Barberani non solo vini fermi … anzi.

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Barberani Vini

Loc. Cerreto

Baschi (Tr)

Punto vendita a Orvieto

Via Lorenzo Maltani, 1

www.barberani.com

Non è la prima volta che vengo a trovare la famiglia Barberani nella sua azienda, l’altra volta, circa 4 anni fa,  c’era solo Nicolò, oggi c’è anche Bernardo e il loro papà. Nicolò ci accompagna anche stavolta,  siamo io e una produttrice di vino, Alessandra Borgia di Pileum,  è stato bello farli parlare tra di loro, io ho avuto la conferma che qui si fanno vini con meno chimica possibile sia in vigna e sia in cantina. Le vigne si estendono per circa 55 ettari su una proprietà di più di 100. L’azienda domina sul lago di Corbara e il panorama è molto bello, il vento tira e portando pulizia, il terreno viene trattato con il sovescio, le erbe spontanee sono varie in tutto l’anno, i terreni sono calcareo-argillosi e di origine marina, cose che mi fanno pensare a grande complessità olfattiva, sapidità e mineralità . La raccolta delle uve avviene tutta manualmente, così come tutti i lavori sul verde delle viti. La cantina è di una pulizia da sala chirurgica, i vini, una volta che le uve più sane sono in cantina, non hanno bisogno di nulla o quasi. Sempre bello il soffitto con una striscia bianca che da luce alla cantina, metodo provato e approvato dal padre di Nicolò e Bernardo. Dopo la visita si va in degustazione, l’altra volta sui tavoli del punto vendita, oggi si scende giù nel piano terra dell’abitazione di Nicolò, un ambiente  bello, accogliente, invitante, già è tutto pronto e i vini previsti sono pochi, eccoli:

  1. Castagnolo 2015 da uve Grechetto, Trebbiano Procanico, Chardonnay e Riesling, un Orvieto classico superiore, nuova etichetta sulla bottiglia, resto colpito dal primo sorso, un vino fresco, minerale, mi piace tanto, un vino buono e con un ottimo prezzo, ne resto affascinato (87);
  2. Grechetto 2015 da uve Grechetto in purezza, leggermente inferiore al precedente, la sua mineralità mi fa pensare di aspettarlo un po’ (84);
  3. Luigi e Giovanna 2013 Villa Monticelli – Orvieto Doc Classico Superiore Secco,  da uve Grechetto e Trebbiano Procanico, è il terzo anno che si produce questo vino, la prima annata, la 2011, è nata per il cinquantesimo dell’azienda, un vino che reputo tra i più buoni bianchi italiani, oggi questa annata non mi sembra pronta come le precedenti, la 2011 e la 2012, due vini stupendi.  Alessandra Borgia, degustandolo per la prima volta ne resta colpita, io lo voglio aspettare, perché sono sicuro che non sarà inferiore ai precedenti (87+);
  4. Polvento 2010 Villa Monticelli – Lago di Corbara Doc Rosso, da uve Sangiovese grosso, Cabernet Sauvignon e Merlot, non so se sia stato il miglio rosso che avete prodotto, oggi questo vino è buono assai, profumi intensi di frutti rossi ma quello che impressiona è il palato, un vino che mi è piaciuto tantissimo (91);
  5. Calcaia 2013 Muffa Nobile Dolce Orvieto Classico Superiore, da uve Grechetto e Trebbiano Procanico, il primo dei tre vini dolci che si producono da Barberani, il vino che da sempre è quello che ha avuto più successo, le uve vengono lasciate maturare sulla pianta e raccolte in varie fasi e solo quando viene attaccata dalla Botrytis Cinerea; oggi lo sento giovane, lo trovo in fase di attesa, bisogna saperlo aspettare fino a quando gli aromi e i sapori si amalgamano alla perfezione. Viene prodotto dal 1986,  oggi quelle prime annate, che iniziano ad avere dai 20 ai 30 anni,  sono davvero notevoli (87++);
  6. Moscato Passito 2013 Villa Monticelli Umbria Igt Dolce, da uve Moscato in purezza, eccolo, lui mi piace tanto già da subito, quando è giovane lo preferisco al Calcaia e siamo in pochi, con i cantucci poi è super (88);
  7. Aleatico Passito 2009 Villa Monticelli Umbria Igt Dolce da uve Aleatico, nella parte più alta delle vigne ci sono circa due ettari di Aleatico, da qui nasce questo vino le cui uve vengono raccolte durante il mese di settembre, poi il vino resta in caratelli di rovere per 5 anni ma già oggi esprime tutto il suo piacere (88). Tre vini dolci uno meglio dell’altro;
  8. VI NO SO VIno NO SOlfiti 2014 Orvieto Doc Classico da uve Grechetto e Trebbiano Procanico, il vino non mi dispiace, ma più ne degusto di vini senza solfiti e più mi sembrano tutti uguali, spesso mi sembra che perdano il caratteriale dell’uvaggio, poi chissà quanto dureranno nel tempo … ma poi penso che sono pronto e sono favorevole a sentirli sempre con tantissima curiosità, in un’azienda come questa, che negli ultimi cinque anni è cresciuta parecchio è giusto che si facciano sperimentazioni, sento dire anche di nuove vigne da piantare e sperimentare e tutto questo mi fa piacere;
  9. VI NO SO VIno NO Solfiti 2014 Umbria Igt Rosso, stesso discorso del bianco, qui vorrei ancora più tempo per esprimere un giudizio, andate avanti così.

Persone e azienda a cui sono molto affezionato, li ringrazio sempre per la bellissima ospitalità sia in cantina e sia in ogni degustazione in cui ci incontriamo, oggi anche il piacere grande di aver conosciuto vostro padre, di lui mi resterà per sempre il sorriso di approvazione che ha avuto alla mia domanda: “lo vogliamo dire che questi ragazzi in questi ultimi cinque anni sono cresciuti tantissimo?” Ecco, quel sorriso di oggi è valsa la visita, insieme alla conferma di avere sempre vini più buoni e da interessanti sperimentazioni. Vi ricordo il punto vendita davanti al Duomo di Orvieto.

 

Pasquale Pace
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