Summa 2017 il ventennale, non per questo più bello, Summa è sempre un gran giorno

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Summa 2017
20th Anniversary
9 Aprile 2017
Weingut Alois Lageder
Casòn Hirschprunn
Magrè – Alto Adige
Sudtirol – Italia
www.summa-al.eu

Andare via da Summa con il sole che è ancora è alto … ti fa dire che ho passato una splendida giornata. Questo succede sempre, perché Summa è uno degli eventi del vino che mi piace di più.
Mi piace perché appena arrivi c’è Alois che dispensa sorrisi e strette di mano a tutti, con tutta la signorilità che manca a molti, ricordatevi che una stretta di mano e un sorriso non si negano a nessuno … invece spesso accade e sempre da parte delle stesse persone.
Mi piace perché si svolge in una location bellissima, dove ti senti coccolato dal primo momento all’ultimo.
Mi piace perché si è in Alto Adige e siamo ai piedi delle Dolomiti, a Magrè inizia anche la strada del Vino.
Mi piace perché è organizzata molto bene, fin da quando ti arriva l’invito da parte di Zed_Comm,  perché l’invito te lo manda Valentina Fraccascia,  a cui vuoi bene.
Mi piace perché si sente parlare in varie lingue. Mi piace perché si mangia bene e si beve meglio.
Mi piace perché il livello dei vini è molto alto, oggi ho degustato 90 vini questi i miei 4 migliori assaggi:

  1. Alois Lageder – Lowengang Chardonnay 1995, il vino era il secondo della degustazione sui i vini di 20 anni, in onore ai 20 anni della manifestazione. È prorompente, autoritario, semplicemente un gran vino, un gran Chardonnay che potrà resistere nel tempo , come ha detto Alois nel presentarlo, ci ritroveremo qui per i 30 e lo risentiremo ancora (93).
  2. Grosjean – Valle d’Aoste DOC Torrette Supérieur Vigne Rovettaz 2015, non è stato il miglior vino ma è stato il vino che ti fa pensare di correre, di camminare per poi sdraiarti su un prato con la merenda al sacco godendo di lui, è una goduria berlo, assaporare la sua fantastica bevibilitá, ce ne fossero di vini così, ma poi pensandoci bene capisci che ce ne sono tanti, oggi lui mi è piaciuto tanto anche se è il figlio minore di questa azienda dove si produce un buonissimo Fumin, anche se il Fumin è più buono e gli ho dato un punteggio più alto, oggi mi prendo lui (87+).
  3. Monteverro – Tinata IGT Toscana Rosso 2013, da uve Syrah 70% e 30% di Grenache, mi piace questa combinazione, mi piace il giusto equilibrio su tutto il palato, mi piace che si fa bere con facilità, ma allo stesso tempo il vino vuole la sua importanza, un’importanza signorile, come tutto ciò che si fa a Monteverro (89), azienda e vino che pian piano faranno parlare sempre più di sé.
  4. Weingut Peter Jakob  Kuhn – PJKuhn Riesling Beerenauslese 1996, 322g/l di residuo zuccherino, 17,60 di acidità totale, un mio amico ha detto ti è piaciuto lo sciroppo, forse aveva un altro tipo di bottiglia, ci siamo divertiti dicendoci certe cose, io mi sono divertito a gustarmi un grande vino, quello che era nel mio bicchiere è l’espressione di un Riesling Beerenauslese di 21 anni, sono soddisfatto di averlo bevuto (92).

 Summa è iniziata con una degustazione di 9 vini di circa 20 anni di vita, per festeggiare il ventennale di Summa, condotta con simpatia e professionalità da Christine Mayr, un paio di questi vini sono entrati nei miei 4 migliori assaggi di oggi. La visita, la degustazione, la giornata stupenda è continuata, come al solito tra vini austriaci e tedeschi, si fa l’ora di pranzo e a Summa si mangia bene, oggi due piatti cucinati da Hanna & Elia fine cooking great events, il primo è stato: grano saraceno – Jonagold – sedano, una specie di ravioli ripieni, molto interessanti, leggermente dolciastri; il secondo era: trota iridea, asparagi di Termeno, arance, vaniglia e spinaci di campo, al primo morso ho pensato che, se ci fosse stato il salmerino, sarebbe stato ancor più buono.  Poi la pasta di Verrigni Antico Pastificio Rosetano. Si va avanti e non si può non passare a fotografare la meravigliosa vite che campeggia sulla parete di un palazzo. Nella degustazione, tra Champagne e spumanti italiani, una conferma per gli spumanti di Torre degli Alberi, li ritroverò l’indomani anche al Vinitaly, quindi due spumanti di un’azienda che mi piace tantissimo: Cavalleri con il loro sempre buono Blanc de Blancs e un buonissimo pas dose 2012, a seguire vini della Languedoc – Roussillon con l’azienda Domaine Mas des Quernes, da risentire quando sarà possibile. Vini dalla Nuova Zelanda precisamente dalla Wairarapa con l’azienda Schubert Wines, peccato il troppo legno, nonostante tutto un buon Pinot Nero. Adesso,  che dire … Dr. Burklin-Wolf, ecco, il nome di un’azienda che mi piace tantissimo … quando poi c’è Nicola Libelli c’è anche da divertirsi, come mi diverto e godo con i proprietari dell’azienda Peter Jakob Kuhn, ogni volta ricordiamo la nostra stupenda visita da loro e nel Rheingau. Adesso siccome il tempo corre inesorabile, eccomi a degustare e a salutare aziende italiane davvero notevoli, produttori di vini che mi piacciono assai: Elisabetta Foradori, presente in un’impeccabile gonna altoatesina; Monteverro con tutto lo staff dell’azienda, dal proprietario ai suoi stretti collaboratori; Montevertine, non può mancare la foto con Liviana Midolini, moglie e proprietaria insieme a Martino Manetti di un’azienda fantastica; Le Macchiole, con la conferma di un grandissimo Paleo 2013; Grosjean con i suo vini che mi piacciono tanto e oggi non il migliore, ma il più beverino, simpatico, da “boraccia” dell’intera degustazione; finisco con la Tenuta Cisa Asinari dei Marchesi di Gresy, non si può rinunciare a deliziarsi del Camp Gros 2012, degustato varie volte dall’inizio dell’anno e ogni volta  sempre un grande piacere. Non sono mai andato nei giardini della Tenuta Lageder, oggi mi va di andarci e con piacere apprezzo il verde che c’è, è bello passeggiarci essendo in contatto con la bellezza della vita, tra la bellezza e la bontà della vita ci sono anche i formaggi di capra di Capriz. Aspetto gli altri amici nella sala caffè della tenuta, con lo sguardo felice, consapevole di aver passato ancora una volta qui a Summa, una giornata da ricordare. Un saluto a chi organizza tutto ciò e l’immancabile foto a una sempre più grande amicizia. Grazie Valentina Fraccascia per come sei.

Pasquale Pace
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