U’Vulesce Hostaria

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Hostaria u’Vulesce
Vino e Cucina L’Enoiteca
Via Cesare Battisti, 3
71042 Cerignola (Fg)
Tel. 0885 425798

La venuta al Ristorante Enoteca U’Vulesce è nata per caso. La chiamata di Matteo Ceracchi, il giorno prima, è stata come un arcobaleno. Mi dice di chiamare Nicola Campagna e di dirgli che lo andiamo a trovare. Presto fatto, Nicola dice subito che andiamo a mangiare in un posto che ci piacerà. Quel giorno capitò di sentire anche l’amico Giulio Cantatore che mi aveva detto: “Il miglior posto di Cerignola è U’Vulesce dell’amico Rosario Didonna”. E’ così che si è deciso di andare da U’Vulesce, con la conferma arrivata durante il viaggio. All’entrata di un locale che esprime tante cose, ho conosciuto subito Rosario che dalla stretta di mano sembrava dirmi: “noi siamo due persone che prima o poi ci dovevamo conoscere”. Dico che è tardi ed è ora di dare inizio alle danze. Si comincia con il pesce: Gamberi in verdure, mi deve aver letto nel pensiero, andando matto per questi piatti. Ostriche, ne avrei mangiate a dozzine. Altro antipasto, che mi è piaciuto davvero tanto, Carciofi e Podolico (con la goccia). Baccalà fritto che mi fa dire a Rosario:”Conosci tutti tutti i miei piatti preferiti?”. Si passa poi ai primi con un Risotto perfetto. Quindi il “Cicatello”, una pasta fatta con grano arso, formaggio e verdure tipiche pugliesi. Per secondo Rosario annuncia che farà la carne. Arriva con una piastra, lui la chiamata “carne”, ma questa è vera ciccia, burrosa, incredibile, davvero buonissima. Era rimasta la voglia di vedere quel caciocavallo podolico con la goccia ed eccolo arrivare imperioso, in un momento davvero da ricordare. I formaggi sono una cosa seria ed eccone che ne arrivano altri due serissimi. I vini si scelgono da una gran bella lista. La Puglia è una grande regione di vini, lo spumante non manca perché D’Araprì lo fa da tanto tempo e mi è sempre piaciuto. Nello scegliere un bianco si va al Fiano del Gelso ed il confronto va subito con uno dei Fiani che mi piacciono tantissimo e che piace tanto anche a Rosario. E’ il Béchar 2013 di Caggiano, la cui conferma della piacevolezza è immediata con il vino della bottiglia che sparisce in un attimo. La voglia di un’altra bottiglia c’è tutta, ma la ciccia chiama vino rosso. Uno dei due vini è spaventosamente buono ed è il TRETARANTE di MILLELUNA 2009 (93). Per i dolci ci si tornerà presto, perché questo posto è davvero bello e buono. Rosario Didonna è una garanzia per simpatia, competenza, per passione, per la ricerca, per la qualità di cui ha fatto godere tutti noi.

Pasquale Pace
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