Isteria a Castel Madama (Rm), un ristorante in cui è valsa la pena andare

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Ristorante Isteria
Via Aniene, 6/8
Castel Madama (Rm)
www.isteriacucina.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it

Come tradizione vuole, ogni anno, all’avvicinarsi di ferragosto o subito dopo, aspetto la telefonata di mio cugino Giovanni Milana per andare alla scoperta di un nuovo locale…o, in alternativa, un locale che conosciamo già! Quest’anno avevamo la scelta di tre locali, ma nella sera in cui abbiamo deciso di andare erano chiusi. Poi l’idea di un amico che ci segue spesso in queste occasioni. Era un mio desiderio andare, a dir la verità avrei voluto aspettare ancora un po’, ma solo per avere la certezza che quelle belle voci che si sentivano sul suo conto crescessero ancora.  

Telefono, prenoto e puntuali alle 19:45 partiamo verso Castel Madama, dove un tavolo per quattro ci aspetta al ristorante “Isteria”. 

Fuori il caratteristico centro storico di questa piccola cittadina a pochi chilometri da Roma, all’interno un ambiente prettamente moderno, raffinato nella sua semplicità e con un particolare tocco di eleganza. Nei sotterranei, una grotta che accoglie varie etichette di produttori e vigneti italiani e francesi, manca un po’ della mia regione, ma in questa grotta c’è tanto posto! In sala un’accoglienza notevole con personale preparato e un’attenzione esclusiva. In cucina un Cuoco, con la C maiuscola, che tra modernità e tradizione allieta anche i palati sopraffini.
Ci accomodiamo e si parte con un ottimo benvenuto “Pomodoro camone, rognone di vitella ed estrazione di mela verde, polvere di cipolla bruciata”. L’interno di questo pomodoro è davvero un buon inizio.

 “Olio cottura di fiori di zucchina e alici, spuma di ricotta, fiore fritto e alici”. Quell’olio merita tantissimo. Tutto ciò che va nel palato è esaltante, i prodotti del piatto sono singolarmente da apprezzare, ma il massimo è l’equilibrio, che fa di questo piatto un piatto davvero di ottimo livello per il piacere di mangiarlo e di fare la scarpetta con un pane eccellente e, come sono solito fare, con il dito!

“Magatello affumicato, burrata, friggitelli, colatura di topinambur al parmigiano, emulsione di basilico e prezzemolo”. La carne è molto buona, la burrata l’adoro, i friggitelli sono molto saporiti, la colatura di topinambur perfetta, le gocce di emulsione sono saporose tanto…quindi? Taglio, mischio tutto e godo di bocconi tanto prelibati. 

Siamo al secondo antipasto e sono alla seconda scarpetta fino a pulire il piatto a mo di lavastoviglie. Il pane, che a volte apprezzo se fatto dal ristorante, è davvero squisito!

“Carbonuovo al tartufo”. Avevo letto di questo piatto, lo avevo nella mente già prima di partire da casa, lo immaginavo con il tartufo bianco e pensavo che nel mangiarlo sarebbe stato ancora più ghiotto! Ecco questo si dovrebbe mangiare solo con il cucchiaio. Solo con questa posata si può apprezzare il gran sapore e l’equilibrio. Un piatto pieno di gusto, di sapori diversi e infiniti. 

Siamo al terzo antipasto e…alla terza scarpetta!

“Panzanella e bufala in tempura”. Il piatto è arrivato avvolto da un gran profumo. Desidero il cucchiaio…questo è un altro piatto da cucchiaio! Dopo aver apprezzato il profumo, ho pensato: “Se dentro questa tempura c’è tanta mozzarella, siamo davanti a un gran piatto!” Ebbene si, è molto piena! E’ tutto così buono in una combinazione di sapori molto delineati verso la bontà e la goduria di mangiare una gran bella esecuzione di cucina fatta bene “ASSAI”.

“Chitarra di grano arso con sugo di carne e rigaje di pollo”. Un ottimo sugo coperto da fettuccine di questo grano arso che fa la pasta scura e invadente. Nonostante tutto un piatto che si è fatto apprezzare

“Galletto al mattone, cartoccio di kombu con patata affumicata, mostarda di pomodoro camone e verdure”. Cottura perfetta, carne di qualità, salse intriganti, verdure a sorpresa. Il tutto mi fa dire: “Finalmente un ottimo galletto!”

“Maialino di latte in porchetta, patate lardellate e friggitelli alla brace”. Maialino da allevamenti locali, quindi la ricerca è sempre presente, friggitelli buoni e patate a supporto di una carne succulenta e ghiotta.

Peccato manca il dolce, non possono finire i dolci in un martedì di metà agosto… sarà per la prossima volta.

Quattro i vini scelti e che hanno accompagnato una cena interessantissima e molto ghiotta.
Termina la piacevole serata con la foto di rito, con la felicità di aver provato il ristorante Isteria e di aver trovato un posto in cui tornare.  Auguro a Massimiliano Valenti, a sua moglie e ai suoi soci il massimo della gloria e dei successi! 

Pasquale Pace
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