Ristorante Barlesh a Montevarchi, entrare e capire che sarebbe stato godurioso

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Barlesh di Francesco Berardinelli
Vicolo delle Filande, 6
Montevarchi (AR)
www.barlesh.it
www.ilgourmeterrante.it
www.vinointorno.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it

Era da tempo che volevo venire a trovare Peter Schilling, enologo dell’azienda Il Carnasciale e soprattutto l’enologo di Clio Cicogni, azienda in cui lui crede molto, io, anche di più.
Vedo la posizione, chiamo Clio, gli chiedo se mi fa da accompagnatrice, gli dico che faremo anche la visita a Petrolo, assaggeremo i suoi vini e vedremo le sue vigne, andremo a trovare anche la sua mamma nel loro negozio Bio Il Molino, infine, anzi al mio arrivo  mi deve portare in un forno a Montevarchi, lei accetta di buon grado. Dopo il forno Arnetoli, molto buona la loro scrocchiarella, continuiamo con il negozio della sua mamma, la signora Franca Maffei, la visita alle aziende Petrolo e il Carnasciale, se ce la farò parlerò anche di queste visite, se non ce la farò potrete vedere foto e leggere le didascalie nell’album di facebook qui di seguito (https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10222393054806577&type=3), loro due insieme a Marco Maffei mi fanno una bellissima sorpresa, mi portano a pranzo da Barlesh, il nome mi dice qualcosa, l’entrata mi dice che questo locale è molto bello, un locale, un cuoco, un’atmosfera che mi hanno colpito da subito, non da meno il cartello affisso nel bagno degli uomini, si io vado in quelli, ma li c’è una scritta che dovrebbe essere per le signore, invece io sono sempre più d’accordo di questo: “I maschietti bravi si siedono e fanno centro! Continua così per il benessere di noi tutti.” Torno al tavolo e mi viene di chiamare il cuoco in questo modo: “A France mi sa che oggi ci divertiamo.” Forse ho esagerato, invece ho subito istaurato un rapporto molto piacevole con il tavolo e con lui. Si parte con le ordinazioni.
Facile mettersi d’accordo con chi vorrebbe assaggiare tutto. Ordiniamo diversi piatti, anche da dividere tra noi, scegliamo un vino bianco, una sorpresa, non lo conoscevo ed è il Verdicchio di Matelica DOC Sannicola 2018 dell’azienda Sergio Marani, i rossi saranno quelli del Carnasciale.
Il benvenuto è: Un pane tipo carasau che carasau non è, buono tanto lo è, poi con l’ottimo olio dell’azienda Petrolo è buonissimo.

Ecco il primo antipasto:  Pasticcio di baccalà e patate, salvia e ciccioli. Anche l’occhio vuole la sua parte e i piatti di Francesco l’occhio lo catturano. Prendo un po’ di baccalà per rendermi conto che la vista ha indovinato che questo è un ottimo baccalà mantecato, intrigante quando lo prendi da solo, intrigante, divertente, ghiotto quando lo mangi con i ciccioli e le patate. Inizio ottimo assai.

Passata di piselli e gelato al parmigiano. Le combinazioni caldo freddo quando sono fatte bene mi piacciono tanto, questa è cucinata benissimo a iniziare dalla cialda. La passata di piselli è perfetta, quando arriva il freddo del gelato, la combinazione è esaltante, piatto che si merita la foto prima e… dopo.

Crostino di fegatini di pollo e scalogni arrosto. Adoro i fegatini del pollo, li adoro ancora di più quando me li portano a pezzi grandi, il pane è abbrustolito ad ok, lo scalogno ci sta in maniera sorprendete, ogni boccone è un vero e ottimo piacere, complimenti veri… andiamo avanti.

Caponata di primavera, abbucciato aretino alla piastra. Alla vista è invitante, da mangiare con il cucchiaio, al primo boccone si fa già apprezzare, lo assaggio con molto piacere, il piatto è di Clio.

Pastrami di pollo con il pan di Ramerino. Può un panino essere così ghiotto? Questo lo è stato in modo esagerato, buono, buono, buono ancora… e poi vuoi mettere il piacere di leccarsi le dita. Salse azzeccatissime per un panino da tornarci per mangiarlo ancora.

Quaglie spadellate alla quaglia e mosto. Non era il mio piatto ma lo ho assaggiato con grande piacere, la carne croccante, invitante, non da meno i cipollotti sotto alla quaglia. Caro Peter dopo averlo assaggiato te lo ruberei, grazie di aver condiviso con me i nostri piatti.

Oltre al Verdicchio di cui sopra, debbo dire che un buon Il Caberlot 2012 in magnum ha accompagnato il pranzo intero deliziandoci di piacere.

Il dolce è un aver voglia di ricominciare per quanto è fresco e godurioso. Pinolata ghiacciata, cedro e panna. Lo abbiamo mangiato in quattro in maniera molto conviviale come è stato l’intero pranzo. Freschezza, dolcezza molto in equilibrio, consistenza nei pezzetti di cedro, buona la panna, dolce molto interessante.

Lo avevo intuito dall’entrata che mi sarei divertito, il tutto è andato oltre le previsioni, non è facile dare il mio adesivo la prima volta che si viene in un locale… ma accade, qui l’ho fatto perché Francesco ha reso un pranzo di lavoro, un pranzo divertente, piacevolissimo, l’ottima compagnia ha fatto il resto. Per tutto ciò ecco a dare il mio adesivo per locale consigliato da Il Gourmet Errante. Spero di tornarci presto e senza limiti di tempo. Passare del tempo qui è piacevolissimo, locale consigliatissimo.

Pasquale Pace
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