Sassotondo azienda in cui il Ciliegiolo ha svelato la sua grande tenuta 1997, 1999 due monumenti

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Sassotondo cantina e vigneti
C.s. Pian di Conati,52
Sovana – Sorano (Gr)
www.sassotondo.it

www.ilgourmeterrante.it

www.codivin.com

www.cantinaconforme.it

www.vinointorno.it

Avevo già deciso che il Ciliegiolo San Lorenzo 2015 sarebbe diventato uno dei miei tre vini rossi migliori per l’anno 2020. Poi qualche sera fa in visita, a cena in azienda, Edoardo Ventimiglia proprietario insieme a Carla Benini (sua moglie) ci ha voluto stupire con due annate che nemmeno lui sapeva come potevano ancora stare.
Si scende in cantina, cantina sempre piena di fascino, il tufo la fa da padrone, si assaggia da botte (che spettacolo il San Lorenzo 2019)… alla mia richiesta di prendere un’annata vecchia, Edoardo senza dirmi nulla ne prende due.
Si torna su, un po’ di relax ed eccomi a iniziare a cucinare la mia cacio e pepe. Carla sorpresa della scelta di Edoardo stappa le due bottiglie: Ciliegiolo base 1997, il tappo ha un profumo che fa ben sperare, il colore ancora di più. San Lorenzo 1999, siamo agli antipodi dell’azienda, Carla borbottando un po’ apre anche questo, altro tappo stupendo, colore incedibile, profumo che fuoriesce in maniera intrigante dalla bottiglia, la voglia di assaggiarli aumenta ancora.
La nostra visita era iniziata stappando un sorprendente Isolina 2019, a secco, in quel luogo magico che è l’entrata a Sassotondo, la bottiglia finisce, siamo in sei, siamo felici di brindare al nostro arrivo. Vino “bono” quando finisce.
Arriviamo all’aperitivo, un bellissimo tramonto accompagna la nostra bellissima convivialità, il rosato 2019 (mi sorprendete sempre di più) da inizio a una cena molto piacevole.
Impiatto la cacio e pepe, sono soddisfatto, l’abbinamento con il ciliegiolo 1997 va oltre al piacere, lo tracanniamo restandoci con la voglia. Un vino in perfetta forma, un vino di 23 anni che dire ci ha stupito è poco.
Restiamo tutti piacevolmente sorpresi, tutti goduriosi per questo vino in perfetta forma e dalla… carbonara. Peccato averne messi solo 800 grammi, ci restiamo con la voglia.
Mettiamo tutto in tavola il cucinato di Carla (mannaggia a me, nemmeno una foto), ci versiamo il San Lorenzo 1999. Prendo il cellulare e scrivo e pubblico su Istagram e su Facebook: “
San Lorenzo 1999… non so se mai nessuno ha potuto dire che ci sia un monumento al Ciliegiolo, oggi posso gridare al mondo che questo 1999 è un monumento al Ciliegiolo. Se poi è di Sassotondo permettetemi una immensa emozione. P.S. La mia cacio e pepe era buona!”
Nella notte Carla scriverà: @ilgourmeterrante sono stata contenta che sia stato tu a bere una delle nostre  ultime bottiglie!

Io vi dico grazie e ve lo dirò ancora per i tanti nostri anni che ci restano da vivere. Una serata indimenticabile per l’amicizia e per l’immenso piacere di aver bevuto due bottiglie incredibili, due vini in perfetta tenuta da tutti i punti di vista.

La serata continua con due Poggio Pinzo 2018 contraddistinti dalla lettera G e T, per far capire come due terreni molto vicini danno risultati diversi (erano molto buoni entrambi).  Il tempo scorre ed è ora della buona notte, ci ritiriamo in camera, l’adrenalina è tanta, chiudo gli occhi e penso a quanto il vino sia importante in un’amicizia, quanto sia importante per stare bene e trascorrere una serata stupenda.

La mattina arriva, è sempre bello risvegliarsi tra i vigneti. Ce la prendiamo comoda, prima di andare via non posso esimermi da dare con immenso piacere il mio stemma di azienda consigliata dal Gourmet Errante. Edoardo lo attacca e io quasi commosso lo fotografo. Ci salutiamo con la certezza che il Ciliegiolo stia diventando l’ennesimo grande vitigno di questa amata Italia. 

Pasquale Pace
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