Ristorante La Trota a Rivodutri (Ri)

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La Trota Ristorante

Via Santa Susanna, 33

Rivodutri (Ri)

Tel. 0746685078

Chiuso domenica sera e mercoledì

www.latrota.com

Ero stato alla Trota tanto tempo fa ad un pranzo e una bevuta che restano indelebili nella mia mente e in quella dei commensali di quel giorno. La voglia di tornarci era sempre nella mia testa. L’occasione è capitata per una cena con degli amici in trasferta per un altro evento. Anche se a pranzo si era mangiato e bevuto dalle 12,00 fino alle 18,00 la voglia di andare non era per nulla scemata. Vedere di notte questo posto, anche se c’era una stupenda luna piena è vederlo mancante di qualcosa di veramente bello. I corsi d’acqua sono bellissimi, i loro colori, il vedere i pesci liberi di sguazzare, il vedere tutto perfetto e bello, di notte non si può. Ci si tornerà di giorno, adesso ci stanno aspettando. C’è tempo di salutare i fratelli Serva per poi concedersi a un impeccabile staff di sala. Arrivano i menù, arriva la carta dei vini, arriva Maurizio, uno dei due fratelli Serva, (l’altro, Sandro, è in cucina), a consigliarci qualcosa dal menù, io ho già scelto, ma lo ringrazierò sempre per avermi fatto assaggiare il piatto con la carpa. Arrivano i pani tra cui una piastrella buonissima, buoni anche i grissini. I compagni di tavolo sono belle persone, cosa ancora più importante simpatiche persone. Il benvenuto non è un benvenuto ma è un piatto del menù, ed è: Tributo alla Panzanella, portato come benvenuto. Che benvenuto. Bello a vedersi, stuzzicante da mangiare, un bell’inizio davvero. Si apre il primo vino che è: Champagne Krug Gran Cuvée Brut, un nome una garanzia, chissà quanto durerà … il tempo del primo antipasto che è: Carpa in crosta di semi di papavero con maionese cotta di patate e rape rosse. Grazie a Maurizio Serva che ha voluto insistere e farci assaggiare un piatto così buono (ottimo). Lo abbiamo mangiato con le mani ed è stato ancora più buono, un sapore davvero ben equilibrato e succulento. Si passa al vero primo antipasto scelto dalla carta ed è: Crocchette di lumache su spremuta di erbe all’aceto di champagne, goccie di pomodoro e di salsa all’aglio. Invece dei popcorn al cinema, un cartoccio di queste e il film diventa un capolavoro. Sono i miei piatti, quando in un menù ci sono le lumache, loro diventano un mio piatto. Qui non si sbaglia davvero. Un assaggio di un loro classico. Zuppa di tinca con passaggio speziato e capelli d’angelo. Quando pensi a un ristorante e pensi in quale piatto si identifica, quale piatto tieni in mente, a quale piatto non rinunceresti mai, ecco questo è uno di quei piatti. Le sensazioni che ti dà al palato te le porti per giorni e giorni. Applausi. Il secondo vino, il vino del contadino portato da noi se ne è andato, Il terzo è il Brecciaro 2011 di Leonardo Bussoletti, lui è a cena con noi, quando c’è lui ci sono tantissime cose da godere, in primis la sua persona e i suoi vini. Arriva il primo : Bottoni di stracciatella, foie gras, estrazione di parmigiano, salsa di stringoli. Un primo piatto che ti lascia senza fiato, vorresti che il mondo si fermasse per non farlo finire mai. L’apertura del bottone in bocca è un momento di puro piacere, il foie gras e gli altri condimenti fanno il resto. Primo piatto che si candida a diventare tra i miei tre primi piatti dell’anno. Piatto che si merita il prima e … il dopo. Il secondo primo è un assaggio: Cannoli di pasta alle olive ripieni di pollo affumicato alla lavanda con salse e caramello ai peperoni. Bellissima idea, il pollo ai peperoni c’è tutto. Il mio secondo non poteva che essere un classico del ristorante: Anguilla nel coniglio, coniglio nell’anguilla, pesche della Sabina e menta. Piatto che avevo già mangiato e per i miei gusti amo troppo l’anguilla, se ci sarà un’altra volta (lo spero) chiederò tutte e due i bocconi in il coniglio nell’anguilla. Piccione, foie gras e fichi. Il piccione è piccione e questo e un buon piccione. Per i vini purtroppo siamo sfortunati lo Chateauneuf du Pape del 1998 sa di tappo (maledizione). Leonardo si alza e ci fa uno scherzo ordinando una bottiglia coperta per divertirci un po’, indovinare il vino? Si ride e nessuno ci riesce. Arriva un altro assaggio di secondo: Filetto di castrato marinato al cardamomo, crocchetta di patate e cicoria, composta di rosa canina. Voglio iniziare dalla composta, era buonissima adoro la rosa canina, la crocchetta da bis, tris e poker, il castrato con cottura perfetta. Alla Trota non si può finire senza il carrello dei formaggi, oggi arricchiti da quelli del “casaro” Antonello Egizi a tavola con noi, le sue Forme d’Autore fanno bella figura e danno colore a uno splendido carrello dei formaggi. Finisce anche la bottiglia coperta, dopo qualche cavolata avevamo indovinato i vitigni internazionali (Cabernet Sauvignon e Merlot), era il Fiorano Rosso 2007 del Principe Alessandro Boncompagni Ludovisi, non era il massimo, ma non stava nemmeno poi così male. Si passa ai dolci e le bombette della Trota non possono mancare, servite con crema, marmellata ai frutti di bosco, cioccolato e latte. La sorpresa, il divertimento, la piacevolezza arrivano con la piccola pasticceria: Mini pasticceria, Dolce o salato? Frutta o verdure? Divertimento e piacere di sicuro. Gran buon e bel finale di un ottimo pranzo. Anzi no si chiude con la cioccolata, per chiacchierare un po’, per dire tutto quello che si pensa, invitati dai fratelli Serva anche a dire cose che non sono andate bene. Non c’è nulla che non è andato bene, una cena davvero da ricordare come è ancora nei ricordi il pranzo dell’ultima volta. Siete una garanzia, non so se al mondo ci sia un ristorante di questo livello con i pesci di lago, io questi pesci li adoro, li mangio anche nelle trattorie, sono sicuro che sarebbe una gioia grande fare un pranzo da voi con un braciere e cuocere anguille, coregoni e tutto ciò che vi viene in mente. Per poi passare ai grandi capelli d’angelo, al grandissimo primo piatto di oggi … insomma un posto davvero bello, buono, ottimo. Complimenti e grazie per una gran bella e buona serata con voi che ci avete deliziato insieme al vostro staff, con ottimi amici e amiche.

Pasquale Pace
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