I Tre Bicchieri della Lombardia per la guida “Vini d’Italia 2020” del Gambero Rosso… con un mio piccolo commento

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Tre Bicchieri Lombardia
Vini d’Italia 2020 del Gambero Rosso
Via Ottavio Gasparri, 13/17
Roma
www.gamberorosso.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it 
www.vinointorno.it

Eccomi come ogni anno a pubblicare i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, regione per regione, continuo con la Lombardia. Come sempre qualcuno storcerà la bocca, ma ognuno è padrone di ciò che vuole fare della propria vita e a me questa cosa diverte. Sono un curiosone, mi diverte controllare, curiosare, confrontare con gli anni passati e per almeno i prossimi due mesi aspetterò, regione per regione, i premiati fino alla degustazione di Roma. Una volta ne ero veramente preso per tutto l’anno, non lo nego, con le guide ho imparato tante cose, oggi le metto in libreria e poche volte le vado a prendere, ma le voglio perché mi diverte averle e a volte consultarle. Ecco l’elenco dei premiati con il commento, tra virgolette, per la regione da parte della redazione del Gambero Rosso:

Vini della Lombardia: Tre Bicchieri 2020

“Quando si parla di regioni protagoniste della scena ed emergenti nel panorama enoico italiano raramente o quasi mai viene citata la Lombardia. Sbagliato. Con una progressione straordinaria in questi ultimi vent’anni le aziende lombarde hanno messo a segno una serie di obbiettivi importanti, e hanno conquistato quote rilevanti di mercato sia in Italia sia sui mercati più importanti.

Tre Bicchieri 2020 Lombardia. I successi della Franciacorta

La prima denominazione che viene in mente quando si parla di Lombardia è la Franciacorta, che con un’infaticabile opera di promozione ha portato le sue cuvée in giro per le nostre regioni e per il mondo, ottenendo significativi successi. Ma la promozione non basterebbe, se non ci fosse dietro una qualità solida, un sapere tecnico all’avanguardia e l’impegno incredibile di tante aziende, oltre alla naturale vocazione del terroir. Tutto questo in Franciacorta c’è, come in altre zone della regione.

Tre Bicchieri 2020 Lombardia. Lugana, Valtellina, Oltrepò Pavese e la altre denominazioni

Basti ad esempio pensare ad un’altra celebre denominazione, il Lugana, anche se è condivisa col vicino Veneto, best seller in patria e nei mercati del Nord Europa. La Valtellina anche quest’anno ci ha regalato rossi di grandissima caratura figli d’una viticoltura eroica, mentre cogliamo positivissimi segnali dall’Oltrepò Pavese, che inizia a prendere coscienza delle straordinarie possibilità dei suoi tanti vocatissimi terroir, che dal metodo classico ai grandi rossi e bianchi gli regalano infinite possibilità.

L’esame della regione non si esaurisce qui. Le piccole denominazioni crescono, come testimonia ad esempio quella di Botticino, poi il comprensorio del Garda versante bresciano – Valtènesi in testa – è in positivissima evoluzione, e segnali incoraggianti arrivano anche da zone meno battute come la Valcalepio, la Valcamonica e addirittura dalla provincia di Lecco.

Tre Bicchieri 2020 Lombardia. Uno sguardo al futuro

Il sano pragmatismo lombardo, infine, fa sì che le aziende siano gestite in maniera oculata, con un occhio molto attento all’innovazione e al marketing. Un discorso che non riguarda solo i brand più importanti, ma che è condiviso anche dalle aziende di medio e piccolo taglio.
Infine, una regione dove continuano, nei vari distretti, a nascere nuove realtà, vuol dire che esercita un fascino sugli investitori ed è in grado di attrarre risorse umane e capitali importanti.
Ad incorniciare un’annata storica come numero di premi, ben 26, salutiamo le aziende che debuttano nell’esclusivo club dei Tre Bicchieri: sono la Cantina Scuropasso con il Pas Dosé Roccapietra ’13, la Fiamberti con il Buttafuoco Storico
Vigna Sacca del Prete ’15, entrambe in Oltrepò, e poi il Podere Selva Capuzza con il Lugana Menasasso Riserva ’15 e la Perla del Garda con il Lugana Superiore Madonna della Scoperta ’17.

Vini della Lombardia premiati con i Tre Bicchieri 2020

Botticino Gobbio 2017 Noventa (un vino davvero buono, ottimo direi)

Farfalla Brut Zero Dosage M. Cl. Ballabio (scoperto al Vinitaly, mi piace)

Franciacorta Dosage Zero Secolo Novo Ris. 2011 Marchesine (lo andrò a risentire con piacere)

Franciacorta Dosaggio Zero Bagnadore Ris. 2011 Barone Pizzini (buonissimo)

Franciacorta Dosaggio Zero Cuvée Annamaria Clementi Ris. 2009 Ca’ del Bosco (lo dirò sempre se avessi i soldi ogni anno ne comprerei un cartone)

Franciacorta Extra Brut 2013 Sparviere (ne capirete sicuramente più di me)

Franciacorta Nature 61 2012 Berlucchi & C. (ne capirete sicuramente più di me)

Franciacorta Non Dosato Alma Bellavista (non lho mai bevuto)

Franciacorta Pas Dosè Riserva 33 Ris. 2012 Ferghettina (spumante che colpisce)

Franciacorta Satèn 2015 Mosnel (azienda che non sbaglia più nulla, al 95% sarà la mia azienda del nord Italia per lanno 2019)

Franciacorta Satèn 2015 Contadi Castaldi (un grande classico, quanto ne ho bevuto e comprato)

Franciacorta Satèn 2015 Ricci Curbastro (ne capirete sicuramente più di me)

Lugana Menasasso Ris. 2015 Selva Capuzza (non lo conosco)

Lugana Sup. Madonna della Scoperta 2017 Perla del Garda (non è male lo risentirò con piacere)

Nature M. Cl. Monsupello (ADOROOOOOOO)

OP Buttafuoco Bricco Riva Bianca 2016 Picchioni (un vino che merita ASSAI)

OP Buttafuoco Storico V. Sacca del Prete 2015 Fiamberti (non lo conosco)

Roccapietra Pas Dosé M. Cl. 2013 Scuropasso (non lo conosco)

Sforzato di Valtellina Ronco del Picchio 2016 Fay (mi piace ma 90 punti sono tanti)

Tavernetto Pinot Nero 2016 Conte Vistarino (non lo conosco)

Top Zero Pas Dosé M. Cl. Giorgi (davvero un ottimo spumante)

Valtellina Sforzato Corte di Cama 2017 Mamete Prevostini (se passa qualche anno ti sbalordiscono)

Valtellina Sfursat 5 Stelle 2016 Negri (è tornato molto in auge)

Valtellina Sup. Grumello Dirupi Ris. 2016 Dirupi (una gran ottima riserva)

Valtellina Sup. Grumello Ris. 2013 Rainoldi (non lho degustato)

Valtènesi Chiaretto Molmenti 2016 Costaripa (non lo conosco)

L’anno scorso 24, quest’anno 26.  Nel leggere l’elenco mi viene da pensare: ancora un’altra volta  manca Calatroni, manca anche ARPEPE,  mi dispiace. Ma Balgera manderà i campioni al Gambero Rosso? In Lombardia ci sono vini e spumanti degni di nota, anche se mancano da troppo tempo due aziende che mi piacciono tanto, sono Cavalleri e Gatti. Ci sono diversi vini che sono curioso di degustare, me li sono segnati e sarà un piacere farlo:
Alla prossima regione aspettando belle e buone cose. 

Pasquale Pace
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