Taste Alto Piemonte: tutto l’Alto Piemonte a portata di… bicchiere

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Taste Alto Piemonte
Castello Medievale di Novara
1 – 2 Aprile 2017
Novara (NO)

E’ stato un grande successo la prima edizione di “Taste Alto Piemonte”, l’anteprima del territorio dedicata ai vini dell’Alto Piemonte, andato in scena presso il Castello Visconteo Sforzesco di Novara sabato 1 e domenica 2 aprile.
Protagonisti dell’evento i quarantasei produttori delle dieci denominazioni del territorio (Boca DOC, Bramaterra DOC, Colline Novaresi DOC, Coste della Sesia DOC, Fara DOC, Gattinara DOCG, Ghemme DOCG, Lessona DOC, Sizzano DOC, Valli Ossolane DOC) che hanno conquistato operatori ed appassionati grazie ai banchi di degustazione e ai i seminari di Ais Piemonte che hanno approfondito la conoscenza dei diversi territori dell’Alto Piemonte non solo attraverso la degustazione, ma anche con il racconto delle caratteristiche pedoclimatiche che costituiscono la grande varietà di terroir.
Oltre alla valorizzazione dei vitigni autoctoni della zona, “Taste Alto Piemonte” ha messo in campo anche altre eccellenze enogastronomiche locali, per una promozione del territorio a trecentosessanta gradi: qualità (e quantità) tutta da gustare.
Il racconto di questa mia nuova esperienza ve la sintetizzo, come di consueto, con i miei quattro migliori assaggi anche se, a dirla tutta, non è stata affatto facile come scelta.

1. La Prevostura – Muntacc 2013 Coste della Sesia DOC. Un vino di facile beva, da bere con continuità. Intrigante, vorrei risentirlo tra qualche tempo (88).
2. Antoniolo – Osso San Grato 2012 Gattinara DOCG. C’era lo zampino di Lorella Zoppis Antoniolo nell’organizzazione di questo evento. Si vedeva… e si sentiva! Poco da dire, un vino che non tradisce mai, in poche parole un grande Gattinara (90).
3. Cantine del Castello delle sorelle Conti – Il Rosso delle Donne DOC. Finalmente ho avuto il piacere di trovare le sorelle Conti nelle loro terre, così come ho avuto il piacere di inserire il loro vino nei miei quattro migliori assaggi. Un Boca ben fatto, gradevole, forse ancora un pochino giovane. Il lavoro delle sorelle Conti (a proposito, ma quante siete che non lo ricordo mai?) trova conferma con questa bottiglia (88).
4. Brigatti Francesco – Oltre il bosco 2011 Ghemme DOCG. Un’etichetta antica che sa ancora regalare belle sorprese. Infatti, secondo me, questo vino può ancora resistere nel tempo. Quel giorno me lo sono goduto alla grande, ma in futuro ci rincontreremo sicuramente (90).

Menzione speciale per Barbaglia per i loro vini da uve autoctone e per la simpatia della produttrice; per le aziende Colombera & Garella presenti a “Taste” con tre vini interessantissimi; Podere ai Valloni, azienda che già conoscevo e che progredisce di volta in volta; La Stradina, produttori quasi per hobby, ma che sanno il fatto loro; Le Pianelle, che ringrazio per la mini verticale del loro Bramaterra, nella quale spicca l’annata 2013.
Mi presi una pausa passeggiando per le vie di Novara, cittadina deliziosa che non avevo avuto mai il piacere di visitare, per poi dedicarmi ad una nuova degustazione, quella del Bramaterra DOC 2011 di Odilio Antoniotti. C’era anche lui quel giorno, un personaggio che ha fatto la storia di Bramaterra e nella degustazione guidata a cura dell’Ais Piemonte è stato il giusto protagonista.

Gianluca Ciotti e Pasquale Pace Il Gourmet Errante

Gianluca Ciotti
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