Ciliegiolo di Maremma e d’Italia 2023 a distanza di circa due mesi, tutto ritorna in mente grazie al fantastico premio al Ràmici 2020 di Leonardo Bussoletti come miglior vino da uve autoctone per la guida dell’Espresso.

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Ciliegiolo di Maremma e d’Italia
7-8 maggio 2023
Fortezza Orsini – Sorano (GR)

Lo so, sono passati circa due mesi dal bellissimo evento Ciliegiolo di Maremma e d’Italia a Sorano, non lo avevo dimenticato. Tutto è tornato prepotentemente in testa grazie al fantastico, meritatissimo, premio dato a Leonardo Bussoletti per il suo ciliegiolo Ràmici 2020.
Miglior vino rosso da uve autoctone, felice assai per questo premio meritatissimo a un vino che seguo dalla sua nascita.

Il tutto dell’evento, anche di più lo potrete trovare nel mio album facebook.

La cosa fantastica che durante l’evento sul ciliegiolo ci è stata data l’opportunità di fare la verticale di otto annate per il Ràmici di Leonardo Bussoletti.
Altre sette verticali ci sono state messe a disposizione dai produttori di Ciliegiolo.
Nei miei ricordi non c’è mai stato evento con tanta abbondanza.

Inizio dal produttore che ha sempre creduto a questo vitigno, Edoardo Ventimiglia e sua moglie Carla Benini stanno raccogliendo le giuste soddisfazioni del loro lavoro con i loro vini, con la loro azienda.
Verticale  di 12 annate di Sassotondo: Rosso Maremma Toscana DOC 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, solo l’annata 2011 era fuori fase, il resto della degustazione ha portato una media notevole di 87,81.

Sempre di Sassotondo la verticale di quello che oggi è tra i vini rossi più buoni dell’intera nazione, ecco il San Lorenzo. Se avete la possibilità andate a visitare questo vigneto con vista su Pitigliano, se ci si va al tramonto è ancora più bello.
Dieci annate di questo ottimo ciliegiolo: 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, solo l’annata 2014 era fuori fase per il resto una media ottima delle altre nove annate 89,22.
Di questo vino nella serata finale a casa Sassotondo sono state aperte due bottiglie dell’annata 1999, due monumenti per il ciliegiolo tutto.

Dopo le verticali di Sassotondo ecco quelle di Camillo Antonio con il suo Ciliegiolo di entrata, sette annate, con una media di 88,71 e il grande Vallerana Alta con sei annate, media finale di 89 netto.

Si è continuato con Leonardo Bussoletti, sette annate del suo Brecciaro, la degustazione ha portato a una media di 89,32.
A fare tutte le annate del Ràmici non ce l’ho fatta, ma potrei parlare di ogni annata per esperienza, vino che degusto ogni anno a partire dalla vendemmia.
Altre due sono state le verticali sul ciliegiolo.

Una a chi ha sempre creduto a questo vitigno, sei annate del Poggio Ciliegio dell’azienda Rascioni & Cecconello, la degustazione ha portato a una media di 87,20, la 2013 non stava in forma.

La seconda è stata dell’azienda Montenero di Stefano Brunetto che ha degustato insieme a me. Cinque annate del suo Pàmpano che mi hanno fatto felice, una media di 88 netto, un’ottima sorpresa, un piacere per aver creduto da sempre a questa azienda.
Chiaramente il Ciliegiolo di Maremma e d’Italia non è stato solo questo.

Nella splendida Fortezza di Sorano c’è stata la degustazione degli 88 ciliegioli presenti, complimenti ai sommelier che con professionalità e viva Dio con simpatia e cordialità ci hanno servito tutti i vini. Complimenti a Maria Mecarozzi che ha coordinato il tutto e alla Zedcomm comunicazione per averci accompagnato passo, passo, in tutti i movimenti dei giorni trascorsi insieme.

Dopo aver degustato tutti i vini presenti nelle foto quattro e dieci  potrete vedere i miei 9… 10 migliori vini.

Eccoli:
Sassotondo – Monte Calvo 2020, da portarselo anche a piedi sui monti; Sanlorenzo 2019, un monumento del ciliegiolo, di questa azienda avrei potuto metter tutto.
Leonardo Bussoletti – 05035 2022, piacevolezza assoluta, Grifo di Narnia 2018, il Grifo esalta, di lui avrei potuto metterli tutti.
Antonio Camillo – Ciliegiolo 2022, il figlio minore a volte si eleva davanti al Vallerana.
Montenero – Pàmpano 2019, degustato, bevuto, ogni volta a dire: complimenti grandi a Stefano Brunetto.
Fattoria di Piazzano – Ciliegiolo 2021, Piazzano cresce e con loro il ciliegiolo.
Fattoria Fibbiano – Ciliegiolo 2021, un piacere nato già in degustazione nella loro cantina.
Rescioni & Cecconello – Poggio Ciliegio 2020, scelto con piacere in zona Cesarini.
Podere Fontesecca – Rosato 2020, intrigante, scorbutico.

Sempre dentro la fortezza si sono svolte due master class… io dico due dibattiti.

Uno dal nome “Il ciliegiolo come fedele traduttore delle identità territoriali, in Maremma e non solo!” condotto dal divulgatore enoico Francesco Saverio Russo.

L’altro a cura di Fisar Colline Maremmane relatore Antonio Mazzitelli. Cinque vini abbinati con gli ottimi “cicchetti” di Valeria Piccini chef del ristorante Da Caino a Montemerano.

Mi è piaciuto tanto il godersi la bellezza di Pitigliano e l’ottimo aperitivo nelle antiche cantine della cooperativa sociale di Pitigliano, per poi andare a cena nello storico locale Il Tufo Allegro di Domenico Pichini. Cena conviviale, con piatti interessanti, con un’ottima zuppa di ricotta, mi sono piaciuti anche gli gnocchi di patate. In abbinamento i tanti ciliegioli presenti all’evento.

Il mio ciliegiolo è finito in una cena da Sassotondo, un’azienda che mi fa sentire sempre come a casa. Carla ed Edoardo come sempre mi hanno fatto vivere emozioni per la loro bella presenza, per il gusto di mangiare in ottima compagnia, con cibi pieni di gusto accompagnati da i loro vini sempre più convincenti che spesso toccano livelli ottimi assai.

Finisco nel dire che gli eventi sul ciliegiolo non si possono più interrompere, per questo già da adesso aspetto le date dell’anno prossimo.

Pasquale Pace
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