Una volta l’anno alla pizzeria Apogeo a Pietrasanta (Lu), per restarci con la voglia per un anno intero

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Apogeo Pizzeria
Via Pisanica, 136
Zona campo d’atletica
Pietrasanta (Lu)
www.pizzeriaapogeo.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it

Eccomi come ogni anno, intorno ai primi di marzo, a tornare alla Pizzeria Apogeo di Massimo e Barbara. Come ogni anno mi viene voglia di scrivere della bella e ottima serata che passo in questo locale, la buona compagnia fa il resto, le pizze sono di ottimo livello e si beve anche bene, tra birre e vini. 

Ma iniziamo a descrivere il piacere che si prova a mangiare all’Apogeo.
Mentre aspettiamo qualche ritardatario, Barbara ci porta una pizza bianca ripiena molto gustosa, manca la fotografia, la fame era tanta ed ero preso ad ordinare il vino. 

Arriva la prima pizza, siamo in 11, quindi due pizze alla volta, ognuno ha scelto la sua, così che il pezzo dispari sarà mangiato da chi ha ordinato quel tipo di pizza.

Margherita. Pomodori pelati, fiordilatte e origano di Pantelleria. Pizza di notevole fattura, sarà stata la fame, era davvero stupenda.

Prima della seconda pizza c’è un must di questo locale, “Saluti dall’Oriente”. Sandwich con pollo al curry, mayo alla soia, lattughino. Quest’anno ancora più buono, più ricco, più appetitoso. Mi piace assai e ogni volta che verrò qui sarà mio.

Burrata e acciughe. Pomodori pelati, stracciatella di burrata, acciughe, origano di Pantelleria, maionese di capperi. “Per favore mi tolga le posate, la voglio mangiare con le mani una pizza così piena di gusto, per poi leccarsi le dita”. Pizza a cui il bordo gli da atto perché serve a fare la scarpetta a tutto il ben di Dio che è sopra a questa ottima pizza.

Pizza di scarola. Acciughe al tartufo Savini Tartufi di Cristiano Savini, fiordilatte, pomodorini del Piennolo, scarola, pinoli e uvetta. La mia pizza di Napoli oggi a Pietrasanta, aperta invece che chiusa come un calzone. Aperta con dei profumi fantastici, il primo morso è stato ottimo, qualcuno ha criticato gli alici al tartufo, al secondo morso era tutto in equilibrio sopra la follia di aver usato questi alici. Il terzo morso è stato delirante, tutti i sapori uno ad uno, allineati al piacere di stare a mangiare una gran pizza. Per fortuna questa l’avevo scelta io e così lo spicchio dispari è toccato a me. Un’altra storia di goduria assoluta per la pizza che si candida ad essere una delle mie tre pizze migliori per l’anno 2020.

Burrata e culatello. Fiordilatte, burrata affumicata, clementine piccanti, culatello di Anselmo Bocchi. L’unica pizza che mi ha convinto poco. Grande impasto, forse i prodotti non si sono equilibrati bene.

Affumicata. Crema di zucca, broccoli, bufala affumicata, nduja e pancetta. Parte bene poi forse la nduja è troppo forte, se al boccone si unisce il broccolo, tutto diventa più gustoso, si fa apprezzare anche questa.

Purtroppo ho dimenticato di fotografare l’ultima pizza, eravamo pieni e non l’avevamo ricordata, il ricordo però è ottimo perché la pizza era ottima.

La mia capricciosa. Pomodori pelati, porcini freschi, carciofi di Stefania Calugi, fiordilatte, prosciutto cotto San Giovanni, olive taggiasche. La grande cosa di questa pizza è che mi ha ricordato le tante pizze capricciose mangiate da giovane, ma il presente è stato di bontà e tantissima qualità nei prodotti che erano sopra una pizza perfetta. Pizza da riprendere la prossima volta che si torna a trovare Massimo e Barbara.

I vini e le birre scelte a completare una cena pienamente “pansesca”.  Come ogni anno esco felice per aver passato un’ottima serata, in ottima compagnia, mangiando pizze di gran livello. Giustamente la foto di gruppo, come ogni anno, ci sta tutta.

Una cosa ancora voglio dire a Massimo e Barbara, complimenti per i prezzi che mantenete nonostante tutta la qualità dei prodotti che usate, il tutto non è poco, per questo e per tutto ciò che fate e siete mi complimento alla grande con voi.

Come ogni anno esco felice per aver passato un’ottima serata, in buona compagnia, mangiando pizze di gran livello. 

Pasquale Pace
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