I Tre Bicchieri della Basilicata per la guida “Vini d’Italia 2019” del Gambero Rosso… con un mio piccolo commento

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Tre Bicchieri Basilicata
Gambero Rosso 2019
Via Ottavio Gasparri, 13/17
Roma
www.gamberorosso.it

Si continua con i Tre Bicchieri della Basilicata… il mio ritornello che segue mi piace tanto e forse lo metterò per ogni regione. Qualcuno storcerà la bocca, ma ognuno è padrone di ciò che vuole fare della propria vita e a me questa cosa diverte. Mi diverte controllare, curiosare, confrontare con gli anni passati e per almeno i prossimi due mesi aspetterò, regione per regione, i premiati fino alla degustazione di Roma. Una volta ne ero veramente preso per tutto l’anno, non lo nego con le guide ho imparato tante cose, oggi le metto in libreria e poche volte le vado a prendere, ma le voglio perché mi diverte averle e a volte consultarle. Ecco l’elenco dei premiati con il commento, tra virgolette, per la regione della redazione del Gambero Rosso:

“Nel 2019 Matera è la Capitale europea della Cultura. Un evento di portata internazionale che sta accendendo i riflettori su una regione mediaticamente fin troppo nell’ombra. Ne siamo felici, perché crediamo che tutti quelli che avranno la fortuna di trascorrervi qualche giorno non potranno che rimanere ammaliati dalle sue bellezze, dai suoi scenari pittoreschi (e non parliamo solo dei Sassi… c’è tanto altro da vedere e visitare sul territorio), da una cucina splendidamente mediterranea e, infine, dai suoi vini. Forse è proprio questo che è mancato alla Lucania, quel po’ di esposizione mediatica che avrebbe permesso di accelerare quel processo di crescita e rinnovamento della sua viticoltura che è partito già anni fa ma che non procede spedito come dovrebbe.

Se guardiamo la sola lista dei premiati – quattro – non possiamo certo fare salti di gioia… Uno in meno dello scorso anno… Sugli scudi comunque l’indomita Elena Fucci con la sua boutique winery, Paternoster che continua a sfornare classici anche dopo l’ingresso in un gruppo dal più ampio respiro, Cantine de Notaio che con il Repertorio ci fornisce un’interpretazione moderna e godibilissima del grande rosso della regione, l’Aglianico del Vulture, e non ultima Terre degli Svevi con un elegantissimo Re Manfredi all’altezza delle sue migliori annate. Quel che più conta è che i vini alle nostre finali erano ben 18, con due presenze della provincia di Matera a incrinare la quasi totale egemonia dei vignaioli del Vulture.

Ma in regione non sono tutte rose e fiori, nonostante il livello elevato di questo piccolo plotone. Le aziende sono tante ma hanno bisogno di investire in attrezzature, professionalità, nella cura dei vigneti… Tutte operazioni costose, che il prezzo tutto sommato basso (favorito dalla presenza di cooperative e di alcuni produttori di grandi dimensioni) che spuntano i vini lucani sul mercato non consente. Il classico serpente che si morde la coda, insomma. A farne le spese sono le piccole e medie cantine che non hanno la forza di presentarsi in maniera organizzata sul mercato. Un vero peccato, perché il Vulture, ma anche il comprensorio materano, il Grottino di Roccanova e le Terre dell’Alta Val d’Agri sono terroir di grande vocazione, che meriterebbero ben altri esiti. Non ci resta che sperare che i riflettori internazionali e le istituzioni aiutino a far decollare questa regione che per potenziale qualitativo non è seconda a nessun’altra.”

 I vini della Basilicata premiati con Tre Bicchieri

Aglianico del Vulture Don Anselmo 2015 – Paternoster
Aglianico del Vulture Il Repertorio 2016 – Cantine del Notaio
Aglianico del Vulture Re Manfredi 2015 – Re Manfredi-Cantina Terre degli Svevi
Aglianico del Vulture Titolo 2016 – Elena Fucci

L’anno scorso 6, quest’anno solo 5. Leggo però che i vini in finale sono stati ben 18, di questi, almeno otto saranno delle aziende premiate, eccetto Elena Fucci che produce solo il suo ottimo Titolo.
Poi leggo nel commento alla regione (sto ridendo da quando l’ho letto la prima volta): “Ma in regione non sono tutte rose e fiori, nonostante il livello elevato di questo piccolo plotone. Le aziende sono tante ma hanno bisogno di investire in attrezzature, professionalità, nella cura dei vigneti… Tutte operazioni costose, che il prezzo tutto sommato basso (favorito dalla presenza di cooperative e di alcuni produttori di grandi dimensioni) che spuntano i vini lucani sul mercato non consente.”
Da parte mia invece, spero che aziende come Musto Carmelitano, Grifalco, Michele Laluce, Carbone, Camerlengo, Madonna delle Grazie, restino sempre delle loro dimensioni, ogni anno con i loro possibili investimenti, ogni anno felici che i vini finiscano in un mercato in cui spero non entrino mai queste grosse e grasse aziende.
Poi in Basilicata Le Nuvole si stanno illuminando di sole…
Curioso di vedere i 18 vini arrivati in finale. Per la Basilicata affermo e dico: sempre la solita musica. Alla prossima regione aspettando belle e buone cose.

Pasquale Pace
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