Trattoria Sora Maria e Arcangelo a Olevano Romano (RM) di Giovanni Milana… è sempre un capolavoro

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Sora Maria e Arcangelo
Via Roma, 42
Olevano Romano (Rm)
www.soramariaearcangelo.com

Nel mio blog ho parlato spesso del ristorante Sora Maria e Arcangelo, ma non ho mai pubblicato un album di Facebook che compongo tutto per loro, anche se è il quinto dal nome: “è sempre un capolavoro”.

La trattoria fa parte dell’associazione Premiate Trattorie Italiane, il locale è ubicato a Olevano Romano (RM).

Questo locale è la storia della mia famiglia, quindi capirete che sono di parte, ma chi mi conosce sa che sono il primo critico di Giovanni Milana, cugino di primo grado, titolare del locale.

La storia di questo locale è ben nota, sarebbe molto lungo raccontarla di nuovo.
Con questo mio scritto voglio mettere in evidenza il quinto album di Facebook dedicato al locale, a rimarcare le tante volte che sono a mangiare da Sora Maria e Arcangelo.
L’album è composto da 209 foto e due filmini. Ecco il primo, il secondo.
La composizione inizia con un pranzo durante l’evento Vinointorno 2022 e termina con un pranzo del 26 ottobre 2023.

La maggior parte sono foto di piatti, quasi tutti indimenticabili, diverse foto sono con vini.

Non mancano le foto con amici produttori, amici di vita e persone che vengono da ogni dove per mangiare in questa trattoria.

Quattro foto sono dedicate ai famosi Cannelloni della Sora Maria ripieni di al pasticcio di vitellone gratinati al sugo di pomodoro San Marzano e fior di latte artigianale mozzato a mano dell’azienda agricola Ammano a Fiumicino (RM).

Una foto, la 200  è dedicata alle mitiche pappardelle alla bifolca al ragout di cortile bianco aromatizzato al ginepro, agrumi e parmigiano. “Già alla bifolca dal 1950 ricetta decantata da Luigi Veronelli”. Piatti che mangio spesso, anche perché altrimenti vado in crisi di astinenza.

Nell’album ci sono diverse cene a tema. Una di queste è stato Il testa a testa tra Giovanni Milana della trattoria Sora Maria e Arcangelo e Luca Mastracci Pupillo della pizzeria Pupillo Pura Pizza a Frosinone, accompagnato dai vini di Gianmarco Iachetti e Federico Artico, serata che è andata benissimo.

Mi dispiaccio tantissimo che ci sono foto senza didascalie.
Alcuni piatti sono descritti, in particolare quelli che mi sono piaciuti ASSAI!
Uno di questi è nella foto 10: Capoccella di abbacchio con il suo cervello fritto. Giusto per iniziare un piatto che potrebbe diventare un must. Da chiedere quando si prenota perché è un inizio gustosissimo.

Grande piatto alla foto 12: La trippa con boccioli di funghi porcini, pomodorino giallo lapillo di Angelo Giolì, pecorino e nipitella.
Un mio caro amico davanti a piatti ottimi dice: “ma che ve lo dico a fa!” Da partire da ogni parte del mondo e venire a mangiare un piatto così gustoso. Tegamino da scarpetta per prendersi fino all’ultimo filo di salsa.

Foto 15  con Giovanni che si sbizzarrisce, molto bene, con la pizza: La focaccia a lievitazione naturale “da condividere” con guanciale cotto e scottato alla griglia, broccoletti saltati e fior di latte.
Ma perché ci devi dire che sai fare pure la pizza?  Non lo devi fare perché poi ce la “magnamo”. Spettacolare il tutto.

Nella foto 58 un piatto che sta diventando un vero must: La picagna di angus ciociaro marinato in casa al sale e erbe spontanee, affumicato con legno di ciliegio, maionese alla senape e tartufo uncinato. Allevamento T. Cancanelli a Pontecorvo. Una porzione da dividere, in due è perfetto, una carne dal sapore infinito, se poi lo metti sul fantastico pane di Roberta Pezzella il capolavoro è completo. Da mangiare con la mani per poi leccarsi le dita. Antipasto che adoro.

Foto 66  il miglior piatto del pranzo della Befana che si ripeterà anche quest’anno: Lo spiedo di salsicce di pecora allevata allo stato brado al timo di montagna, bracioletta di pecora e il suo coscio, broccoletti e fondo yokitori. Che piatto, che fondo, che pecora, livello altissimo per gusto. La bocca si riempie di piacere. Da leccare il piatto fino a vederlo pulito a mo di lavastoviglie.

Alla foto 114  c’è un piatto che è candidato a diventare uno dei miei tre migliori piatti per l’anno 2023. Eccolo: Gli gnocchi di patate fatti in casa, mantecati al burro salato con salsiccia di pecora affumicata, tartufo moscato locale e timo limoncino.
Un piatto da fotografare più volte per quanto è bello. Per favore prendete un cucchiaio per mangiare tale prelibatezza.
Lo gnocco è perfetto, anche perché è fatto con patate di serie A. La salsiccia è sublime, il burro fa il resto, la salsa è di bontà assoluta, l’insieme crocchia di gusto sotto i morsi, il tutto riempie il palato di ovazioni. Eravamo in quattro, gli elogi si sono allargati all’intero tavolo. L’abbinamento con il Cesanese di Gabriele Magno ha agevolato il piacere. Un altro piatto da ricordare di questo locale, ormai a livelli altissimi. Lo ripeto sarò di parte, proprio per questo mi arrivano elogi da ogni dove. Orgoglioso di fare spesso da cavia ai piatti di Giovanni Milana. “OTTIMO ASSAI”.

Nella foto 161  e nella 184  c’è un piatto che si candida a essere uno dei miei tre migliori secondi piatti per l’anno 2023. Eccolo: Braciola di pecora della Bottega del Macellaio di Roberto Cedrone che fa coppia con un fantastico abbuoto e contorno di verdure alla brace. Un piatto che al suo arrivo ti fa già felice perché è composto da tante cose invitanti. Ogni cosa è di una bontà immensa. La carne sembra truccata perché da la sensazione di sapori mai sentiti, poi pensi alla grandezza di Roberto nel selezionarla e si capisce il tutto. Nella mia vita ho incontrato tante persone belle, Roberto Cedrone è tra le migliori conosciute nel mio errare, se non lo si conosce, non si può evitare di andarlo a trovare nella sua bottega a Casalvieri (FR).

Nella foto 191 potete vedere un piatto che reputo tra i top di tutta la storia della trattoria. Eccolo: La tarte tatin di cipolla Borettana caramellata con torcione di fegatini di pollo e coniglio ai fichi. Lo dico dal primo giorno, se questo piatto lo trovereste in uno ristorante stellato non basterebbero 50 euro. Qui lo potrete godere a un prezzo onestissimo, ogni boccone è poesia. L’equilibrio tra i caramellato e la carne è strepitoso.
Mi viene da chiudere gli occhi ed emozionarmi fino al fare la scarpetta.

Nelle 209 foto non mancano certamente i dolci. Da sempre il finale in questo locale è  gustosissimo, c’è la volontà di stupire con tante lavorazioni di pasticceria. Da alta pasticceria fino al panpepato a Natale. In questo album è riportato per ben tre volte il tiramisù, in particolare nella foto 26, in effetti poche volte si mangia un tiramisù di questo livello.

Tanti i vini bevuti che vedrete nell’album, in particolare Cesanese, spesso alla fine di ogni pranzo e cena qui ci sono gli amari di Izzi Liquori, anche io che non bevo super alcolici ci finisco spesso i pasti. Come dice Giovanni: “sono degli ottimi stura lavandini, infatti dopo averli bevuti, so ha voglia di ricominciare a mangiare.”

Tante le foto con amici, tanti i momenti belli vissuti in questo fantastico locale durante l’anno e mezzo.

Locale consigliatissimo da Il Gourmet Errante.

Pasquale Pace
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