Cantinamena e L’Oste della Bon’Ora.

0

 

Cantinamena

Az. Agricola Mingotti S.r.l.

Via Cisternese, 17

Lanuvio (Rm)

www.cantinamena.com

 

L’Oste della Bon’Ora

Viale Vittorio Veneto, 133

Grottaferrata (Rm)

www.lostedellabonora.it

La giornata era nata per andare a visitare le vigne e la costruzione dove sorgerà la nuova cantina dell’Azienda Agricola Mingotti Parto con calma, l’appuntamento è per le 11,00, e arrivo con qualche minuto di ritardo davanti al cancello. Suono, mi aprono, entro ed ad accogliermi c’è Enrico, uno dei f.lli Mingotti. La giornata è fresca, è bello passeggiare in mezzo ai vigneti tenuti in maniera impeccabile. Mi viene da pensare alla potenzialità di questa azienda quando potrà vinificare le proprie uve nella propria cantina da costruire nei pressi delle vigne. Oggi viene prodotto di più di quello che si imbottiglia, il resto va in altre cantine. L’augurio è che la qualità paghi e che tutto il vino nel tempo venga imbottigliato dall’azienda. Due le annate del Patientia composto da uve Cabernet Sauvignon al 50% e da Merlot per il restante 50%. La prima annata, la 2011, è stata di impatto immediato….Ero alla presentazione della guida di Luca Maroni 2014 a Frascati quando mi è apparso il vino subito pronto, fatto bene, senza spigolature, diretto nei profumi e al palato. Conobbi l’enologa, Claudia Agrifani a cui feci i complimenti. L’ho bevuto e degustato in altre occasioni, sempre una conferma. A luglio l’imbottigliamento di due altri vini un bianco e un rosso. Il bianco, Divitia 2013, certificato biologico, da uve Malvasia del Lazio, che deve essere “aspettato” in bottiglia, e che oggi dopo circa 7 mesi ritrovo pronto e con una buona bevibilità, da oscar per il rapporto qualità/prezzo. Il rosso, Arcana 2013, certificato biologico da uve Cesanese, a luglio ancora più chiuso del bianco, che oggi ritrovo in gran forma, ottimo per qualità e prezzo. Scendo le scale della cantina ed arrivo ad un bellissimo tunnel di tufo, da sfruttare forse in futuro per affinare qualche riserva di Patientia o un metodo classico.  Quando vado via stringo la mano a Enrico  per lasciarlo parlare con chi sta progettando la nuova cantina. Con essa sono sicuro che si arriverà a vini di cui si parlerà anche fuori dalla nostra regione. Un carissimo saluto alla famiglia Mingotti e tanti auguri di buon lavoro.
Uscito ho il dubbio del ristorante dove andare…La domanda è? Mare o Castelli? Avviciniamoci, e quindi Castelli Romani, L’Oste della Buon’Ora a Grottaferrata, Massimo sarà disponibile per farci degustare i vini di Cantinamena.
Eccomi quindi per la prima volta all’Oste, la nostra richiesta di aprire i vini viene accettata con piacere e scopro che uno dei vini, l’Arcana, ha lo stesso nome del loro vecchio ristorante a Roma. Ci accomodiamo in una sala, ce ne sono altre tre una più carina dell’altra. Il primo piacere arriva dalle sedie con i braccioli. Abbiamo i vini ed il menù…… (complimenti per i 4 menù degustazione, tra cui uno vegetariano e uno vegano). Scelgo subito….Nel frattempo arriva un classico di Massimo: il Carcotto, punta di vitello aromatizzata alle erbe, carne buonissima, olio perfetto che ti fa mangiare anche l’insalata che è sotto la carne. Un po’ eccessivo il pepe. Si passa ai primi: Crema di Lenticchie di Rascino (Presidio SlowFood) e Tortelli al cotechino by Mauro Secondi. I prodotti che compongono il piatto – perfetto – sono una garanzia. Mi sarebbe piaciuto con due tortelli più grandi anzi che tre piccoli, perché il contenuto meritava ed i tortelli anche. Tagliolini burro e alici, mi piace il pane a pezzettini, sopra, per amalgamare il tutto in maniera perfetta, meno pepe però, grazie. A ‘matriciana in Cornucopia, non amo la ‘matriciana, un piccolo assaggio, quindi, dal mio amico di tavolo, per apprezzare dei “rigatoncini” buonissimi. A che bel tipo di pasta. Dove sta lo Stinco, sta il mio piacere, Stinco di Maiale al forno con patate, una cottura così perfetta non la ricordavo da un viaggio in Spagna, in una cena di un grande cuoco che oggi non c’è più. Intanto scorrono i vini ed apprezzo, in particolare i due rossi. All’Arcana la bottiglia ha fatto davvero bene, ha acquistato profumi e bevibilità. Il Patientia si conferma, come nell’annata precedente, essere un vino meritevole di essere acquistato, bevuto e consigliato. Si passa ai dolci, belli da vedere, buoni da mangiare, Tortino di lenticchie rosse decorticate cioccolato fondente al 72% con crema al mandarino. Per un gran finale: la Crema Marialuisa. Hai fatto bene a dare il tuo nome a questa crema, perché è giusto che ne fai vanto. Una crema perfetta, mi ricorda quella buonissima dei cannolini di Zilioli, famoso Bar di Brescia. Chiudo con un buon caffè, tanti complimenti e curiosando nei circa 5000 LP che Massimo custodisce gelosamente. Se il primo che prendi è The River di Bruce Springsteen…….lo metti, lo canti, imiti l’armonica e suggelli una giornata stupenda, da Gourmet Errante.

 

 

Pasquale Pace
Share.

Leave A Reply