Navelli Salone del Vino Artigianale 2015

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Navelli Palazzo Santucci

10 maggio 2015

Vini Naturali #naturale2015 #takeabruzzo

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Salire in Abruzzo è sempre un piacere, da sempre dico che l’Abruzzo non tradisce mai, non tradisce mai nemmeno Navelli con il suo Salone del Vino Artigianale. Quest’anno tre giorni, io sono salito su per la domenica. Mi piace parcheggiare nella piazza del paese a valle. È bello salire su a Palazzo Santucci passando per la parte più antica del paese dove la vista spazia sui tetti e sui i campi di zafferano. Arrivo, entro, prendo l’elenco delle aziende, sono quasi le 12,30 e che c’è di meglio che iniziare con i formaggi di Antonello Egizi? Dopo averti seguito per un anno ti ho ritrovato bravo come e più di un anno fa. L’elenco mi dice che le aziende di vino sono tante, quindi via a degustare, un saluto a Calcabrina che con i suoi caprini mi intriga come e più del suo Sagrantino fatto in biodinamica. Salgo su, ancora biodinamica, il mio paese, felice di aver trovato i vini di Piero Riccardi e Lorella Reale qui a Navelli, ancora più felice di averli trovati buoni e sentir parlarne bene. Primi incontri con amici abruzzesi e della mia regione. Dopo Enotica conferma per Valle del Sole – Marche il loro Pecorino mi piace assai. La Stanza C merita un elogio particolare con 5 aziende amiche: Oasi degli Angeli con un ottimo Kurni 2012; Maria Pia Castelli con la conferma dei suoi vini bianchi dopo Cerea; onorato di aver aperto lo spumante di Tunia, davvero non male, buono il loro bianco Chiarofiore 2012, due annate di Chiassobuio a conferma che si lavora davvero bene, oggi un giovane Cantomoro anche se 2009; ancora Denavolo e Rocco di Carpeneto. Azienda nuova nella stanza G, Sicilia – Gueli – Nero d’Avola  – Erbatino, bella l’etichetta, buono il vino. Nella stessa stanza la nostra regione che si fa onore: Casale Certosa, i loro bianchi sono sempre di più conferme, l’Alborea  più pronta e sempre un po’ più buono della Malvasia. Ancora angolo del Lazio: Podere Orto e Costa Graia, felice di bere così bene e poter gridare, i vini della regione dove Roma è capitale crescono tanto e sempre di più. Adesso un attimo di attenzione per Cristiana Galasso proprietaria di Feudo D’Ugni, la migliore azienda degustata oggi con un sorprendente bianco da vasca, il suo Luna Bianca, poi un rosato buonissimo, il suo Lusignolo con l’etichetta da leggere mentre si gode il vino, ancora il Fante Montepulciano buono davvero. Complimenti a Cristiana e a Navelli che la prima volta mi ha fatto conoscere  te. Quest’anno anche Angiolino Maule, i suoi vini senza più sbavature sono diventati davvero buonissimi vini. Il Rossounito un vino rosso che meriterebbe un articolo tutto per lui. Banco di CoViBio è il banco di Orsi, Casa Wallace, De Fermo, Tenuta Selvadolce, Az. Agricola Masiero Gianfranco, Voltumna, un banco che mi entusiasma sempre di più, oggi dopo aver degustato il bianco a Vivit, mi era piaciuto, tutta la gamma di Macchion de Lupi, azienda che seguirò sempre di più. Gonella – Piemonte, ormai un’azienda che è nel cuore, aver conosciuto la mamma di Giulia il giorno della festa della mamma, mi fa pensare che nella vita a volte le cose non si combinano per caso. Stessa stanza, sala M, altra distribuzione, Vite da Genova, due ragazzi che mi stupiscono ancora dopo Roma, Champagne e tanti altri vini interessanti, banco in cui si potrebbero passare delle ore. Il tempo vola e via ancora Abruzzo e che Abruzzo: Cirelli, dire ancora di Francesco, dire di una delle mie aziende 2014 non serve, vi rimando al mio articolo su di lui. Saluti e foto con Sofia Pepe, Graziana Troisi, Giovanni Carullo. E’ tanto che non sento i vini di ‘A Vita, li ritrovo piacevolissimi e ne sono felice. L’Abruzzo mi chiama, Mariapaola Di Cato mi chiama, il suo rosato mi stupisce, la nostra amicizia si rafforza, la sua simpatia è trascinante ed è bello vedere che tutti gli vogliono bene. Ancora amicizia con Ludovica Lusenti, due annate di Bianca Regina, dirgli brava e bella è un attimo, la figlia mi porge Il Piriolo 2010, lui non tradisce mai. Lorenza Ludovico non si può dimenticare, conoscere suo padre e ritrovare i vini in grande forma è davvero gioia. Gran finale con Andrea Occhipinti, nuove etichette, vini sempre più buoni. Incontrare qui anche Flavio di Ca’ del Vent è finire alla grande. Ancora complimenti a questa manifestazione interessantissima, organizzata impeccabilmente con tante aziende che mi piacciono, aziende condotte da persone squisite. Ridiscendo il paese fischiettando felice, una leggera brezza fa sentire i profumi nell’aria e spazza il cielo dalle nuvole arricchendo i vicoli del vecchio paese di luci stupende. Adoro Navelli, adoro il Salone del Vino Artigianale.

 

Pasquale Pace
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