Cooking for Art 2015 Pizzaioli emergenti

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Cooking for Art 

3, 4 e 5 Ottobre 2015 

Officine Farneto

Roma

www.vitaly.it

Il mio Cooking for Art 2015  è iniziato di domenica essendo il sabato affaccendato in un’altra manifestazione. Arrivo presto a Roma pronto per una buona colazione e una bella passeggiata, si sta bene a passeggiare per Roma verso le Officine Farneto. Sono qui per fare il giurato nella gara finale degli emergenti pizzaioli 2015. E’ presto ancora, si ha tempo per vedere i banchi e salutare un po’ di persone. Il tempo scorre e ci chiamano. La mia postazione è in prima fila, vicino a persone simpatiche e carine. I concorrenti in gara per la finale sono 4, ecco i loro nomi e dove lavorano, li elenco nell’ordine di come sono stati sorteggiati per la gara:

1)     Fabio Cozzolino, da 50 Kalò pizzeria di Ciro Salvo a Napoli.

2)     Luca Maggioni, dall’Enosteria Lipen di Corrado Scaglione  a Canonica Lambro (Mb)

3)     Elio Santosuosso, da La Gatta Mangiona di Giancarlo Casa a Roma

4)     Pier Daniele Seu, dalla sua pizzeria Gazometro 38 a Roma.

La gara consiste nell’eseguire una pizza e un calzone. A presentare il tutto Lorenza Fumelli di Agrodolce. Prima che la gara inizi, Giancarlo Casa della Gatta Mangiona ci delizia con una pizza Chic, pizza davvero chic e se chic è la pizza, chic deve essere anche l’abbinamento con il bere, Giancarlo si diverte con gli abbinamenti … questo abbinamento mi è piaciuto tanto, Champagne rosé.

Il primo concorrente è Fabio Cozzolino, viene presentato da Ciro Salvo titolare della pizzeria dove Fabio lavora, La prima pizza è: Papaccella, prodotto presidio Slow Food, Provolone del monaco e Provola affumicata, a diversi giurati non è piaciuta, a me si, se un giorno tornerò da 50 Kalò me la farò fare. Qualcuno l’ha trovata poco cotta, la mia non lo era. Come con il vino giudico quello che sta nel mio bicchiere, qui giudico quello che sta nel mio piatto. La seconda prova come già detto consiste nel preparare un calzone, ecco il calzone: Calzone con fiordilatte di Agerola, salame irpino, ricotta di bufala campana, all’esterno pomodoro. olio e parmigiano. Anche questo non mi è dispiaciuto nelle sue imperfezioni. Lo dico dai miei punteggi, per pochissimo margine avrebbe vinto lui per me.

Secondo concorrente, Luca Maggioni, pizzaiolo da sempre, da più di dieci anni, oggi ne ha quasi 24, lui ha azzardato con una pizza fatta per l’occasione e il calzone che, da pizza in carta  nel suo locale,  è diventato calzone per l’occasione. Nella mia riflessione dico: ma perché rischiare e non andare sul sicuro? Ecco la pizza: Da nord a sud, questo perché i prodotti usati toccano vari luoghi del nostro Paese. Pizza molto bella, con molta fantasia, ma difficile da interpretare. Per abbinamento una delle birre del Birrificio Zago in Friuli. Il calzone è fatto con pomodoro del piennolo di Casa Barone, cipolla fritta, mozzarella di bufala; all’esterno parmigiano e pancetta. Il calzone è stato eseguito con gli stessi ingredienti che il ragazzo usa per una pizza rotonda, io sono sicuro che questa sia una pizza molto buona, il mio pezzo di calzone era abbastanza vuoto, ho assaggiato un pezzetto della mia vicina e quando partivano le cipolle era buono, le cipolle fritte erano li sul tavolo di lavoro e le avrei agguantate per quanto erano invitanti.

Terzo concorrente, Elio Santosuosso, pizzaiolo da quando aveva 15 anni, da poco più di due anni lavora alla Gatta Mangiona, il suo maestro è nei pressi. Ecco la sua pizza: Pizza Tricolore, pomodoro datterino, pecorino, menta e anguilla. Pizza che nel locale si chiama Pizza di Natale e viene fatta durante il mese di dicembre, pizza che conosco, mi piace assai. Pizza che, dal mormorio,  ha preso la giuria, anche il viso felice di Giancarlo Casa ti fa capire che la pizza è riuscita bene. Il calzone è  un classico del locale, un calzone che adoro, Calzone carbonara, alla Gatta Mangiona è buona anche la carbonara fatta con i rigatoni. Per me è stato questo che ha determinato la vittoria, l’applauso ha confermato la piacevolezza del calzone. A me che lo conosco bene,  è mancato il trasbordo del condimento all’apertura, quando lo tagli sul piatto nel locale è una goduria pazzesca, è una goduria da amanti della carbonara e della pizza e del calzone.

Bello e buono l’inserimento tra il terzo e il quarto concorrente dello spumante Pas Operé Blanc de Blancs 2011 di Ca’ del Vent con la presentazione dell’azienda da parte di Antonio Tornincasa, uno dei due proprietari . Un inserimento di Luigi Cremona non fa mai male, ed eccolo a informarsi dell’andamento della gara. Non è mancata la presentazione della  scatola per la pizza da asporto intelligente e molto funzionale.

Quarto concorrente Pier Daniele Seu titolare della pizzeria Gazometro 38 a Roma. L’abbinamento viene presentato da Mario Zago, saranno le sue birre ad accompagnare la pizza e il calzone di Pier Daniele. La sua pizza è: Patate blu, polpo e pecorino. Pizza leggermente più piccola delle altre, bella da vedere, peccato la mancanza di un pizzico di salato. Il suo calzone è  il calzone da vedere più perfetto della gara, anche questo leggermente sciapo, io dico sempre quello che stava nel mio piatto.

Mario Zago ci offre un fiore di luppolo, mentre si brinda con la sua birra alla fine della gara. Si tratta di attendere per sapere del vincitore, nell’attesa sale in cattedra Stefano Callegari a deliziarci con due pizze. Il conteggio è difficile, nell’attesa Luigi Cremona ci presenta i tre concorrenti finalisti per la gara degli emergenti chef 2015. Mi giro e al mio fianco ci sono tutti e quattro i piazzaioli, una bella foto ci sta tutta. Nell’attesa Luigi Cremona chiama alcuni dei personaggi presenti in sala. L’attesa finisce, i pizzaioli vengono chiamati sul palco. Il quarto classificato è Pier Daniele Seu, il terzo classificato è Fabio Cozzolino, il terzo classificato è Luca Maggioni, il vincitore è Elio Santosuosso, premio meritato. La differenza tra i quattro è stata minima a dire che il livello dei quattro ragazzi è molto alto. Buona fortuna a tutti e complimenti a Luigi Cremona e al suo staff per la riuscita della manifestazione, come sempre.

 

Pasquale Pace
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