Monte dall’Ora – Visita.

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Monte dall’Ora

Via Monte dall’ora, 5

37029 San Pietro in Cariano (Vr)

Tel. 045 7704462

www.montedallora.com

 Come annunciato nel mio articolo sull’azienda Monte dall’Ora del 28 Dicembre 2014, quando parlavo di loro come una delle mie tre aziende dell’anno, eccomi anche se un po’ in ritardo sull’orario, non le 9,30 ma le 11,30 a fargli visita. Per le notizie sull’azienda vi rimando allo stesso articolo. Oggi mi va di parlare di emozioni, quelle emozioni che ho provato nel visitare un’azienda molto bella, sia nelle vigne e sia in cantina. All’arrivo le vigne danno da subito un senso di gran ordine e bellezza. Intanto arriva Alessandra dicendoci: Carlo è in vigna arriverà più tardi. Presentazioni, saluti e si inizia. Si scende in cantina con in  mente il loro simbolo delle 4 mani che dicono: Oltre al cuore, abbiamo messo solo questo. Appunto le loro mani. Scendendo le scale per arrivare in cantina noto le cose che piacciono a me, botti grandi e tronchi conici, la temperatura è quella ideale. Domando ad Alessandra se è sempre costante, la risposta è quella giusta, certo che si. Iniziano gli assaggi parlando di una nuova vigna comprata in zona garganega, una zona a circa 600 mt. di altezza. Il vino è in un serbatoio di acciaio, il vino fa pensare a tante cose, ma in una in particolare, è un segreto dell’azienda, per adesso e un segreto resterà. Mi piace. Si sceglie un assaggio dalle botti e non può che essere un grande Amarone, atto a divenire Amarone DOCG Classico 2009, lo dico e lo annuncio sarà un grande vino. Ancora complimenti uscendo dalla cantina, si passa alla sala di appassimento dove le cassette vuote sono in bellavista. Infine sala di degustazione, carina essenziale con un bel poster chiamato: L’Albero del Tempo”. Ci si siede e si passa alla degustazione, la veduta da sulle vigne e tutto rende ancora più bello, una luce radiosa filtra dai vetri, si sta benissimo, il tavolo a vetri fa vedere le bottiglie doppie dando ancora più risalto alle belle etichette dell’azienda. La degustazione:

Valpolicella Classico Saseti 2014, l’etichetta fa la sua parte, mi piacciono troppo quelle 4 mani, mi piace anche il vino di una bevibiltà fantastica, da portarsi anche al mare un po’ fresco (84);

Valpolicella Classico Superiore DOC Camporenzo 2011, di lui che dire, è il Camporenzo mi piace da sempre (88);

Saustò  Ripasso 2008, come si dovrebbe fare un ripasso senza eccedere a sapore di frutta (84);

Amarone della Valpolicella Classico 2009, altro gran buon vino senza eccedere in pesantezza che a volte storpiano gli amaroni, mi piace come sempre (87);

Nel frattempo arriva Carlo, arrivano salumi e formaggi, con lui arriva lo Stropa.

Stropa 2007 Amarone della Valpolicella Doc Classico, che dire? Un capolavoro mi piace tantissimo, al 99% uno dei miei tre assaggi rossi dell’anno 2015, descriverlo? Non serve, cercatelo, scovatelo, bevetelo subito o aspettate, non vi tradirà mai (93);

Sant’Ulderico 2010, il Recioto dell’azienda, mi piacciono i recioti e questo è ben fatto (86).

Mentre si fa il bis di tutti i vini si raccontano i nostri incontri, i lavori che Carlo e Alessandra fanno in vigna e in cantina, tutto quadra, la conferma di stare in un’azienda che mi piace tantissimo. Azienda che è piaciuta ai miei due amici che erano con me, azienda che piace alle persone a cui la propongo. Azienda di cui continuerò a parlarne bene e a bere i loro vini. Seguirò il progetto della garganega, seguirò voi perché i vostri vini mi piacciono assai.

 

Pasquale Pace
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