
FORMAGGI SVIZZERI per il Carrello dei Formaggi Il Morelli – Hotel Viu  di Milano
DOMORI per la Pasticceria dell’Anno La Peca di Lonigo (VI)
LAVAZZA per il Caffè dell’Anno Osteria Arborina di La Morra (CN)
FABO per la Cucina Etnica dell’Anno Ciblèo di Firenze
PIEVALTA per le Trattorie dell’Anno
La Brinca di Ne (GE)
Vino e Cibo di Senigallia (AN)
Due Platani di Parma
VITE COLTE per le Enotavole dell’Anno
Casa del Barolo di Torino
To Wine di Prato
Vinarium di Napoli
PODERE FORTE per il Ristorante sostenibile dell’Anno Joia di Milano
IN CIBUM alla Carriera Tonino Mellino Quattro Passi di Nerano (NA)
PETRA-MOLINO QUAGLIA per il Giovane Pizzaiolo dell’Anno Valentino Tafuri Pizzeria 3 Voglie di Battipaglia (SA)
ASHAI super dry per il Cliente dell’Anno Alberto Rigolio e Manfredi Franco 

Pasquale Pace
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