I Tre Bicchieri dell’Umbria per la guida “Vini d’Italia 2018” del Gambero Rosso

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Tre Bicchieri dell’Umbria
per la guida “Vini d’Italia 2018” del Gambero Rosso
Via Ottavio Gasparri, 13/17
Roma
www.gamberorosso.it

Ecco i Tre Bicchieri 2018 del Gambero Rosso per l’Umbria, 10 l’anno scorso, 9 quest’anno. Leggo e rileggo questa lista e mi domando: ma Palazzone e Barberani sono o non sono aziende umbre? Mi informo e ho la conferma che lo sono… e può essere che quest’anno non abbiamo prodotto un vino da tre bicchieri. L’anno scorso tre orvieti quest’anno uno solo… l’Orvieto a me piace tanto e ci sono anche altre aziende che crescono. Sorpresa per il 05035 Ciliegiolo di Leonardo Bussoletti, lui d’altronde i vini li fa tutti buoni. Grande il Bianco dell’Umbria IGT Adarmando di Tabbarini, un altro che i vini li sa fare bene assai.

Questo a seguire è il commento della guida “Vini d’Italia 2018” all’elenco dei Tre Bicchieri per l’Umbria.

La qualità del vino umbro è nota da anni, ma quello che si percepisce vendemmia dopo vendemmia è la consapevolezza sempre maggiore che alcuni territori e alcune varietà possano offrire delle etichette di prestigio che riescano a competere con i grandi vini nazionali e mondiali.

E se fino a qualche anno fa i nomi che primeggiavano fuori regione erano solo quelli di cantine blasonate o di vitigni ormai noti (o internazionali), ora si va ad affermare sempre più la vera essenza della regione, fatta di vitigni autoctoni, aree dove la viticoltura fa parte della tradizione da decenni e, soprattutto, piccole realtà artigiane (che si affiancano a grandi e prestigiose cantine) e vanno a rappresentare un bel tessuto vitivinicolo regionale.

Inoltre, i vini bianchi si fanno notare sempre di più e anche in questa edizione della Guida si è cercato di metterlo in evidenza attraverso etichette che, anche non salendo sul gradino ai vertici, occupano una posizione di tutto rispetto nella piramide qualitativa. La 2016 è stata un’annata bella ed equilibrata (almeno fino a settembre, dopo i cali di temperatura e le piogge si sono fatti sentire condizionando soprattutto le varietà tardive) meno calda della precedente e i vini ne hanno sicuramente beneficiato. Tre i bianchi che conquistano i Tre Bicchieri, tutti già noti al podio: il Cervaro della Sala è il grande vino bianco internazionale e con Il Bianco di Decugnano dei Barbi valorizzano il territorio di Orvieto. Da Orvieto ci spostiamo poi verso Montefalco per evidenziare la bontà dell’Adarmando ’15 di Tabarrini, potente e solare equilibrato da una sapidità magistrale.

Venendo ai rossi dobbiamo tornare al millesimo 2016: questa volta a beneficiarne è un grande Ciliegiolo di Narni prodotto dal bravissimo (e oramai riferimento per il territorio) vignaiolo Leonardo Bussoletti. Una grande conferma invece per il Rubesco Vigna Monticchio, il Torgiano Rosso di Lungarotti che continua a scrivere pagine di storia della viticoltura umbra di qualità. Ultimi, ma non ultimi, i Montefalco Sagrantino. Ben quattro si aggiudicano i Tre Bicchieri. La novità arriva da Tudernum che col Fidenzio (nonostante la non fortunatissima annata 2012) conquista l’ambito premio. Il resto è frutto invece del buon millesimo 2013 che ha visto tanti vini approdare alle degustazioni finali: Pardi conferma l’ottima performance dello scorso anno, Caprai non delude col suo Collepiano, infine la piccola azienda Bellafonte si rivela ancora una volta capace di presentare uno dei rossi più affascinanti ed eleganti della regione. 

I vini dell’Umbria premiati con Tre Bicchieri

05035 Rosso ’16 – Leonardo Bussoletti
Adarmando ’15 – Giampaolo Tabarrini
Cervaro della Sala ’15 – Castello della Sala
Montefalco Sagrantino ’13 – F.lli Pardi
Montefalco Sagrantino Collenottolo ’13 – Tenuta Bellafonte
Montefalco Sagrantino Collepiano ’13 – Arnaldo Caprai
Montefalco Sagrantino Fidenzio ’12 – Tudernum
Orvieto Cl. Sup. Il Bianco ’16 – Decugnano dei Barbi
Torgiano Rosso Rubesco V. Monticchio Ris. ’12 – Lungarotti

Pasquale Pace
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