I tre migliori vini rossi del 2020, per il Gourmet Errante, con sei menzioni e due grandi annate vecchie

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Dopo la pausa natalizia dove si è mangiato alla grande, poco e benissimo, dove si è bevuto bene e molto bene. Come ogni anno a dicembre, alla fine di tanti pranzi e cene, eccovi i miei tre vini rossi per il 2020. Riprendiamo le premiazioni dopo la necessaria sosta natalizia e lo facciamo col botto, con i tre vini rossi del 2020.

Tre? È stato difficile arrivare a tre, sono stati tanti i vini rossi che mi hanno colpito quest’anno, infatti le menzioni sono sei, più due annate vecchie, le troverete dopo i tre migliori vini rossi.

Eccoli i tre migliori vini rossi del Gourmet Errante per il 2020.

Sassotondo cantina e vigneti C.s.
Pian di Conati,52
Sovana – Sorano (Gr)
www.sassotondo.it

Il vino rosso che va a finire tra i miei tre migliori per l’anno 2020 è il San Lorenzo da uve ciliegiolo 100% dell’azienda Sassotondo. L’annata sarebbe quella del 2015, poi però questo vino l’ho bevuto in diverse occasioni e di diverse annate, quindi la scelta va al San Lorenzo di tutte le annate dalla 1999 alla 2015. Un ottimo San Lorenzo è stato un magnum 2010, bevuto in due diversi giorni durante la degustazione di Proposta Vini, azienda che rappresenta Sassotondo in Italia. L’annata 1999 l’ho raccontata sul mio blog www.ilgourmeterrante.it. Il giorno dopo ce la prendiamo comoda, prima di andare via non posso esimermi da dare con immenso piacere il mio stemma di azienda consigliata dal Gourmet Errante. Edoardo lo attacca e io quasi commosso lo fotografo. Ci salutiamo con la certezza che il Ciliegiolo stia diventando l’ennesimo grande vitigno di questa amata Italia. Insomma il San Lorenzo sta raggiungendo livelli notevoli, Edoardo Ventimiglia e Carla Benini ci hanno creduto fin dal primo giorno e la serata passata da loro, con l’apertura di due monumenti al ciliegiolo me lo ha dimostrato alla grande. Complimenti a voi.

Tenuta I Fauri
Via Foro, 18
Ari (Ch)
B&B Baldovino
www.tenutaifauri.it

Ottobre Rosso 2018, da uve Montepulciano d’Abruzzo 100%, questo è il secondo vino rosso da me preferito per il 2020. Che dire? Ottobre Rosso è uno dei miei vini rossi preferiti, dal primo giorno che l’ho bevuto. Se oggi è uscita anche una lacrima ne sono strafelice. La lacrima è uscita durante la verticale di sei annate dell’Ottobre Rosso, sulla 2018 scrissi: Mi ripeto, il mio Ottobre Rosso con tantissime cose in più. Sembra che sa che lo adoro e mi regala cose ancora più buone. Vino davvero fantastico! Mi piacerà per tanto tempo ancora. Vino che si candida a diventare uno dei miei tre rossi preferiti per l’anno 2020. Quindi con immenso piacere eccolo tra i migliori.
La verticale di quel giorno è raccontata qui.
L’etichetta del vino Ottobre Rosso è da sempre una di quelle che mi piace di più.
Tenuta I Fauri è un’azienda consigliata da il Gourmet Errante.

Giovanni Rosso Az. Agricola
Via Roddino, 10/1
Serralunga d’Alba (Cn)
www.giovannirosso.com

Il terzo vino è il Barolo DOCG Vigna Rionda Ester Canale Rosso 2016. Di questo vino ho scritto dopo la degustazione dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso a Roma: Un Barolo che è un anno che sta nella mia testa, nei miei pensieri, nei vini più buoni per quest’anno così particolare. Pensare a lui, desiderare di andare a visitare questa azienda mi fa stare bene. Un vino fantastico. Eccolo sta nella mia testa anche adesso, mi piace anche l’etichetta, ancora di più mi piace questo meraviglioso vino, fantastico vino che sta nella bottiglia. Il desiderio di andare a visitare questa azienda è davvero grande. Appena si potrà e tornerò in Piemonte sarà la prima visita che chiederò e se loro accetteranno con immenso piacere donerò loro il mio adesivo per azienda consigliata da il Gourmet Errante.

Questi sono i miei tre vini rossi per quest’anno, ma non posso non menzionarne altri che mi sono piaciuti, sono ben sei, ho avuto difficoltà a toglierli tra i migliori, nel mio piccolo li considero alla pari dei tre descritti sopra. Eccoli:

-Palladino – Barolo DOCG Ornato 2016, Nebbiolo 100%. Tra i miei migliori assaggi di Grandi Langhe 2020, il tutto confermato durante la visita in cantina.

-Giacomo Fenocchio – Barolo DOCG Bussia 2016, Nebbiolo 100%. Altro Barolo tra i miei preferiti di Grandi Langhe 2020, bevuto ancora durante una bella serata in Piemonte, confermò tutta la sua eccellenza.

-Teobaldo Rivella – Dolcetto D’Alba DOC 2017, un vino che non si produrrà più. Di lui ho scritto nel mio blog:

-Fattoria San Giusto a Rentennano – Chianti Classico DOCG Riserva Le Baròncole 2017, Sangiovese 97%, Canaiolo 3%, vino biologico, rese molto basse, come piace a me. Alla cieca sono catturato dal colore brillante, un colore invitante così come il profumo. Il tutto invita alla beva che è molto intensa, pecca di gioventù, ma magari avercene di vini giovani così. Vado al banco e dico a una delle signore: “mi dispiace che questo vino è una prova di botte, altrimenti lo avrei messo tra i miei migliori assaggi”. Lei mi risponde: “allora le dico che lo stiamo imbottigliando oggi”. Io: “perfetto, allora farò un’eccezione, sarà un piacere”. Mai avrei pensato che dopo circa 15 giorni ero a far visita alla fattoria di San Giusto a Rentennano. Questo ho scritto dopo l’anteprima del Chianti Classico 2020. Questa azienda la ritroverete tra i vini dolci.

-Stefano Amerighi vignaiolo a Cortona –  Apice Syrah Toscana IGT 2016, Syrah 100%, prodotto solo in annate eccezionali, arriva dall’apice del vigneto de’ Canonici, rese di circa 35 quintali per ettaro. Ogni anno con Stefano ci ripetiamo: “quest’anno hai fatto il miglior vino della tua storia”. Lo avevamo detto con il Syrah 2016 e quel vino lo ha confermato ogni volta che è stato aperto. Poi però doveva arrivare l’Apice 2016, oggi per la prima volta l’ho degustato, ne sono rimasto affascinato da subito, il vino è andato giù senza esitazioni, solo tanto piacere, tanto gusto, una bocca piena, dal palato, alle guance interne, un vino di incredibile qualità. Vino che si candida a diventare uno dei miei tre migliori rossi per il 2020. Questo avevo scritto dopo Terre di Toscana 2020.

-Leonardo Bussoletti – Brecciaro Ciliegiolo 2018. Lo avrò degustato, bevuto, tante volte durante l’anno. Mi aveva affascinato già da quando era in ogni contenitore in cui è affinato e scrissi questo: ultimamente di Leonardo ho degustato in anteprima il Brecciaro 2018… ecco allora penso che il top non si capirà mai per il ciliegiolo, il livello è già molto alto… quindi, avanti così. Dopo la degustazione dei tre bicchieri ogni volta ho detto che sarebbe stato tra i miei migliori assaggi per l’anno 2020 categoria rossi. Oggi sono felice di metterlo anche tra i migliori assaggi di questa degustazione. Confermo il tutto.

Finisco qui con i rossi degustati nel 2019, sono tanti però sarebbero potuti stare tutti tra i primi tre, mi è piaciuto elencarli. Ops… ne manca uno, manca un’annata vecchia e anche quella c’è, anzi sono due.
La prima è: Ormanni – Borro del Diavolo Riserva 1999, profumi trascinanti per quanto intensi, ci iniziamo a guardare negli occhi tutti, si capisce subito che si è di fronte a qualcosa di abbondantemente buono, ottimo direi. Rocco ride felice per aver aperto una bottiglia di livello altissimo, si ragiona, si è felici, io nello scusarmi con Rocco dell’ora che si è fatta, mi sento rispondere: “Pasquale godiamocela tutta in tranquillità, sentire il vostro compiacimento, il vostro godere di fronte ad un vino tanto buono… è un piacere.” Così facciamo, le ultime foto a far si che si possa immortalare una visita a cui tenevo tanto. A proposito il 1999 si becca un punteggio di 97 da parte mia e sarà sicuramente tra i tre migliori assaggi per l’anno 2020. Si esce fuori e un bellissimo tramonto ci accompagna alla fine di una giornata molto bella. Questo ho scritto quel giorno, questo confermo in toto.

La seconda è: Az. Agricola Canalicchio, oggi l’azienda è Franco Pacenti – Brunello di Montalcino DOCG 2001 Riserva. Eravamo a cena a Montalcino alle Loggi di Piazza e Lorenzo Pacenti ci ha onorato di questo fantastico Brunello di Montalcino. Quando un Brunello dopo 19 anni si offre alla nostra beva in maniera entusiasmante, si deve dire grazie a chi lo ha prodotto in questa ottima terra. Bevuta che resterà nella memoria per anni e anni ancora. Vino apprezzato da tutti. Non per caso è una delle mie aziende preferite a Montalcino. L’emozione corre ma resta in me.

Finisco così l’elenco dei miei rossi preferiti, ripeto, forse non saranno i migliori, ma sono quelli che mi hanno emozionato di più.

Pasquale Pace
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