Sangiovese Purosangue 2016 a Roma

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Sangiovese Purosangue 2016
Vini e Vignaioli d’Italia
16 – 17 Gennaio 2016
Radisson Hotel Roma
www.sangiovesepurosangue.com
www.enoclubsiena.blogsport.it
www.lacantinadimarco.com
www.codivin.com

Parlare oggi della degustazione Sanviovese Purosangue 2016 è come parlare di una parte dell’anteprima, delle anteprime toscane. Alcune delle aziende partecipanti le ho ritrovate a metà febbraio durante le degustazioni a Firenze, San Gimignano e Montalcino. Quest’anno c’era uno sponsor speciale che potrebbe risolvere molti problemi ai vignaioli che dal 1 luglio 2016 dovranno passare in telematico, le soluzioni sono tre: affidarsi al Sian, cosa complicatissima, o comprarsi un programma che poi difficilmente riusciranno a far funzionare, sciupando soldi, oppure con quei soldi si potrebbero affidare a Codivin e pagarci circa due anni di contratto con loro e dormire sonni tranquilli. Ma veniamo alla degustazione organizzata come sempre in modo impeccabile da Davide Bonucci e Marco Cum, si inizia con la presentazione della manifestazione con i produttori, il tempo scorre ma l’apertura è ancora lontana, è bello portare i produttori di Volterra e non solo a far colazione in una delle pasticcerie più buone di Roma, oggi anche  bar caffè, Regoli è lì vicino ed è un piacere (http://www.ilgourmeterrante.it/sito/bar-pasticceria-regoli-roma/). Si torna tutti al Radisson più pronti di prima. Il banchetto di Codivin è pronto, gli amici produttori di Volterra sono pronti, l’associazione Terre del Silenzio è pronta, Podere Orto, i loro vini ve li garantisco io, sono venuto con loro da Trevinano degustando i loro due prodotti nei giorni che sono stato loro ospite, sono buoni e piacciono tanto, e tutti gli altri produttori sono pronti è quasi pronto tutto per iniziare la degustazione. Sangiovese purosangue oggi non si può non iniziare dallo spumante Morfeo di Nicola Cantoni, lui è Fattoria Fibbiano e fa anche un buonissimo sangiovese fermo, il Ceppatella, davvero buono. Se stai qui inizi e finisci le Terre del silenzio e quindi Podere La Chiesa, quando penso a loro penso alla meravigliosa cantina che stanno costruendo, alle vigne che ci stanno sorgendo intorno, oggi il loro Opera mi piace, ma sono sicuro che qui il meglio deve ancora venire. Continuo con Varramista, ho scritto da poco di loro (http://www.ilgourmeterrante.it/sito/fattoria-varramista-s-p-toscana/) oggi i loro vini si confermano per la loro bontà. Il sangiovese è anche Romagna, Romagna è anche Albana oggi c’è un’azienda nuova che non conosco, con lei siamo amici su facebook e sarà bello conoscere lei e loro, ci conosciamo con Lucia Ziniti e degusto i loro vini, mi piace l’etichetta del loro bianco da Albana, il vino è il Sabbiagialla, non male davvero, piacerà a molti, il mio preferito per la sua piacevolezza è il Montetarbato da uve centesimino, tra i due sangiovese ho preferito il Settecento. Vicino a loro c’è Ca’ di Sopra, oggi sono presenti tutti e due i fratelli Montanari, i loro vini sono sempre più buoni, dal Crepe alla riserva, davvero un ottimo bere, spero che Roma si accorga prima possibile di loro. Un po’ di Toscana con Caparsa, che dire i loro vini sono nella mia pelle, per come sono e per come vengono prodotti. Podere Catellinuzza a Lamole, brava a Serena Coccia la tua riserva è davvero buona, voce non mia, voce che ha girato per gli interi due giorni. Mi sento chiamare, è la voce inconfondibile, come la sua bellezza, di Caterina Gargari, mi dice: ho portato il nuovo Aprilante, vieni a sentirlo è a temperatura giusta, prova da botte però. A lei non si può dir di no, nemmeno all’Aprilante, resto felice vedendo il suo sorriso, sa di apprezzamento, perché il mio è vero apprezzamento, brava davvero, lo risentirò prima possibile per una conferma certa. Giustamente ci sono e sento anche i suoi rossi, una piccola verticale di Moro di Pava c’è sul banco ed è un piacere degustarla. Ancora il Cerretello 2012, promette bene, quando diventerà pronto da bere sarà finito e va bene così. Michele Satta, che bello avere quattro annate del Cavaliere, la migliore? Una grande 2006. Adesso si va al banco di Montalcino, i produttori non ci sono, ci sono i loro vini, inizio da Pietroso, inizio alla grande il loro Brunello 2011 è già pronto, molto pronto. Se arriva anche un’altra bella donna del vino e il suo vino, il loro vino, il vino di Montevertine, il Pergole Torte 2012 è stato il tuo vino dell’anno 2015 (http://www.ilgourmeterrante.it/sito/anno-15-i-3-vini-rossi-per-il-gourmet-errante/) è giusto consacrarlo con una bella foto tra Liviana Midollini e Caterina Gargari. Adesso mi vado a dedicare al mio amico Saverio Basagni, la sua azienda si chiama Monterotondo ed è a Radda, non è poco, come non è poca la qualità dei suoi vini, mi piacciono tanto e ogni volta è un piacere degustarli e stare un po’ con lui, continua così caro Saverio e tutto arriverà. Dopo questo mi va di cambiare regione, si va in Liguria, lei sta qui come “guest star”, fuori dai sangiovese, ma sta qui con i suoi tre vini, no anzi oggi quattro, il quarto è un capolavoro è il San Biagio della Cima, gli altri tre in forma smagliante, brava davvero quattro vini che fanno di questa azienda una delle mie preferite. Vicino a Giovanna Maccario c’è il gruppo dei piemontesi e vederli così compatti è sempre un piacere, l’amicizia va oltre al lavoro, il loro lavoro è sempre più buono e Roma vi comoncia a conoscere come vi conosciamo noi a Olevano Romano. Montalcino ancora, San Lorenzo ormai è tra i miei preferiti, mi piace il loro essere diverso da tutti, mi piace il suo modo di essere un cavallo di razza che scalpita, poi ammaestrato ti dà tantissime gioie, bravo Luciano Ciolfi, non è la prima volta che dico questo. Se mentre degusti ti ritrovi con bei sorrisi e belle donne che ti incastrano per una foto, la foto si fa … con piacere tiro avanti. Tra le donne c’è la compagna del Marroneto, i vini del Marroneto, non serve a dir più nulla, o solo dire che sono buonissimi davvero. Radda anche c’è e ci sono due vini che piacciono tanto, il Chianti Classico 2013 di Val delle Corti e il Chianti Classico 2013 di Istine. Il Sangiovese di Romagna è anche Noela Ricci con le sue simpatiche etichette e con due vini che sono buoni. Qualche foto ancora, con persone che si incontrano e con produttori. Qualcosa il primo giorno ancora si può fare, Castello di Monsanto c’è e c’è un vino fatto da sempre con un’etichetta nuova il Sangioveto Grosso 2009, mi piace, mi informerò della storia di questo Fabrizio Bianchi. Per finire un saluto e una foto con il gruppo dei romagnoli presenti e l’assaggio di uno dei vini più buoni della manifestazione, l’Audace 2012 di Terre di Macerato, un vino davvero interessante. Il primo giorno finisce così. Il secondo giorno inizia con il seminario di Codivin, i discorsi e le risposte di Mauro Di Cosimo convincono davvero, il primo luglio è lontano, ne vedremo delle belle, vedremo che  potrà essere un mondo più tranquillo per i produttori, affidandosi a persone così a costi più che onesti.   Iniziano i seminari e il primo è il classico di Davide Bonucci e i suoi bicchieri neri e i sei vini alla cieca. Da questa degustazione esce alla grande il vino bianco dell’azienda Lecci e Brocchi con il loro Il Sangiò da sangiovese vinificato in bianco. Esce bene anche il 2008 di Mario Busato, azienda il Rifugio dei Sogni, il vino è l’Intensivo. L’azienda Lecci e Brocci ha anche il banco di assaggio e si corre a sentire i loro vini, non solo il bianco è buono, non sono male nemmeno i sangiovesi rossi con il Chianti Classico e con il Chianti Classico Riserva, con bella sorpresa apre anche un occhio di pernice davvero interessante. La seconda degustazione è una degustazione importante e avrà il mio scritto a parte. La giornata finisce, le giornate finiscono sempre troppo presto, il tempo di fare le foto alle tre interessanti e belle cartine del’EnoClub Siena e salutare tutti, in ultimo saluto Francesco di Terre de’ Pepi come rappresentante dei cinque produttori di Volterra, gli altri li avevo salutati prima, li avevo salutati felici della loro prima esperienza a Roma. Sangiovese Purosangue una manifestazione riuscitissima con buoni e ottimi vini, vera anteprima romana prima di tutte le anteprime toscane che ci sono state nei giorni a seguire.  

Pasquale Pace
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