Vallarom dove tutto è fatto con “coScienza”

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Az. Agricola Vallarom
Frazione Masi, 1
Avio (Tn)
www.vallarom.com

Ero già stato a trovare Barbara Mottini e Filippo Scienza, il loro agriturismo era ad inizio lavori. Oggi ci sono tornato, l’agriturismo è completato e loro si possono permettere di essere ancora più accoglienti, più felici, più meritevoli di essere apprezzati in tutto ciò che fanno. Si arriva che è notte, è quasi ora di cena, il tempo di prendere la camera e di mettersi ognuno a proprio agio, si è in agriturismo, si è nella casa di Barbara e Filippo. Ci posizioniamo a tavola e Barbara ci serve subito l’antipasto, Filippo stappa i suoi due spumanti:

Vò 2013, da uve 100% chardonnay, metodo classico, lo conosco fin dalla prima uscita, oggi mi è piaciuto tanto, l’ho tenuto fino a prima dei dolci e mi è piaciuto con ogni cosa, in particolare con i carciofi di Az. Agricola Agnoni, ma loro piacciono con tutto. 

Vò rosè 2013, da uve Pinot Nero 100%, oggi è piaciuto a tutti, io l’ho trovato leggermente invadente di frutto, mi sa tanto che ero troppo preso dal Vò blanc.

Continuano gli antipasti, tra tutti, la pizza bianca e la parmigiana.

Arrivano gli agnolotti portati in tavola da un Filippo in grande forma, il tartufo ci aspetta, a chi l’onore di grattare se non al tartufaio che li ha portati? Ed ecco Alessio che gratta il profumato tubero. Si iniziano a stappare i bianchi:

Trentatrè 2015, da uve Moscato Giallo 50%, Nosiola 40%, Verdealbara 10%, è un vino progettato da sei cantine, lo chiamano vino aromatico, se lo fosse forse non mi piacerebbe così come mi piace adesso, un vino che mi è stato sempre gradevole ogni volta che ho avuto l’occasione di degustarlo.

Vadum Caesaris 2015, da uve Pinot Bianco 50%, Chardonnay 30%, Sauvignon 10%, Riesling renano 10%, la cosa bella e buona di questo vino è che gli uvaggi presenti escono prima o poi tutti, un vino che sento crescere ogni anno di più.

Chardonnay 2015, da uve 100% chardonnay, il legno non  è più invasivo come una volta, ma io ancora ce lo sento un po’, vino che aspetterei, se si fa aspettare, invece finisce e va bene così.

Per il secondo a grande richiesta arriva l’uovo delle galline di Filippo, con il tartufo esce fuori un piatto da ricordare. Intanto si stappa ancora e si passa ai vini rossi:

Pinot Nero 2015, da uve Pinot Nero 100%, questo vino ha tutto il tempo per maturare, oggi ha i suoi tempi … ed è un buon Pinot Nero prodotto in Italia, col tempo potrà solo che migliorare.

Marzemino 2015, da uve marzemino 100%, solo acciaio, si vuole produrre un marzemino di pronta beva e ci si riesce molto bene.

Foglia Frastagliata 2015, da uve 100% lambrusco foglia frastagliata, vino intrigante, sono troppe poche bottiglie per dire a Filippo di tenerne una per ogni degustazione, mi piacerebbe per capirne e assaporare l’evoluzione.

Fuflus 2011, una storia curiosa, una storia che è bello farsi raccontare da Barbara e Filippo, le uve per produrre questo vino sono: Cabernet Sauvignon, Syrah, Merlot e Cabernet Franc, dopo 18 mesi di barrique e 18 mesi di bottiglia ti arriva nel bicchiere un gran vino davvero, tutto è in equlibrio, profumi e sapore, il palato è appagato da tanta bontà. Lo degustiamo con un pecorino del Carai e la serata passa e finisce in tranquillità.

Si è fatto tardi e quelle splendide camere ci aspettano. Finiamo con un buon caffè e una crostatina di cioccolata.

La mattina un panorama lungo la valle ci aspetta, le vigne e il castello di Avio sono davvero bellezze a perdita di occhio, lo sguardo spazia, la colazione ci aspetta, la foto di gruppo anche. Il castello di Avio è a due passi ed è visitabile, ed è molto bello.

Vado via consapevole che questo posto mi piace tanto, che qui i vini si fanno naturali … per non abusare con il termine dico che si fanno con coScienza.

Pasquale Pace
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