Il primo incontro libri e vini al Dopolavoro Ferroviario di Velletri è andato alla grande. La protagonista è stata reale… è stata Lorella Reale

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Dopolovaro Ferroviario
Autogestito da fantastici ragazzi/e
Piazza Martiri Ungheria
Velletri (Rm)
www.ilgourmeterrante.it

La prima serata sociale di vini e libri è andata alla grande. E in questo mio pezzo voglio fare una cosa diversa: mettere i commenti di alcune persone che erano presenti all’incontro.

Il primo, come è giustamente che sia, è dell’autrice del libro – che è poi anche la produttrice dei vini insieme a suo marito Piero Riccardi che hanno scandito la degustazione: www.cantinericcardireale.it. Mi piace ricordare anche i loro due figli, Cassia e Curzio, a loro è dedicato il libro di racconti presentato “Il talento del naso.” A loro che sono spesso presenti nella vita vitivinicola dell’azienda e sono gli autori di alcune delle etichetta dei vini. Ecco il commento di Lorella sulla serata, sul mio post su Istagram: “Un ambiente bello e caloroso, di giovani che cucinano come grandi cuochi. E poi un bel pubblico a dialogare, tra i vini che si alternavano, dei temi dei miei racconti. Davvero molto bello. Grazie di cuore a Claudia Pace e il gruppo del dopolavoro ferroviario.”

Temi forti, come: scelte professionali, relazioni di potere, amore, ambizione, competizione in ambienti che ci stanno a cuore, nelle grandi cucine, nello sport, nelle idee imprenditoriali che hanno per oggetto la campagna.

L’altro commento è della mamma di Giorgia Di Consolo che era sul palco conducendo la presentazione con trasporto e competenza, ha tenuto la serata in maniera impeccabile. Lei è Rina Pennacchini, sommelier: “Una serata autentica, molto conviviale assolutamente da ripetere, i ragazzi del DFL sono di una cortesia unica. Il Gourmet Errante con la sua infinita conoscenza, la produttrice fantastica, i vini veramente ben fatti, ha toccato dei temi con il suo libro con cui mi scontro da una vita, e poi i libri e i vini le mie passioni. Giorgia Di Consolo ormai un talento…”

E anche qui temi come: le scuole di sommelierie, la soggettività di una degustazione, vini d’annata, biodinamica.

Infine l’ultimo osservazione è di Annamaria Abbate: “Piacevolissima serata.”

Ed ecco il mio pensiero. Questo venerdì libresco con i vini della cantina Riccardi e Reale e con il libro “Il talento del naso” scritto da Lorella Reale presentato da Giorgia Di Consolo è stata di una piacevolezza grande.
Due ore senza mai annoiarsi un attimo. Dialoghi interessanti così come i 4 vini da uve Cesanese di Olevano Romano sono stati di una piacevolezza accompagnante.

Tucuca Lazio IGP rosato 2019, serata da applausi per lui, quando sta così lo metto tra i miei dieci (pochi) rosati che mi piacciono. Serata autorevole per lui.

Collepazzo Cesanese di Olevano Romano DOC 2017, da terre vulcaniche e arenarie, da sempre il mio preferito dei tre cesanesi prodotti dall’azienda. In serata timida come sempre di fronte ai prossimi vini, ma quando poi prende la beva, lui diventa simpatico e molto beverino.

Calitro Cesanese di Olevano Romano DOC 2017, dalle sole terre arenarie del colle dove si trovano i vigneti, qui lo dico e qui non lo nego, a mio ricordo il più buono Calitro che abbia mai bevuto. Tutte le volte che l’ho sorseggiato mi ha lasciato stupito. Profumi delicati con classe, bocca intensa, piacevole, accompagnatore impareggiabile della serata, del piatto, preparazioni a base di formaggi e carni, e dei piacevoli dialoghi. Una ottima sorpresa. Felice di aver bevuto un Calitro molto buono.

Neccio Cesanese di Olevano Romano DOC 2017, dalle sole terre vulcaniche del colle, tannini ancora evidenti, vino che mi è parso mostrasse una timidezza che non ha mai avuto… Chissà che abbia risentito della splendida forma del suo compagno di viaggio Calitro? Oppure, de gustibus – come si dice, dato che dai commenti dei presenti è piaciuto tanto anche lui.

Insomma, il tutto è risultato di una combinazione perfetta. Buona la prima quindi… e pronti, con altri produttori e altri libri, per ripetere il tutto. La prossima data sarà molto probabilmente il 30 ottobre con i vini di Federico Artico.
Il dopolavoro locale molto, molto convincente. Locale consigliato da me Il Gourmet Errante. Gestito da giovani, tra cui mia figlia, che non ho mai nominato ma che ho visto felice e orgogliosa, oltre che abile organizzatrice di ogni dettaglio.
Il DLF è un locale di una piacevolezza genuina, tutto sembra girare come un grande disco di musica rock. La palestra del pugilato era piena. La fantastica sala da biliardo aspettava solo le persone per riempiere i diversi tappeti verdi, (la prossima volta andrò prima per farmi una partita!). La sala della dama era stata appena aperta. Fuori pioveva e non si è potuto sfruttare gli invitanti spazi all’aperto. Ma gli interni erano vivi, pieni di gioventù e di convivialità.

Gioisco per una serata che si ripeterà presto come scritto sopra.

Pasquale Pace
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