I Tre Bicchieri del Piemonte per la guida “Vini d’Italia 2024” del Gambero Rosso con un mio piccolo commento per la regione e sui vini che conosco

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Tre Bicchieri 2024 – Piemonte
Vini d’Italia 2024  del Gambero Rosso
Via Ottavio Gasparri, 13/17
Roma
www.gamberorosso.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.vinointorno.it
www.cantinaconforme.wine

La presentazione, la premiazione e la degustazione della guida Vini d’Italia 2024 – Tre Bicchieri del Gambero Rosso c’è stata il 15 ottobre a Roma ed è stata una gran bella giornata di bella, buona, ottima convivialità.

Per il Piemonte 76 tre bicchieri quest’anno, 76  l’anno passato.

Non male l’elenco del Piemonte, ci sono tanti vini tra i miei preferiti, anche se ci sono vini e aziende che pare abbiano l’abbonamento, a volte davvero imbarazzanti.

Con questo mio scritto eccomi, come ogni anno a pubblicare i Tre Bicchieri del Gambero Rosso.
Come sempre qualcuno storcerà la bocca, ma ognuno è padrone di ciò che vuole fare della propria vita e a me questa cosa diverte. Sono un curiosone, mi piace controllare, osservare, fare il confronto con gli anni passati.
Una volta ne ero veramente preso per tutto l’anno, non lo nego, con le guide ho imparato tante cose, oggi le custodisco  in libreria… per darle uno sguardo di tanto in tanto e sorriderci su nel rileggere sempre i soliti nomi, i soliti noti.

A seguire il commento del Piemonte da parte dei relatori del Gambero Rosso:

ECCO I VINI DEL PIEMONTE CHE QUEST’ANNO HANNO OTTENUTO I TRE BICCHIERI, IL MASSIMO RICONOSCIMENTO ASSEGNATO DALLA GUIDA VINI D’ITALIA DEL GAMBERO ROSSO.

Il momento magico del vino piemontese continua. Ti accorgi che le cose vanno bene quan­do il mercato ti perdona anche eventuali errori, magari dovuti più a qualche scelta maldestra che a indirizzi produttivi sbagliati. Il Piemonte del vino continua a macinare strada anche se a volte lo fa a scapito della massima integrità della macchina; l’importante è andare avanti e non fermarsi mai.

Tre Bicchieri 2024 del Piemonte. Il nebbiolo acquista peso

Uno dei problemi di cui vi parlavamo qualche anno fa, ovvero la nebbiolizzazione del vigneto Langa, è diventato addirittura una bella opportunità per territori nuovi che, approfittando del successo raccolto dal vitigno, hanno pigiato sul pedale dell’acceleratore, incrementando gli ettari ad esso dedicati.

Pensiamo in particolar modo a denominazioni meno note o addirittura a territori di recentissimo riconoscimento. Il nebbiolo storicamente era presente anche nel Torinese e nel Monferrato, ma oggi con la nascita di nuove denominazioni o con la modifica di altre preesistenti, il nebbiolo acquista peso. Nel Monferrato, in buona parte della provincia di Asti e Alessandria, numerosi viticoltori lo hanno messo a dimora, riuscendo anche ad ottenere vini di interesse crescente, con qualche punta veramente notevole.

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Tre Bicchieri 2024 del Piemonte. Albugnano, una (nuova) Doc da conoscere

Da poco, gli appassionati più curiosi stanno scoprendo una Doc relativamente nuova, foriera di importanti promesse: l’Albugnano. Si tratta di un territorio piuttosto ristretto del Nord della provincia di Asti, al confine con la Collina Torinese e con la provincia omonima. Al momento la produzione è nelle mani di pochi agricoltori e di qualche illuminato imprenditore, ma appena si sarà sparsa la voce, potremmo assistere a una nuova corsa all’oro non dissimile da quella che ha visto il Tortonese, al centro delle attenzioni di numerosi viticoltori di zone viticole piemontesi ben più famose. L’unico blocco potrebbe essere la limitata estensione dell’areale dell’Albugnano.

Tre Bicchieri 2024 del Piemonte. Conferme e novità

Per il resto si conferma il trend positivo per i seguenti territori/denominazioni: Colli Tortonesi, Alta Langa e Monferrato Casalese per l’uva grignolino. Ovviamente, rimane inalterato il fascino esercitato a tutti i livelli dalle denominazioni più famose.

Quest’anno abbiamo il piacere di segnalare cinque aziende che si aggiudicano per la prima volta i Tre Bicchieri: Giacomo Boveri, Fabrizia Caldera, la famiglia Penna di Cascina Barisel, Livia Fontana e Bruna Grimaldi.

Tre Bicchieri 2024 del Piemonte

Alta Langa Blanc de Blanc Pas Dosé Sessantacinquemesi Ris. 2016 – Ettore Germano (da un grande barolista, un grandissimo metodo classico)

Alta Langa Extra Brut Millesimo 2Mila19 2019 – Marcalberto (mi piace, un ottimo cambiamento)

Alta Langa Pas Dosé Zero Sboccatura Tardiva 2017 – Enrico Serafino (ha sempre un suo perché)

Barbaresco Angelo 2019 – Albino Rocca (caro Angelo da lassù devi essere orgoglioso delle tue figlie)

Barbaresco Asili 2020 – Carlo Giacosa (piacevole)

Barbaresco Asili V. V. 2018 – Roagna (la fama se la porta dietro)

Barbaresco Currà 2019 – Sottimano (vino fantastico, è andato tra i miei migliori assaggi del giorno)

Barbaresco Giacone Lorens 2020 – Lodali

Barbaresco Manzola 2019 – Fiorenzo Nada (ha sempre un suo perché)

Barbaresco Pajoré 2019 – Socré

Barbaresco Rabajà 2020 – Castello di Verduno (mi è piaciuto)

Barbaresco Rabajà Ris. 2016 – Giuseppe Cortese (un vino che deve essere una guida per il Barbaresco tutto. Ottimo assai, è andato tra i miei migliori assaggi)

Barbaresco Sorì Tildin 2020 – Gaja (beato a chi lo potrà bere, degustare tra qualche anno)

Barbaresco Vallegrande V. V. Ris. 2018 – Ca’del Baio (ci scommetto già da adesso lo aspetterei per almeno tre anni)

Barbaresco Vanotu 2020 – Pelissero

Barbera d’Asti Bricco dell’Uccellone 2020 – Braida (ne saprete sicuramente più di me)

Barbera d’Asti Lavignone 2022 – Pico Maccario

Barbera d’Asti Sup. La Luna e i Falò 2021 – Vite Colte (ne saprete sicuramente più di me)

Barolo 2018 – Cascina Fontana (mi è piaciuto)

Barolo Arborina 2019 – Mauro Veglio

Barolo Badarina 2019 – Bruna Grimaldi (bello tanto leggere questo vino in questa lista)

Barolo Baudana Luigi Baudana 2019 – G. D. Vajra (Barolo di alta bontà)

Barolo Bricco Ambrogio Indio Ris. 2017 – Negretti

Barolo Bricco Boschis 2019 – Cavallotto – Tenuta Bricco Boschis (ma buono, ottimo… ottimo ASSAI! Tra i miei migliori assaggi)

Barolo Brunate 2019 – Giuseppe Rinaldi

Barolo Castelletto Ris. 2017 – Fortemasso

Barolo Falletto V. Le Rocche Ris. 2017 – Bruno Giacosa (ma perché un’azienda come questa deve produrre una 2017)

Barolo Ginestra Casa Maté 2019 – Elio Grasso (mi è piaciuto tanto)

Barolo Ginestra Ris. 2015 – Paolo Conterno

Barolo Meriame 2019 – Paolo Manzone

Barolo Monvigliero 2019 – Bel Colle

Barolo Ornato 2019 – Pio Cesare

Barolo Parafada 2019 – Massolino – Vigna Rionda

Barolo Ravera 2019 – Elvio Cogno (tra gli ottimi assaggi)

Barolo Ravera 2019 – Vietti (può capitare di essere un po’ scontrosi)

Barolo Ravera Ris. 2017 – Cascina Lo Zoccolaio

Barolo Ris. 2016 – Fontanafredda

Barolo Rocche di Castiglione 2019 – Brovia

Barolo Sottocastello di Novello 2019 – Ca’Viola

Barolo Terlo V. Costa Grimaldi 2019 – Poderi Luigi Einaudi

Barolo Vigna Rionda Ester Canale Rosso 2019 – Giovanni Rosso (ottima scelta)

Barolo Vignarionda 2019 – Guido Porro (mi è piaciuto tanto)

Barolo Villero 2019 – Livia Fontana

Boca 2018 – Le Piane (una certezza)

Colli Tortonesi Timorasso Derthona Lacrime del Bricco 2020 – Giacomo Boveri (tra i bianchi più buoni della degustazione, è andato tra i miei migliori assaggi)

Colli Tortonesi Timorasso Derthona Pitasso 2021 – Claudio Mariotto (una garanzia)

Dogliani Papà Celso 2022 – Abbona (certezza grande del Dogliani)

Dogliani Sup. San Bernardo 2019 – Anna Maria Abbona (come sopra)

Dolcetto di Ovada Sup. Du Riva 2019 – Tacchino (mi è piaciuto)

Gattinara San Francesco Ris. 2019 – Antoniolo

Gavi del Comune di Gavi Bruno Broglia 2019 – Broglia – Tenuta La Meirana

Gavi del Comune di Gavi Minaia 2022 – Nicola Bergaglio

Gavi del Comune di Gavi Monterotondo Et. Nera 2021 – La Mesma

Gavi del Comune di Gavi Vigne Rade 2022 – La Toledana

Ghemme V. Pelizzane 2016 – Torraccia del Piantavigna

Grignolino d’Asti Monferace 2018 – Tenuta Santa Caterina

Grignolino del M.to Casalese Bricco del Bosco V. V. Ris. 2019 – Giulio Accornero e Figli

Langhe Rosso Larigi 2021 – Elio Altare (lo vorrei risentire tra qualche anno)

M.to Rosso La Mandorla di Mauro 2021 – Luigi Spertino

Moscato d’Asti Canelli Casa di Bianca 2022 – Gianni Doglia

Moscato d’Asti Canelli Tenuta del Fant 2022 – Tenuta Il Falchetto

Nebbiolo d’Alba Sup. Cumot 2020 – Bricco Maiolica

Nizza Cipressi 2021 – Michele Chiarlo

Nizza La Cappelletta 2020 – Cascina Barisél

Nizza Pomorosso 2020 – Coppo (ha sempre un suo perché)

Ovada Convivio 2021 – Gaggino (un’ottima sorpresa, tra i miei migliori assaggi)

Piemonte Pinot Nero Bricco del Falco 2019 – Isolabella della Croce (mi è piaciuto tanto)

Roero Arneis Renesio Incisa Ris. 2019 – Monchiero Carbone (intrigantissimo)

Roero Arneis Seminari 2022 – Stefanino Costa

Roero Bric Valdiana 2020 – Giovanni Almondo (il Roero che si fa valere)

Roero Le Coste Ris. 2020 – Cascina Ca’Rossa (il Roero che si fa valere assai)

Roero Renesio Ris. 2019 – Malvirà

Roero Sudisfà Ris. 2020 – Angelo Negro (il Roero che si fa valere assai)

Ruché di Castagnole M.to Prevost 2022 – Fabrizia Caldera

Sizzano 2020 – Villa Guelpa (niente male)

Pasquale Pace
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