Pub Osteria Pfefferchner a Lana (Bz)

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Pub – Osteria Pfefferlechner
Via S. Martino, 4
39011 Lana (Bz)
Tel. 0473562521
www.pfefferlechner.it

Quest’anno non ci sono state molte occasioni di cenare fuori da Merano e così sono stato ben contento della proposta di andare in un locale tipico a Lana l’ultima sera. Non è proprio un pub, anche se si produce e si consuma birra. In questo posto infatti si mangia anche bene ed è carino. Nostri amici campani avevano già prenotato e, una volta passati a prendere il resto della compagnia, in pochi minuti ci siamo trovati a Lana ad appena 10 km da Merano. Mi sono soffermato ad immaginare come questo locale possa essere in primavera ed ancor di più d’estate. Adesso è gestito dalla famiglia di Martin Laimer dal 1981, ma ho notato cenni storici risalenti al 1297. La famiglia ha iniziato a vendere i propri vini come osteria, facendo mangiare qualche piatto classico. Nel 1986 hanno creato la cosa più simpatica che esiste all’interno dell’osteria: una stalla a vista dove oggi ci sono caprette, asini e muli. Proprio lì accanto si cucina. Nel 1994 sono arrivate le licenze per aprire un vero e proprio ristorante, formato da varie sale, compresa una dedicata alla grappa il martedì; poi, a richiesta, una sala per i musicisti. La sala più importante è quella dove si produce birra in varie gradazioni e di vari tipi. Dopo qualche cenno storico, passiamo a raccontare della nostra serata. Si inizia con il classico tagliere di affumicati tirolesi con l’aggiunta di qualche formaggio e patata lessa. Nel frattempo è finita la prima birra ed il primo cestino di pane. Io vado avanti con una pasta del luogo, una specie di rigatoni con del buon sugo che fanno di questa pasta un piatto ricchissimo. Un mio compagno di tavola ha preso una zuppa con crostini di fegato e ne è rimasto impressionato. Assaggiati anche dei Canederli al formaggio eseguiti in buona maniera. Il mio secondo sono state le Costine di maiale alla griglia laccate al miele. Nonostante io non ami le laccature dolci, queste avevano in aggiunta una salsa di pepe, rafano e delle patate al forno. E’ diventato un piatto da mangiare con le mani per poi potersele leccare. Si sono bevute birre di vari tipi che hanno ben accompagnato i piatti, anche grazie ai consigli dello staff in sala. La visita delle sale e del luogo dove si trovavano le caprette, i cavalli, gli asini ed i muli, ha completato una bella e buona serata in questo locale simpatico e interessante. Nell’uscire all’esterno ho di nuovo notato quell’ambiente adatto a serate estive in piena convivialità.

Pasquale Pace
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