La cena (e) migliore (i) dell’anno 2017 per il Gourmet Errante

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La cena (e) migliore (i) del 2017 per il Gourmet Errante in Pescheria I Masenini e in Sala della Comitissa di Edi Dottori e Maurizio Filippi.
Non riesco a sceglierne una sola, sono stato ottimamente in entrambi i casi.

Pescheria I Masenini
Piazzetta Pescheria, 9
Verona
www.pescheriaimasenini.it

Una grandiosa serata con un’ottima cena a base di pesce accompagnata da un altrettanto ottimo spumante ed un buon vino e da una bella e simpatica compagnia.
Dopo anni sono stato finalmente da Masenini pesce e spero di ripetermi durante il Vinitaly 2018. Il racconto potete leggerlo qui.

Sala della Comitissa di Edi Dottori e Maurizio Filippi
Via Roma, 11
Baschi (Tr)

Il racconto della cena è un estratto di un mio articolo di qualche tempo fa:
Appena arrivati un fresco e invitante cocktail mi attendeva, non ricordo il nome ma mi piaceva. Ci accomodammo in una sala bianca e molto soft, l’avrei preferita con una luce più viva, ma era la luce del relax e andava bene così. Si iniziò con un fresco benvenuto, con pizza, pane e grissini che invadevano il centro del tavolo. Bisognava fare attenzione a non mangiarli tutti… Tantissimi anche i piatti in carta, da creare imbarazzo nella scelta.
Il primo antipasto fu: Mc Crock! Burger croccante con crudo di bue, di gamberi viola e maionese di pomodoro con aceto di vino al peperoncino. Un piatto complesso ma intrigante e ghiotto. Il secondo antipasto invece il  “lui c’è sempre” (e meno male dico io), un piatto buonissimo, a base di uovo cotto ma morbidissimo con crema di piselli, palline cacio e uovo, perfette, stracchino e salvia croccante. Una creazione di Edi Dottori, una mente evoluta assai se riesce a fare cose incredibili. Goduria infinita.  Altra pizza in diversi gusti arrivò nel centro del tavolo, io mi limitai ma era davvero tutta interessante. Poi ecco i primi: “Tradizione in gocce”, ovvero tortellino con la panna con le dolcezze delle verdure candite. Un piatto buonissimo per chi ha amato i tortellini con la panna. Tortellini eseguiti alla perfezione, ogni verdura che “scrocchia” era un piacere che si abbinava alla grande con il tutto. Altra goduria. Poi arrivò un altro primo, il “Guardando il golfo”, un raviolo di merluzzo pescato con brodetto di pesce, limone di Sorrento e gelée di ostriche e uvetta. Inorridisco quando mi portano un’ostrica che non sia nel suo guscio, ma questa non era stata intaccata minimamente dal resto, portava il mare dentro di sé, insieme al brodo, al raviolo… speciale!  Secondo piatto: “Tempo di piume”, piccioncino in doppia cottura con petto scottato e coscio in tegame alle ciliegie. Dolcezza poca, lo scottato, quasi crudo, invece aveva un gusto molto spinto. Un buon piccione… ops, piccioncino.
Il dolce: “Carote e ricotta”, gelato alla carota e menta con mousse di ricotta e carota candita. Un dolce che al primo boccone si fece apprezzare tantissimo, al secondo anche di più… a metà invece un po’ stanca. Una porzione più piccola sarebbe stata perfetta. Il secondo dolce fu un omaggio di Edi: “Il tiramisù della Comitissa”, con salsa al ciokocaffè. Oltre che buono, anche divertente, e non è poco divertirsi tanto con un tiramisù e con chi è al tavolo con te, dopo una cena superlativa. Per finire, caffè e piccola pasticceria. Per i vini ci affidammo a Maurizio Filippi, da grande sommelier quale è ci consigliò bene, magari io avrei scelto anche altre cose e forse avremmo bevuto pure una terza bottiglia. Andai via felice, era da tempo che volevo venire da loro. Uscii con la consapevolezza di essere stato bene e di aver mangiato benissimo, tanto da dirmi tra me e me che la cena alla Comitissa si candida ad essere la mia cena per l’anno 2017.
E così, anche stavolta, è stato.

Pasquale Pace Il Gourmet Errante e Gianluca Ciotti

Pasquale Pace
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