Vinitaly 2015 – 24 Marzo 2015.

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Vinitaly 2015

49° Edizione

24 Marzo 2015 secondo giorno per me

Terzo giorno di Vinitaly

Verona

www.vinitaly.it

Avendo dormito a Erbusco, trovo il passaggio con il gruppo dell’Arcipelago Muratori, loro devono entrare presto, così anch’io arrivo al Vinitaly presto come non mai. Mi faccio un giro nei padiglioni per finire nella mia regione, dove mi accorgo che almeno i colori sono indovinati quest’anno. Inizio il mio giro in cui non possono mancare i saluti a un’azienda a cui sono affezionato, Le Manzane e il loro nuovo spumante. Se si è in Veneto non si può non passare …. Sarebbero tanti, tra le mie ultime conoscenze c’è stata l’azienda Tessari, dove mi accoglie una splendida Cornelia, i suoi vini si confermano, in particolare il loro cru da garganega, conosco il fratello, una foto non può mancare e via ad andare avanti. Dove c’è Soave c’è Giovanni Ponchia, lui è impegnato, quindi un saluto di corsa dagli specchi della degustazione e via. Un passaggio veloce nel Cesanese di Olevano in particolare nell’Az. Agricola Proietti anche per salutare un’amica. Quindi Sicilia, l’amicizia in Sicilia è importante e Carmelo del Baglio del Cristo di Campobello è un amico e i suoi Neri d’Avola mi piacciono.  La mia Sicilia è Etna e l’Etna è un box che adoro, Girolamo Russo e I Graci. Girolamo Russo, Giuseppe, con i sui tre cru è impeccabile, me li gusto, li riassaggio, il mio preferito è sempre lui,  il San Lorenzo, per me ha quella persistenza maggiore degli altri che così giovani me lo fanno preferire. Il banco è completato come detto da I Graci, quest’anno non ho trovato né Elena, in altre faccende affaccendata, né Alberto, ma ho trovato i loro vini buoni come sempre, anche un po’ di più. Dalla Sicilia all’Alto Adige al Vinitaly il passo è breve. Mio cugino vuole che ci incontriamo lì, lì ce n’è di aziende da salutare. Haderburg, mamma e figlia e un Pas Dosè che mi piace tantissimo. L’Alto Adige è Gumphof con un Pinot Bianco incredibilmente buono (92), gli altri non da meno. Adesso un plauso a uno dei più grandi produttori italiani, lui è Köferehof – Günter Kershbaumer, i suoi vini li adoro da sempre, oggi una grande conferma. Il terzetto non si completa senza Waldgries, oggi ha anche vini bianchi, li sento, ne sono un po’ perplesso, ma sono sicuro che in poco tempo diventeranno buoni o ottimi come i suoi Lagrein. Castel Juval, super il Pinot Bianco e il Riesling Windbichel (93). Conoscere i proprietari di Manincor è stata un’emozione, grazie a Matthias che ha insistito che entrassi nello spazio Manincor, anche perché è un classico. Ancora Alto Adige, ancora grande qualità, Cantina di Terlano con l’amica Judith, Giovanni e tutti quelli che ci conoscevano a godere di grandi vini, tra cui anche uno champagne. Se si è qui non si può non degustare un grandissimo Lagrein da sempre, Abtei Muri,  chi era con me e non lo conosceva ne è rimasto affascinato. Ci stacchiamo un po’, passo in Friuli per poi tornarci, passo da Moschioni, passo ai loro vini rossi sempre più buoni, tra cui il loro per me spettacolare Merlot Pit Franc. Nell’attraversare un padiglione, a dimostrazione che al Vinitaly può succedere di tutto, ti imbatti in uno stand di una distribuzione dove ci sono aziende che conosci bene e dove ci sono persone con cui stai bene, poi ne passano altre, altre sono davanti e quindi ci si diverte, si assaggia, si vive in piena gioia. Tra queste ci sono Moser e Joaquin, ci sono tutti e tre i figli di Francesco Moser, se arriva lui siamo al completo, arriva arriva e allora sono foto e brindisi. Davanti c’è Hartemann Donà e sentire i suoi vini è sempre un gran piacere.  Ancora Friuli Venezia Giulia: Tiare – Roberto Snidarcig, se un’azienda che non conoscevi prende il premio del Gambero Rosso come azienda emergente, il suo Sauvignon 2013 prende anche i Tre Bicchieri e a me è piaciuto molto, alla prima occasione lo vai a trovare e trovi conferma di stare davanti a un bravissimo produttore. Allora nello scherzare gli ricordi che deve sempre far meglio. Toros, ogni anno è bello sedersi con Eva Toros a sentire i suoi vini nuovi, ogni anno diciamo, che buoni che sono, ogni anno ci raccontiamo qualcosa, ogni anno ci diciamo della prossima volta che ci vedremo a Roma, ogni anno è un gran piacere. Roman Rizzi è scappato. Lis Neris. Se poi ti viene a salutare un’amica che sta per ripartire e tu ti trovi a passare in un’azienda a cui sei affezionatissimo, il piacere diventa doppio, triplo, infinito. Da loro è sempre così e mi fa piacere assai. Si sta facendo tardi, oggi è la serata finale in Trentino – TRENTODOC come sempre almeno una serata finisce qui e quella di quest’anno è andata così. Primo passaggio da Revì. Padre, figlio, Il Paladino sempre più spettacolare, il Dosaggio Zero, il chiedere a che passa la riserva, trovare ragazzi che ti conoscono. Trentino – TRENTODOC Dorigati – METHIUS – L’Amicizia infinita – lo Spumante – Tanti momenti della mia vita – il 2009 fantastico da subito (93) – Le persone che hanno imparato che qui si gode con persone bellissime. L’Om de Fer tutta un’altra storia, una storia di uomini di ferro. Si conoscono altre persone e si esce dal Vinitaly a tarda sera, come al solito a luci spente. Ma anche fuori i Vinitaly non finisce, c’è una grossa tentazione appena fuori, un luogo di aperitivi spettacolari, il bar del distributore Agip si sale in macchina e appena quasi li davanti ti chiama John Wine che è li con tutto il gruppo di Enopoli Agenzia. Così ci si ferma, l’aperitivo è a Champagne e crudi e poi c’è anche il gruppo Coffele e poi c’è anche il gruppo Casale del Giglio e poi c’è l’Alto Adige e poi c’è Loretta e Damiano di Il Busolo che ci aspetta con tutti i nostri amici. Il secondo mio giorno, terzo per la manifestazione è finito. A domani.

Pasquale Pace
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