Teatro del Vino in degustazione 2015.

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Teatro del Vino in degustazione 2015.

Villa Castelletti – Signa (Fi)

8 e 9 Febbraio 2015

www.teatrodelvino.it

www.trattoriabarsotti.it

Partecipare alle degustazioni delle agenzie che distribuiscono vini è sempre una delle esperienze più interessanti. In primis, perché sono presenti i produttori con cui colloquiare durante tutto il giorno e durante la cena non solo di vini. Poi, in questo caso, si ha anche una location bellissima: dagli esterni molto belli ad una sala con ampi spazi a vista sui giardini dell’albergo. Tanto carini da farlo sembrare un vero parco che ti fa stare davvero bene. Di Teatro del Vino apprezzo anche il fatto che i produttori stranieri si alternano di anno in anno. Nel 2014 infatti, oltre agli italiani, c’erano produttori dalla Francia, Spagna, Germania ed Inghilterra. Quelli dello scorso anno avevano qualche loro vino nei banchi di assaggio in comune. Quest’anno invece ce ne erano altri, tra cui due ottimi produttori di Borgogna: Domaine Louis Remy da Morey Saint Denis, di cui mi è piaciuto tanto il suo Latricières Chambertin GC 2008 (90), ma anche il 2009 (89); l’altro è Domaine Chicotot da Nuits Saint Georges con 4 vini, tra cui spicca il Nuits Saint Georges 1er Cru “Les Rues de Chaux” 2011 (90). Per la Loira c’era Pascal Cotat. I suoi vini erano dell’annata 2013 e sono sempre più convinto che sono vini da aspettare (anche dopo la mia visita in Loira dove ho degustato annate vecchie) però,  posso dire che lui è davvero bravo. Per lo Champagne c’era Lamardier Bernier da Vertus. I loro Champagne mi piacciono, anche perché produce il Blanc de Blancs. Tra i 5 degustati oggi, ha spiccato “Les Chemins d’Avize” B de B GC 2009 (91). Questi signori poi, durante la cena, ci hanno deliziano di un magnum del 1989 davvero superbo. Un altro che mi piace tanto è del Rodano ed è Terres Dorees. Buoni sia il suo bianco e sia il suo rosso, anche se essendo del 2012 si presentano ancora giovanissimi. Infine, non per ultimo, ho esaudito il mio desiderio di conoscere la madame Peyre Rose da Saint Pargoire in Languedoc. Presente in sala, ho avuto addirittura l’onore di averla al mio fianco durante la cena, in un tavolo composto da ottimi produttori: Camillo Favaro (dei suoi vini ormai è inutile parlare lo sapete che li adoro) due dei tre f.lli Logi del Colombaio di Santa Chiara e Alex Brovia. Tavolo in cui si è bevuto davvero alla grande, sia per lo champagne citato prima e sia per il magnum di uno dei tre cru della signora Peyre, il Clos Syrah Léone 1998, davvero un’ottima bevuta (93). Inoltre ha girato tra i tavoli anche una magnum di Ettore Germano, il Barolo Prapò 2007, non male davvero (90). Per l’Italia gli ottimi produttori dell’anno scorso, con qualche novità, tra queste gli amici del Colombaio di Santa Chiara che non hanno avuto un attimo di tregua durante la due giorni di degustazione. Tra i tanti vini degustati ricordo in particolare il Pinot Nero di Podere della Civettaja, oggi il 2012, alla sua terza annata è migliorata tantissimo. Due miei amori da sempre: Stella Retica 2010 (89+) di Ar.Pe.Pe. e, ditemi che sarò monotono, ma il Paleo 2011 (91) colpisce ancora. Con Cinzia Merli di Le Macchiole c’è sempre da parlare anche del suo Paleo Bianco, una scommessa su cui ha vinto considerando il 2013 buono davvero e lo vorrò risentire il prima possibile (86+). Ottimi i rossi di Perillo tra cui ha spiccato una Riserva 2003 (quanta gente ci ho mandato e nel ringraziarmi gli ho detto: ne sono tutti entusiasti). Un banco dove passo volentieri è sempre Vignai da Duline, loro oltre che amici ne hanno sempre una pronta, quest’anno eccoli a presentare una Malvasia dal nome Chioma 2014. L’etichetta rispecchia i capelli del proprietario e mi è piaciuto (85+). Infine si chiude alla grande con i tanti vini di Ettore Germano (Sergio) e con i vini di Antolini che mi doveva far assaggiare un cioccolatino fatto con il loro Recioto. Ops…dimenticavo Isole e Olena, il Cepparello 2011 (90) è stato buonissimo. Un saluto anche ad Antonio Boco indaffarato con la sua birra. Infine non si può dimenticare l’ottima cena di Lorenzo Barsotti della Trattoria Enoteca Barsotti a Marzabotto (Bo). Era stato a salutarlo durante la serata Claudio Mazzoni del Ristorante La Posta di La Spezia, che me lo aveva raccomandato. Lui difficilmente sbaglia e Lorenzo non ha sbagliato un piatto, non ha sbagliato nulla sul buffet, anche perchè coadiuvato da ottimi produttori toscani. Le bombette alla crema hanno accompagnato la degustazione durante i due giorni, così come il Lampredotto, la Trippa, i salumi. Ecco il menù della serata: L’uovo e la gallina … un gran buon inizio, sapori equilibrati con l’uovo che esce sempre perfetto, buona cottura, preciso. Il primo piatto è: Tortelli alla lepre con cime di rapa, tartufo nero e tamburi di bosco. Buoni, pieni di sapori, la pasta ottima, la lepre sembra che scappi e poi si riavvicina deliziando il palato, contornata e coccolata da tutti gli altri sapori. Il secondo piatto è: Piccione in quattro cotture. Io non ADOROOOO il piccione, difficilmente lo prenderei da un menù, oggi ho mangiato un ottimo piccione. Un piatto perfetto. Senza rischiare il dolce, forse anche perché le bombette erano state già infinite. Ci ha deliziato con sei formaggi. Si è finito con i saluti ai produttori e a due amiche di Asti conosciute oggi. Una degustazione perfetta fatta di ottimi vini, di vini che crescono sempre di più, di Francia davvero buona, ma soprattutto di amicizia e di tempo che scorre sempre troppo veloce.

Pasquale Pace
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