Scannabue Caffé Ristorante a Torino … e pensare che non si doveva mangiare

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Scannabue
Caffè Ristorante
Largo Saluzzo, 25h
Torino
www.scannabue.it

Non si doveva mangiare, per il treno ci voleva ancora un po’, le colazioni ci erano state, perché per questo  Torino è tante cose, si passeggiava, ma la curiosità di vedere dove si sarebbe potuto andare c’era … c’era sapendo che sarebbe successo … ed eccolo la, sono bastate due foto dei piatti di un ristorante, si fa il numero, il posto c’è, si prenota, il tempo di trovare un taxi e si era dentro Scannabue. Nemmeno il tempo di sedersi, il tempo di aprire la carta dei vini che il dito mi va ai Baroli, l’occhio mi va al Barolo Bricco Boschis 2010 di Cavallotto, vino degustato e bevuto in diverse occasione, vino di una piacevolezza infinita, quindi … ecco il vino è scelto e che vino, un gran piacere davvero. Il menù arriva su delle lavagnette, ci metto davvero poco a scegliere, in Piemonte uno dei piatti che adoro è l’insalata russa, ordinata, buonissima, la maionese è perfetta, le verdurine croccanti, per un connubio perfetto, scarpetta con dito è dovuta. Altro antipasto: Tarte Tatin di cipolle di Andezeno con salsa al gorgonzola di Luigi Guffanti, anche questo antipasto un connubio di sapori intenso e gradevolissimo. Per me se c’è la Zuppa di cipolle,  in ogni dove la trovo, la ordino, questa volta ne sono stato felice, mi è piaciuta. Il primo piatto ci trova d’accordissimo: Tajarin, salsiccia e porri di Cervere, dall’imbocco della forchetta in mezzo alla pasta  è arrivata nella mano una vibrazione consistente, il girare la forchetta mi ha dato sensazioni di bontà, quella che ho trovato dal primo boccone, fino all’ultimo, fino alla scarpetta dietetica con il dito. Piatto buonissimo che si merita la foto prima … e dopo. Il vino è finito ne è rimasto appena un po’ per il dolce, tanto questo vino sta bene con tutto, tanto è perfetta la sua bevibilità. Ecco a finire il dolce: Mousse ai tre cioccolati, ce lo finiamo a cucchiaiate tanto è buono. Arriva uno dei soci del locale che aveva sgamato che eravamo del campo, così parlando, amici comuni, il capire che si conoscono diverse cose e si conoscono come ci piace a entrambi. Mi arriva il nome di un produttore di vino che sta a pranzo in un’altra sala, un nome non noto in Italia, ma che io conosco e vado a salutare con grande piacere, ci eravamo visti solo a Roma ed è stato bello ritrovarlo a Torino da Scannabue. Si finisce stupiti da tanta qualità, dalla voglia di tornare per diversi piatti che mi piacerebbe assaggiare, uno per tutti: Uovo barzotto con gamberi rossi di Mazara, crema di piselli. E’ bello uscire felice di aver provato un altro locale che da quel giorno sta nelle mie papille gustative.

 

Pasquale Pace
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