Maso Martis una famiglia, un’azienda, uno spumante sempre più fantastico

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Maso Martis
Via dell’Albera, 52
Martignano – Trento
www.masomartis.it

Merano WineFestival 2019
07-12 Novembre 2019
Merano (Bz)
www.meranowinefestival.com
www.ilgourmeterrante.it

www.vinointorno.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it

Sono passati diversi giorni dalla domenica del 10 novembre 2019 a Merano, al Merano WineFestival, io nel frattempo ho partecipato a diversi altri eventi, ad altre verticali. Il ricordo della verticale storica, annate pari, di Madame Martis è indelebile nella mia testa, nelle mie emozioni e nei miei appunti, altrimenti sarebbe una completa esaltazione per uno spumante di qualità eccellente, spumante che potrebbe confrontarsi con qualsiasi bollicina del mondo. In tempi non sospetti dissi a Roberta e Antonio: “Fate che questo spumante si apprezzi per il grandissimo valore che ha, in lui c’è la capacità di essere amato, adorato, di essere godurioso per chi sa gustare una bollicina di spessore alto ASSAI!”

La verticale si è svolta in una delle sale dell’Hotel delle Terme, la sala era gremita come era giusto che fosse.
Mi è piaciuto tantissimo che la famiglia Stelzer era al completo davanti a noi. Insieme a loro l’enologo di Maso Martis, Matteo Ferrari. Le annate in degustazioni erano: 2008, 2006, 2004, 2002, 2000 e di nuovo la 2008 in magnum.
La prima bottiglia è del 1999. Le uve per questa cuvèe sono per il 70% Pinot Nero, 25% Chardonnay (che affina il legno, barrique, dalla vendemmia fino al tiraggio) e 5% di Pinot Meunier. 

Ecco le mie impressioni e le mie valutazioni dello spumante che era nei miei bicchieri:

Madame Martis 2008. Non è la prima volta che lo degusto, non è la prima volta che resto incantato davanti a profumi deliziosi, la voglia di berlo è tantissima e subito si trasforma in piacere.
La bocca si riempie di bevibilità complessa, l’acidità è fatta classe, l’intensità della beva aumenta sorso dopo sorso, mi piace in maniera “ultrà”. E’ la conferma di stare davanti ad un grande spumante italiano, la 2008 si conferma di essere un’annata da ricordare, spero di avere la possibilità di degustarlo ancora e chissà di berlo in un momento importante della mia vita. Siccome quello che provo per questa azienda e per questa famiglia è qualcosa di importante, ebbene si, anche quando ripenserò a questo momento, la mia gioia sarà sempre grande (94).

Madame Martis 2006. Come dice lo scritto che presenta questa annata, la 2006 è stata ottima dal punto di vista qualitativo. Io lo ricordo questo 2006, l’avrò degustato almeno sei o sette volte e ricordo una piacevolezza carezzevole. Oggi i profumi mi fanno pensare ad un po’ di chiusura, la bocca invece mi ricorda la morbidezza di sempre, l’acidità è ancora molto precisa, spumante che sarà sempre molto piacevole aprirlo e degustarlo per anni e anni ancora. Oggi mi sta in bocca in maniera complessa e gradevole, uno spumante di notevole piacevolezza (91).

Madame Martis 2004. Al naso il sentore di profumi leggermente evoluti, ma da questi penso ad uno spumante diverso dagli altri, l’evoluzione è molto gradevole, il tutto si ripete alla beva, ma la complessità di questa fa scordare tutto. Una bocca di ampiezza infinita, non ti sputo affatto, mi piace apprezzare i passaggi al palato i sentori vinosi, sentori per nulla evoluti in ossidazione, ma fa si di bere uno spumante di grande equilibrio e di grandissimo piacere (95).

Madame Martis 2002. Dal profumo mi chiedo: “evoluto?” Forse si, questo lo fa essere inferiore ai suoi compagni di cordata, ma forse oggi è il giorno giusto per berlo, poi negli anni, magari un’altra Madame 2002 mi sorprenderà, oggi sei così e ci sta (89).

Madame Martis 2000. Il profumo mi annuncia qualcosa di monumentale, la bolla è viva sembra ballare per quanto sale. In bocca croccantezza e tanta piacevolezza. Uno spumante di 19 anni, 18 anni per tiraggio (2001), 10 anni dalla sboccatura (aprile 2009) tanta vita per portarci nel bicchiere uno spumante buonissimo oggi, domani e chissà per quanti anni ancora. Se poi arriva la commozione, arrivano le lacrime di gioia ed emozioni per Roberta, per le due figlie e per il grande Antonio, capisci ancora di più che siamo davanti a qualcosa di grande (93).

Madame Martis 2008 in magnum. Dopo le lacrime sono arrivati applausi scroscianti… e poi è arrivato lui, il magnum 2008 della Madame Martis, se fosse stato per me sarei rimasto in piedi ad applaudire. Un magnum da standing ovation, profumi intensi da grandi emozioni, una bocca goduriosa da far gridare che questa bottiglie è “BONA ASSAI”. (95).

Alcune domande, grandi elogi, bellissime risposte, una promessa da parte di Antonio e dell’enologo, uno spumante da Pinot Maunier 100%, spumante che è già stato prodotto per l’occasione dei 25 anni dell’azienda. Io ho avuto il piacere di berne una bottiglia, in una vigilia di Natale, dove anche un esperto di champagne lo ha scambiato per una bollicina d’oltralpe. Le ostriche andavano e lo spumante finì in un lampo. Una bevuta ottima per un’ottima vigilia di Natale.
A finire i ringraziamenti alla famiglia Stelzer, in particolare a Roberta che mi ha onorato dell’invito a partecipare a questa degustazione che fa la storia di Maso Martis e che mi farà dire “Io c’ero!”.

Pasquale Pace
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