Una giornata con le Premiate Trattorie Italiane al ristorante Da Gregorio, il tutto mi fa gridare “EWWIWA LE PREMIATE TRATTORIE ITALIANE

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Premiate Trattorie Italiane
Via Roma 2
Isola Dovarese (Cr)
Italy
www.premiatetrattorieitaliane.eu

Ristorante Da Gregorio
SP 101, 136/137
Morrano Nuovo (Tr)

Ero onorato di essere stato invitato alla riunione delle Premiate Trattorie Italiane, ma tutto potevo pensare tranne che si sarebbe stati per 12 ore a tavola. Sono partito al mattino con mio cugino Giovanni Milana, proprietario del ristorante Sora Maria e Arcangelo a Olevano Romano (Rm). Lui, con il suo locale, è tra le tredici premiate trattorie italiane. L’appuntamento è  al ristorante Da Gregorio a Morrano Nuovo, un paese vicinissimo ad Orvieto.
Ogni volta che passo per Orvieto non posso non andare a trovare il grande 
Gianluca Pepe e sua moglie Ilaria Moscatelli… d’altronde adoro il loro locale. Un caffè, l’ottima crostata, due chiacchiere e via si riparte per la nostra destinazione. Da Orvieto il tragitto è breve, in pochissimi minuti raggiungiamo il ristorante Da Gregorio, è ancora presto, facciamo la conoscenza della famiglia Fontanieri. Mentre scambiamo due chiacchiere, ecco arrivare alla spicciolata tutti gli altri. Saremo 34, un tavolo imperiale ci attende per iniziare. L’aperitivo è in piedi, salumi e un sorprendete spumante dell’azienda Cantina Margò di Carlo Tabarrini, metodo classico 2016, presa di spuma 2017, una buona bolla per iniziare a brindare e far si che tutti arrivino. Arriva anche Lido Vannucchi, con lui anche Sara Favilla e due delegati del Gambero Rosso. Con l’occasione si dovranno definire le foto che saranno le ultime dell’imminente libro che dovrà uscire…senza tutto questo caos sarebbe già uscito, attenderemo! A turno ecco i primi sei ristoratori, lui li mette in posa, loro divertendosi si fanno fotografare, il primo gruppo è composto da Giovanni Milana, Mimmo De Gregorio, Renato Bosco, Alberto Bettini, Simone Circella e Angelo Silibello detto Lillino.
Si decide per una pausa e si inizia a mangiare. Gli antipasti sono: Flan di cardi con crema di menta selvatica e acciuga. Difficilmente si mangia un tortino così buono e terrina di piccione con pan brioche, riduzione di lamponi e tartufo nero pregiato.
Si interrompe e Lido prepara la seconda foto, composta da: Fiorella Visconti, Gabriella Cottali, Federico Malinverno, Gennaro D’Ignazio e Paolo Reina. Tra la prima e la seconda foto sono rappresentate 11 trattorie su tredici, le foto serviranno a chiudere il libro che Lido, insieme a Sara, in collaborazione con il Gambero Rosso, dedicheranno alle Premiate Trattorie Italiane. 

Prima di tornare a mangiare Lido fa accomodare tutti i partecipanti a questa giornata per fare un’altra foto con tutti, lui diventa equilibrista e sale sul tavolo, i sorrisi arrivano e i sorrisi sono anche di orgoglio, da parte dei ristoratori, di far parte di questa associazione davvero stupenda.  Ancora un’altra foto di gruppo, questa però è importante, sarà quella definitiva per il gruppo. Io mi diverto a fotografare Lido e sfruttare le sue luci per fare belle foto anche con il telefonino.

Nella pausa si aprono vini portati dai ristoratori e da qualche ospite.

Si continua con il pranzo e arrivano: Pappardelle con il ragù bianco alla lepre. Arriva anche il secondo primo piatto: “Umbriachello” al vino rosso con briciole di salsiccia di cinghiale e cipolla rossa. Quando in un piatto tutti i prodotti si equilibrano il risultato è molto buono. 

Secondo piatto: “Il piatto della memoria”. La palomba alla leccarda.
Quando la memoria porta in tavola un piatto di questa bontà, ben vengano le tradizioni, ben vengano i ricordi, gli aneddoti. Piatto succulento, da scarpetta, da leccarsi baffi, barba e guance. Piatto che si è meritato gli applausi per tutte le persone in cucina. Piatto che si è meritato un OK nel dopo fine piatto.

Lido e Sara chiedono il caffè e salutano tutti tra discorsi, ringraziamenti, risate e molti applausi.

Questo incontro è anche per determinare il prossimo evento, i primi di ottobre a Sant’Agata sui Due Golfi (Na) da Mimmo De Gregorio nella sua trattoria Lo Stuzzichino e non solo. Le proposte sono tante e altrettante si accettano, tutto va avanti mentre si degustano gli ottimi super alcolici della distribuzione Velier. Il tempo scorre e si sono fatte le 19,00, con Giovanni decidiamo di restare anche per cena e a dormire qui, si ripartirà domani all’alba.

Il tempo di prendere le chiavi delle camere ed eccoci di nuovo seduti al tavolo, siamo rimasti in tanti, arrivano i menù, si ordinano vini, si aprono bottiglie portate da casa. Le ordinazioni partono.

 La cena inizia con un ottimo Baffo all’orvietana (guanciale stagionato cotto in padella con salvia fresca e sfumato con aceto di vino fatto in casa) su pane caldo.

La seconda portata è di notevole fattura un po’ per tutti, lo stinco di maiale cotto al forno, disossato con cipolle rosse di Cannara, piatto che mi è piaciuto assai, come buono assai è stato l’agnello alla scottadito, non ho potuto negarmi la curiosità di andare in cucina, prima di tutto per fare i complimenti per lo stinco e poi per fare la foto al fuoco.
L’agnello è stato davvero di notevole fattura, mangiato con le mani è stato molto godurioso.
Dolci secchi a finire una cena davvero ottima. I vini? Tanti, alcuni di ottima beva.

Il tutto termina con un brindisi offerto dalla famiglia Fontanieri con uno dei tanti vini “naturali” che sono nella lista dei vini del ristorante. Un vino veramente di ottima fattura, ma soprattutto di ottima beva, il vino è il Solo 2015 di Vodopivec, vino che si è meritato la scritta sulla bottiglia: “vino bono quando finisce”.

Felice di essere stato ancora una volta insieme con le Premiate Trattorie Italiane.
La mia gioia, la mia felicità, le mie emozioni, mi fanno gridare come sempre: “EWWIWA LE TRATTORIE ITALIANE”. In questa situazione, accomunandoci anche il ristorante Da Gregorio, voglio gridare: “EWWIWA LE PREMIATE TRATTORIE ITALIANE”.
Con l’occasione un carissimo saluto a tutti, in particolare ai ristoratori della Lombardia.
Presto ne usciremo fuori da questo brutto momento e tutto tornerà ancora più bello e “BONO ASSAI”! 

Pasquale Pace
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