Ristorante Sora Maria & Arcangelo di Giovanni Milana, Extrawine – Codivin – Ciliegiolo Academy in una serata riuscitissima

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Ristorante Sora Maria & Arcangelo di Giovanni Milana
Extrawine – Codivin – Ciliegiolo Academy in una serata riuscitissima

Via Roma, 42
Olevano Romano (Rm)
www.soramariarcangelo.com
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it

Quest’anno Vinointorno a causa del noto virus, purtroppo, non si è svolto. Il gruppo di Extrawine ha voluto organizzare tre serate a tema: la prima si è svolta nel ristorante Sora Maria e Arcangelo con i produttori di ciliegiolo facenti parte della Ciliegiolo Academy.
Le aziende di questa Academy sono: Sassotondo e Camillo Antonio dalla Toscana e Leonardo Bussoletti dall’Umbria.
Ma la cena ha visto protagonisti altri produttori, fornitori del ristorante, eccomi a menzionarli: Massimiliano Scarchilli del Caseificio Scarchilli con lo steccato di Morolo; Giuseppe di Martino del Pastificio dei Campi con le mafaldine di Gragnano; i fratelli Pira della Tenuta il Radichino con la ricotta di pecora; Antonio Lauretti della fattoria Lauretti con il guanciale; la pasticceria Chocolat che ha eseguito il babà con Giovanni. Un elenco di bravissimi produttori, ormai garanzia di qualità.
I vini serviti in maniera impeccabile dai sei componenti Extrawine sono stati i seguent:
Spumante Leonardo Bussoletti metodo classico extra brut 2012 da uve grechetto (non in commercio): spumante che ha sorpreso tutti, inizio da protagonista per un metodo classico che conosco bene e negli anni non delude mai.
Leonardo Bussoletti Colle Ozio Grechetto IGT Umbria 2018: vino che ho iniziato a degustare da quando era in vasca, dalla prima volta mi è sempre piaciuto, l’evoluzione che sta avendo e che avrà ancora negli anni mi sta sorprendendo, sta acquistando sempre più finezza e classe, un ottimo grechetto.
Sassotondo Ciliegiolo Maremma Toscana DOC vendemmia 2019: un vino che mi ha fatto ripetere più volte a Edoardo di metterselo in mente per quanto è buono. Un ciliegiolo di una piacevolezza disarmante, si fa bere, bere e apprezzare, un ciliegiolo da bottiglia a testa in giù e scriverci “vino bono quando finisce.”
Camillo Antonio Ciliegiolo Toscana IGT 2019: lo avevo già degustato a febbraio in prova di bottiglia e mi era piaciuto, oggi me lo ritrovo ancora, giustamente, più buono. Che annata è per il ciliegiolo la 2019? Hai produttori gli ridono gli occhi… e questo mi fa piacere assai. 

Adesso cambio la successione della mescita, per dirvi di tre ciliegioli che reputo di una bontà estrema.
Tre fuoriclasse tra i vini rossi italiani.
Mi sto entusiasmando nello scrivere del Leonardo Bussoletti – Brecciaro Ciliegiolo di Narni IGT 2018, del Camillo Antonio – Vallerana Ciliegiolo IGT Toscana 2018, del Sassotondo – San Lorenzo  Ciliegiolo Maremma Toscana DOC 2015 (quest’ultimo è candidato a diventare uno dei miei tre rossi preferiti per l’anno 2020).
Tre ciliegioli diversi tra loro, tre vini rossi che ti tengono la mano attaccata al bicchiere, tre vini rossi eccellenti, tre vini rossi che mi emozionano tanto. Prodotti da tre viticoltori che hanno fatto passi da gigante nel far conoscere il ciliegiolo in Italia. Oggi, il ciliegiolo è uno dei vitigni più piantati. Circa venti anni fa un piccolo gruppo di pionieri (tra questi i vignaioli di stasera) hanno iniziato a credere in questo vitigno facendolo apprezzare in Italia e nel mondo. Qualche giorno fa  è uscito un articolo che riguarda una nota azienda di Montalcino e il giornalista si è permesso di dire che la scommessa è iniziata su questo vitigno… e questi tre bravissimi produttori che hanno fatto fino ad adesso? Io continuerò ad apprezzare i loro vini e aspetterò con curiosità la nascita di altre bottiglie di ciliegiolo.

Gli ultimi tre vini servitici sono: Sassotondo – Poggio Pinzo Ciliegiolo Maremma Toscana DOC 2018, Edoardo e Carla sperimentano e a volte mi stupiscono, come con questo ciliegiolo fatto in anfora? No, ma quale anfora, in vaso di coccio. Il recipiente glielo avrà donato mago Merlino, perché sono riusciti a stupirmi anche con questo vino. Sassotondo Ciliegiolo Monte Calvo Maremma Toscana DOC 2018, un altro ottimo cru di questa azienda, vino ancora giovane ma che darà gioia riberlo ogni volta che me lo troverò davanti.  Leonardo Bussoletti Ciliegiolo di Narni IGT Ràmici 2016, oggi con il tempo si è affinato ed è una sorpresa piacevolissima.

Tutti questi vini sono stati abbinati con le portate del ristorante. L’inizio è stato un antipasto molto estivo, pieno di gusto e freschezza: zuppetta di panzanella e alice “mbuttonato” allo steccato di Morolo dell’azienda Scarchilli. Piatto ghiotto pieno di gusto, il formaggio che fila, la frittura leggera e saporita, la panzanella fredda a dare freschezza. Idea brillante, Giovanni non si smentisce mai.
Secondo antipasto: il bollito freddo di muscolo di manzo in salsa verde, mostarda di frutta, cipolla rossa marinata e piccola giardiniera fatta in casa. Un altro piatto che sta diventando un must – di solito è un secondo piatto – Giovanni per l’occasione ha ridotto la porzione. La carne è saporosa e tenera, come un burro, la salsa verde basterebbe per godere già tanto, ma il cuoco ci fa divertire con tutto il resto. Piatto ottimo da bis.
Il primo piatto è: Le Mafaldine di Gragnano pastificio dei Campi, ricotta di pecora della tenuta Radichino (VT), guanciale tostato Lauretti e tartufo scorsone dei monti Simbruini  Un piatto di pasta di una complessità fantastica, la cremosità dell’ottima ricotta si sposa in maniera sublime con la croccantezza del guanciale, il tartufo da un tocco di sottobosco a far si che ogni forchetta è un piacere grande.
Secondo piatto: braciole di pecora alla cacciatora, insalata di patate e ratatouille di verdure. Piatto da mangiare con le mani (si anche le patate e le verdurine). Sapori schietti, di animale vero, le patate fanno da contorno estasiante, ma più di tutto le piccole zucchine, quasi crude, fantastiche. Fantastico tutto.
Giovanni ci fa godere poi con il formaggio semistagionato Poggio Conte del caseificio Radichino. Sono felice di questa nuova collaborazione nata sotto mia insistenza, il rapporto cliente-fornitore è appena iniziato, ne vedremo delle belle e ottime.
Come dolce il babà alla bagna di Ratafia di Cesanese con insalata di frutta estiva in salsa di pesche bianche. Che dolce! Che babà! E che frutta! La salsa di pesche bianche è un’altra geniale idea del cuoco, adoro i babà, adoro le pesche bianche, adoro il cesanese. Tutto questo ha reso il dolce, come dico io, veramente un dolce buono assai.
Alla fine del tutto vi sarete accorti di quanto adoro il Ciliegiolo della Academy, seguo gli altri cilegioli che mi capitano nelle varie degustazioni. Oggi posso affermare che il vitigno è stato apprezzato da tutti i commensali, in una serata molto riuscita, la prima serata di tre che ci faranno sentire di meno la mancanza di Vinointorno.

Complimenti grandi a tutti voi. Vi ricordo la seconda serata, 24 luglio 2020, al ristorante il Boschetto e le sue pietanze. Il menù sarà abbinato ai vini e agli oli della Tuscia che saranno scelti e portati da Carlo Zucchetti, il blog con il cappello, il più grande esperto di Tuscia e dintorni.
Vinointorno quest’anno continua così.

Pasquale Pace
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