Nei Territori del Cesanese.

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19 e 20 Settembre 2014

Il Gourmet Errante nei suoi territori dove si produce CESANESE e si mangia bene.

I due giorni insieme a Carlo Zucchetti e ad Alessandra Di Tommaso sono nati dopo nostri vari incontri. Il tutto si è potuto realizzare grazie alle cose belle e buone che sono nella mia zona. Posto, compreso il mio paese, fatto anche di Santi. Santa Margherita è la patrona sia di Olevano Romano e sia di Montefiascone, il paese appunto di Alessandra e Carlo. Queste circostanze hanno creato due giorni molto belli e intensi che ora vi racconterò. Si inizia con la verticale del Cesanese del Piglio Vajoscuro delle cantine Giovanni Terenzi. La sala degustazioni di queste cantine completata da poco è una chicca per tutto il territorio. All’arrivo è tutto pronto e tutto sembra perfetto. La verticale è concentrata su otto annate a partire dalla 2001, primo anno di produzione di questo vino. Si decide di versarli tutti e sentirli in tranquillità per circa dieci minuti. Alla fine si è animato un bel confronto tra i vari degustatori sulle varie annate. Giovanni e Armando, coadiuvati dal loro enologo, ci hanno descritto le varie annate, dall’andamento climatico, a ciò che si è fatto in cantina. Alla fine le mie valutazioni sono:

Verticale CESANESE del Piglio VAJOSCURO.

2001 (88+ sorprendente come altri CESANESI di quest’annata)

2003 (83 l’annata non è delle migliori e si rispecchia nel bicchiere)

2004 (82?? molto scarico, il punto interrogativo per un’acidità ancora molto presente)

2005 (83 vino che sembra proprio ad un bivio che da qualsiasi parte si va, non va)

2006 (86 prima annata del nuovo impianto, si cambia in struttura in intensità, in profumi, vino che ci potrebbe sorprendere negli anni)

2008 (86 la prima annata che mi ero chiesto perché il Vajoscuro non cresce come dovrebbe, dopo sei anni ne ho avuto la conferma)2009 (86+ l’annata che ti aspetti i progressi, invece arriva la prima annata anomala e allora lasciamolo stare ancora)

2010 (87+ lui voglio aspettarlo, l’annata è una grande annata e anche nel Cesanese lo è, sta assorbendo la barrique, oggi mi piace e voglio che mi piacerà di più).

Quello che ho scritto è quello che avevo nel bicchiere in quei momenti.

Finita la verticale si è pranzato con i piatti del Ristorante Bel Sito al Serrone. Lasagne, Strengozzi, Castrato e verdure, il tutto accompagnato con le annate in commercio della cantina Terenzi. Ospite d’onore il Panettone al Cesanese del Bar Lazio che, dopo le foto di rito, ci ha ospitato per caffè e ammazza caffè. La visita alle vigne del Vajoscuro ha completato la giornata con la famiglia Terenzi. Noi invece eravamo appena a metà giornata, con Damiano Ciolli che ci aspettava nelle sue vigne e nella sua cantina. La visita è stata interessante come sempre, la degustazione si è svolta con i vini in deposito in cantina con le nuove annate: il Silene 2012 (86) ed il Cirsium 2010 (92 adoro quest’annata). Il Cirsium 2005 (87) ha confermato la longevità che può avere il Cesanese, sia questo di Olevano, sia quello del Piglio. Il tempo per prendere le chiavi del bello e confortevole appartamento Le Loggette di Luigi Baldi, posare i bagagli e andare a cena da Sora Maria e Arcangelo. Ormai a Olevano sta diventando una bellissima abitudine fare l’accoppiata Giovanni Milana ed un produttore di Cesanese di Olevano (in particolare Damiano Ciolli). La cena da Sora Maria ormai è una conferma. Ogni volta, per l’alto livello raggiunto, la mia zuppa di funghi e fagioli (ho mangiato di tutto qui) è la buonissima novità. Gli altri piatti assaggiati con gli amici di tavolo li ho mangiati sentendo gli elogi su tutto. Una serata di un’umidità spaventosa ci ha fatto decidere di andare a dormire. Il secondo giorno è iniziato, in una mattina di pieno relax, con una passeggiata in paese, per poi andare a pranzo a Il Boschetto di Ciolli Silvestro padre di Giulia Ciolli. Un pranzo fatto di piccoli assaggi, alcuni veramente ottimi come la coratella fritta, il farro con i fegatelli e la crostata di arance e cioccolata. Il tutto accompagnato con i vini di Compagnia di Ermes (interessante il loro senza solfiti e l’annata 2010). Infine non poteva mancare la visita in cantina dell’Az. Agricola Proietti (peccato non essere potuti andare nelle vigne) ed anche lui ha confermato il buon lavoro che si sta facendo nel nostro territorio. Il suo Villa Maina bianco cresce (ed è quasi finito), il suo Vignalibus è sempre più una conferma. Il Note di Sole (vendemmia tardiva) è buonissimo. I suoi frizzanti freschi sono da accompagnamento: il bianco per l’aperitivo e il rosso dolce con i dolci. Si è fatto tardi e anche questa due giorni è finita. Due giorni bellissimi pieni di buone e ottime cose. Persone belle che amano la propria terra, il proprio territorio, il proprio lavoro e che a noi danno il piacere di apprezzare tutto ciò. Alla prossima con piacere cari Carlo Zucchetti e Alessandra Di Tommaso.

Pasquale Pace
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