I faccini per il DoctorWine con 96/100 della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2021… con un mio piccolo commento vino per vino

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DoctorWine
Daniele Cernilli
Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2021
www.doctorwine.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it

Si inizia anche quest’anno l’elenco dei vini premiati con il faccino dalla guida essenziale a vini d’Italia 2021 del Doctor Wine, elenco che porterà alle giornate  di Milano il 3 e il 4 Ottobre 2020 e di Roma il 10 Ottobre 2020.  Una grande lista, con grandi vini,  tanti di questi vini sono tra i miei favoriti… però con affetto e con simpatia… ve lo dico anche qui, siete troppo buoni. A presto a chi degusta spesso con me, a cui avevo promesso di commentare vino per vino. Ecco quelli con 96/100 sono davvero tanti. A seguire il commento della redazione del Doctor Wine.

Saliamo di un gradino nella scala dei punteggi e presentiamo i 96/100, con il solito criterio dell’ordine alfabetico per denominazione.

Abbiamo visto ieri il primo gradino della nostra piramide qualitativa (i 95/100). Eccoci oggi alle prese con quei vini che li hanno battuti di un punto. Un solo piccolo centesimo in più per indicare un gradino superiore nel giudizio di noi di DoctorWine.

Tutti vini veramente ottimi, che rappresentano la produzione di punta che sta entrando sul mercato in questo ultimo trimestre 2020 e che vi sarà nel corso del 2021. Con qualche piccola eccezione di vini che abbiamo recensito già lo scorso anno ma che sono stati riproposti dai produttori in quanto aspetteranno più mesi prima di presentare l’annata nuova. Questi vini sono segnalati con un asterisco.

96/100

 

  • Alessandro del Borro 2016, Il Borro, Toscana (non lo conosco)
  • Alghero Marchese di Villamarina Cabernet Riserva 2016, Sella & Mosca, Sardegna (bevuto da poco in magnum mi è piaciuto tanto)
  • AA Gewürztraminer Spätlese Epokale 2013, Cantina Tramin, Alto Adige (beati voi che lo potete degustare e anche bere)
  • AA Pinot Nero Art Selection 2016, Tenuta Abraham, Alto Adige (non lo conosco)
  • AA Pinot Nero Maso delle Rose 2016, Josef Weger, Alto Adige (non lo conosco)
  • AA Pinot Nero Schweizer 2016, Franz Haas, Alto Adige (ne saprete sicuramente più di me)
  • AA Pinot Nero Wine Collection Riserva 2016, Cantina Produttori San Michele Appiano / Kellerei St. Michael Eppan, Alto Adige (beati voi che lo potete degustare e anche bere)
  • AA Pinot Noir vom Kalk 2017, Ignaz Niedrist, Alto Adige (non lo conosco)
  • AA Sauvignon Renaissance Riserva 2017, Gump Hof – Prackwieser Markus, Alto Adige (uno dei vini italiani da me preferiti. Tutto di lui)
  • AA Terlano Pinot Bianco Rarity 2007, Cantina Terlano / Kellerei Terlan, Alto Adige (beati voi che lo potete degustare e anche bere)
  • AA Terlano Sauvignon Quartz 2018, Cantina Terlano / Kellerei Terlan, Alto Adige (si deve essere orgogliosi che in Italia si produca un vino così)
  • AA Valle Venosta Riesling 2019, Marinushof, Alto Adige (non lo conosco)
  • AA Valle Venosta Riesling Windbichel 2018, Castel Juval Unterortl, Alto Adige (riesling e azienda fantastica)
  • Amarone della Valpolicella 2016, Monte Zovo – Famiglia Cottini, Veneto (non lo conosco)
  • Amarone della Valpolicella Classico 2013, Secondo Marco, Veneto (ogni volta che mi capita gli dico bravo)
  • Amarone della Valpolicella Classico La Mattonara Riserva 2008, Zýmē, Veneto* (un grandissimo amarone sempre)
  • Amarone della Valpolicella Classico Riserva 2011, Corteforte, Veneto (non lo conosco)
  • Barbaresco Pajé Vecchie Viti 2014, Roagna I Paglieri, Piemonte (beati voi che lo potete degustare e anche bere)
  • Barbaresco Rabajà 2016, Bruno Rocca Rabajà, Piemonte (Barbaresco di livello molto alto)
  • Barbaresco Rio Sordo Riserva 2015, Cascina Bruciata, Piemonte (mi è piaciuto tanto)
  • Barbaresco Starderi 2016, La Spinetta, Piemonte (beati voi che lo potete degustare e anche bere)
  • Barbaresco Vigna Boito Riserva 2015, Rizzi, Piemonte (uno dei miei Barbareschi preferiti)
  • Barbera d’Asti Superiore La Bogliona 2012, Scarpa, Piemonte* (la grande Barbera di Scarpa)
  • Barolo Acclivi 2016, Comm. G.B. Burlotto, Piemonte (livelli altissimi)
  • Barolo Aeroplanservaj 2015, Domenico Clerico, Piemonte (un mito è stato e lo sarà per sempre)
  • Barolo Aleste 2015, Luciano Sandrone, Piemonte (beati voi che lo potete degustare e anche bere)
  • Barolo Bricco Ambrogio 2016, Bruna Grimaldi, Piemonte (tra le cose più buone di grandi Langhe 2020)
  • Barolo Bricco Boschis 2016, Cavallotto – Tenuta Bricco Boschis, Piemonte (lo adoro)
  • Barolo Bricco delle Viole 2016, G.D. Vajra, Piemonte (sempre tra i miei preferiti… “BONO ASSAI)
  • Barolo Briccolina 2016, Batasiolo, Piemonte (ne saprete sicuramente più di me)
  • Barolo Falletto 2016, Bruno Giacosa, Piemonte (beati voi che lo potete degustare e anche bere)
  • Barolo Monvigliero Riserva 2013, Castello di Verduno, Piemonte (davvero un’ottima bottiglia)
  • Barolo Mosconi 2016, Pio Cesare, Piemonte (non lo conosco)
  • Barolo Pianpolvere 2016, Quinto Chionetti & Figlio, Piemonte (questo non l’ho degustato)
  • Barolo Ravera 2016, Vietti, Piemonte (beati voi che lo potete degustare e anche bere)
  • Barolo Rocche dell’Annunziata 2016, Ratti, Piemonte (ne saprete sicuramente più di me)
  • Barolo San Giovanni 2016, Gianfranco Alessandria, Piemonte (mi piace anche con 5 punti di meno che gli ho dato)
  • Barolo Sarmassa 2016, Virna Borgogno, Piemonte (felicissimo di trovarlo qui, uno dei miei Baroli preferite a Grandi Langhe 2020)
  • Barolo Villero 2016, Giacomo Fenocchio, Piemonte (tutto quello che produce Claudio Fenocchio MI PIACE ASSAI)
  • Bolgheri Superiore Casa di Terra 2016, Fattoria Casa di Terra, Toscana (non lo conosco)
  • Bolgheri Superiore Grattamacco 2017, Grattamacco, Toscana (mi piace, ma 96 è tanto)
  • Braide Alte 2018, Livon, Friuli Venezia Giulia (una sorpresa quest’anno, il legno era molto meno invasivo)
  • Brunello di Montalcino 2015, Cupano, Toscana (tra i miei Brunelli preferiti al Benvenuto Brunello 2020)
  • Brunello di Montalcino 2015, Fuligni, Toscana (tra i miei Brunelli preferiti al Benvenuto Brunello 2020)
  • Brunello di Montalcino 2015, Pietroso, Toscana (tra i miei Brunelli preferiti al Benvenuto Brunello 2020)
  • Brunello di Montalcino Altero 2015, Poggio Antico, Toscana (lo vorrei degustare insieme a voi. Mah! E vorrei vedere le rese per ettaro)
  • Brunello di Montalcino Franci 2015, Tassi, Toscana (ne capirete sicuramente più di me)
  • Brunello di Montalcino La Casa 2015, Caparzo, Toscana (lo vorrei degustare insieme a voi. Mah! E vorrei vedere le rese per ettaro)
  • Brunello di Montalcino Montosoli 2015, Altesino, Toscana (ne capirete sicuramente più di me)
  • Brunello di Montalcino Pelagrilli 2015, Pacenti, Siro, Toscana (non lo conosco)
  • Brunello di Montalcino Poggio al Vento 2013, Col d’Orcia, Toscana (mi è piaciuto con 8 punti di meno)
  • Brunello di Montalcino Schiena d’Asino 2015, Mastrojanni, Toscana (beati voi che lo potete degustare e anche bere)
  • Brunello di Montalcino Suolo 2015, Argiano, Toscana (ne capirete sicuramente più di me)
  • Cannonau di Sardegna Barrosu 2019, Giovanni Montisci, Sardegna (guai chi me lo tocca)
  • Cannonau di Sardegna Bobotti 2019, Cantina Sannas, Sardegna (non lo conosco)
  • Cannonau di Sardegna Perdas Longas 2019, Francesco Cadinu, Sardegna (non lo conosco)
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ergo Sum Riserva 2016, Montecappone – Mirizzi, Marche (un’ottima sorpresa. Complimenti ai Mirizzi)
  • Chianti Classico Gran Selezione Colledilà 2017, Ricasoli – Castello di Brolio, Toscana (se è uguale all’annata 2016 lo vorrei degustare con voi)
  • Chianti Classico Gran Selezione Coltassala 2017, Castello di Volpaia, Toscana (ancora non lo assaggio)
  • Chianti Classico Gran Selezione Monna Lisa 2016, Vignamaggio, Toscana (ma li degustate con la pistola alla tempia? <per ridere l’ho scritta> Lo vorrei degustare con voi)
  • Chianti Classico Montaperto 2018, Fattoria Carpineta Fontalpino, Toscana (non lo conosco ho faccio finta di non conoscerlo)
  • Chianti Classico Vigneto La Selvanella Riserva 2016, Melini e Machiavelli, Toscana (sicuramente ne saprete più di me)
  • Colli di Luni Vermentino Numero Chiuso 2016, Cantine Lunae, Liguria (un vino che mi piace tantissimo)
  • Colli Euganei Rosso Gemola 2015, Vignalta, Veneto (lui ha da sempre un suo perché)
  • Colli Piacentini Vinsanto della Val di Nure Albarola 2009, Barattieri, Emilia Romagna (non lo conosco)
  • Colline Lucchesi Tenuta di Valgiano 2016, Tenuta di Valgiano, Toscana* (tra i miei vini rossi preferiti in Italia)
  • Collio Bianco Zuani Riserva 2018, Zuani, Friuli Venezia Giulia (felicissimo di trovarlo qui, mi è sempre piaciuto)
  • Collio Friulano 2019, Colle Duga, Friuli Venezia Giulia (un Friulano Colle Duga in gran spolvero)
  • Collio Pinot Bianco 2019, Doro Princic, Friuli Venezia Giulia (lo vorrei degustare con voi)
  • Collio Sauvignon Riserva 2016, Russiz Superiore, Friuli Venezia Giulia (ci ho risentito le grandi cose dei tempi andati)
  • Collio Sauvignon Segré 2019, Castello di Spessa, Friuli Venezia Giulia (sicuramente ne saprete più di me)
  • Costa d’Amalfi Furore Bianco Fiorduva 2018, Marisa Cuomo, Campania (qui parla il cuore, vino di livelli altissimi questo 2018)
  • Costabate 2015, Uccelliera, Toscana (non lo conosco)
  • Cuore di Donna Daria, Conte Emo Capodilista – La Montecchia, Veneto (non lo conosco)
  • Derthona Montecitorio 2018, Vigneti Massa, Piemonte (lui quello che produce lo fa benissimo. Campione)
  • Etna Bianco Superiore Pietra Marina 2016, Benanti, Sicilia (lo vorrei degustare con voi e confrontarlo con qualche annata vecchia)
  • Etna Rosso San Lorenzo 2018, Girolamo Russo, Sicilia (tra i miei preferiti da sempre)
  • Etna Rosso Zottorinoto Riserva 2016, Cottanera, Sicilia* (non lo conosco)
  • Falerno del Massico Bianco Vigna Caracci 2017, Villa Matilde Avallone, Campania (felice di trovarlo qui)
  • Flaccianello della Pieve 2017, Fontodi, Toscana (vino rosso italiano tra i miei TOP da sempre)
  • Franciacorta ’61 Nature Blanc de Blancs 2013, Guido Berlucchi, Lombardia (non lo conosco)
  • Franciacorta Annamaria Clementi Rosé Riserva 2010, Ca’ del Bosco, Lombardia (se avessi i soldi ogni anno ne comprerei una cassa)
  • Franciacorta Satèn 2016, Barone Pizzini, Lombardia (Franciacorta che sta nelle mie corde)
  • Franciacorta Selezione Riserva 2011, Villa, Lombardia (non lo conosco)
  • Freisa di Chieri Vigna Villa della Regina 2016, Balbiano, Piemonte (non lo conosco)
  • FCO Bianco Pomedes 2018, Roberto Scubla, Friuli Venezia Giulia (mi è sempre piaciuto)
  • Friuli Isonzo Bianco Lis 2017, Lis Neris, Friuli Venezia Giulia (la famiglia Pecorari è amicizia. È sapere da sempre che qui si lavora benissimo)
  • Friuli Isonzo Malvasia 2019, Drius, Friuli Venezia Giulia (non mi è dispiaciuto affatto)
  • Friuli Isonzo Sauvignon Blanc Piere 2018, Vie di Romans, Friuli Venezia Giulia (un livello che ricorda tempi andati)
  • Gattinara Pietro 2016, Paride Iaretti, Piemonte (non lo conosco)
  • Gavi del Comune di Gavi Vecchia Annata 2010, Broglia, Piemonte (non lo conosco)
  • Gioia del Colle Primitivo Nascìddò 2017, Vigna Liponti, Puglia (non lo conosco)
  • Gioia del Colle Primitivo Riserva 2017, Plantamura, Puglia (se sta su tutte le guide lo cercherò… ma anche no)
  • Giusto di Notri 2018, Tua Rita, Toscana (quest’annata non la conosco, ma le ultime… insomma)
  • Grave di Stecca 2015, Nino Franco, Veneto (non lo conosco)
  • Grignolino del Monferrato Casalese Bricco del Bosco Vigne Vecchie 2015, Giulio Accornero & Figli, Piemonte (non lo conosco)
  • In Correggio Rosso Millesimato 2009, Lini 910, Emilia Romagna (i loro spumanti non mi dispiacciono)
  • Ischia Per’e’palummo Vigna dei Mille Anni 2016, Casa D’Ambra, Campania (quest’annata non la conosco)
  • V. Ludovico de Vescovi 2015, De Vescovi Ulzbach, Trentino (fantastico che lui è qui )
  • La Pineta 2018, Podere Monastero, Toscana (non lo conosco)
  • Le Pergole Torte 2017, Montevertine, Toscana (tutti in piedi. Applausi scroscianti)
  • Malvasia Lehte 2018, Zidarich, Friuli Venezia Giulia (azienda che mi piace assai)
  • Malvazija Malvasia 2018, Škerk, Friuli Venezia Giulia (lui è la classe deklle macerazioni)
  • Maremma Toscana Baffonero 2017, Rocca di Frassinello, Toscana (ne saprete sicuramente più di me)
  • Montecucco Sangiovese Poggio Lombrone Riserva 2016, ColleMassari, Toscana (un vino che mi piace sempre, quest’annata in particolare)
  • Montefalco Sagrantino Chiusa di Pannone 2015, Antonelli San Marco, Umbria (braco Filippo Antonelli, il Pannone diventa ogni anno più buono)
  • Montefalco Sagrantino Colle alle Macchie 2016, Tabarrini, Umbria (tra i mie sagrantini preferiti)
  • Montefalco Sagrantino Colleallodole 2016, Milziade Antano Fattoria Colleallodole, Umbria (quell’etichetta invoglia)
  • Montello – Colli Asolani Il Rosso dell’Abazia 2016, Serafini & Vidotto, Veneto (un grande classico che mi piace)
  • Montepulciano d’Abruzzo 2018, Emidio Pepe, Abruzzo (che dire? BONO)
  • Montepulciano d’Abruzzo 2018, Torre dei Beati, Abruzzo (degustato da poco, esce dopo qualche minuto in maniera piacevolissima)
  • Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Zanna Riserva 2015, Illuminati, Abruzzo (non lo conosco)
  • Montepulciano d’Abruzzo Sant’Eusanio 2018, Valle Reale, Abruzzo (ormai un grande classico della viticoltura abruzzese)
  • Montepulciano d’Abruzzo Terre dei Vestini Bellovedere Riserva 2016, La Valentina, Abruzzo (ne saprete sicuramente più di me)
  • Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma Riserva 2015, Masciarelli, Abruzzo (ho ritrovato delle cose dei tempi andati)
  • Montevetrano 2018, Montevetrano, Campania (un grande classico)
  • Montiano 2017, Famiglia Cotarella, Lazio* (quest’annata non la conosco. Bugiardo)
  • Moscato Passito di Saracena 2018, Cantine Viola, Calabria (mi piace da sempre)
  • Nizza La Vigna dell’Angelo Riserva 2016, Cascina La Barbatella, Piemonte (non lo conosco)
  • Nuragus di Cagliari 2019, Audarya, Sardegna (otto punti in più dei miei)
  • OP Pinot Noir Pas Dosé Cuvée dell’Angelo 2012, Castello di Cigognola, Lombardia (non lo conosco)
  • Orcia Petrucci Melo 2015, Podere Forte, Toscana (non lo conosco… o anche si)
  • Paleo 2017, Le Macchiole, Toscana (il Cabernet Franc più buono al mondo)
  • Piemonte Albarossa 2018, Bricco dei Guazzi, Piemonte (non lo conosco)
  • Poggio ai Chiari 2012, Colle Santa Mustiola, Toscana (tra i sangiovese che spiccano sempre)
  • Roero Arneis 7 anni 2013, Angelo Negro e Figli, Piemonte (bevuto in cantina da loro… emozioni)
  • Romagna Sangiovese Superiore Predappio di Predappio Vigna del Generale 130 anniversario 2015, Fattoria Nicolucci, Emilia Romagna (un grande classico del sangiovese di Romagna)
  • Rosazzo Terre Alte 2018, Livio Felluga, Friuli Venezia Giulia (lo vorrei risentire perché mi è piaciuto)
  • See 2018, Spiriti Ebbri, Calabria (non lo conosco)
  • Sforzato di Valtellina Albareda 2017, Mamete Prevostini, Lombardia (un grande classico che si fa valere sempre)
  • Sicilia Alberelli di Giodo 2018, Giodo, Sicilia (non lo conosco)
  • Sicilia Syrah Lusirà 2018, Baglio del Cristo di Campobello, Sicilia (felice di trovarlo qui)
  • Sicilia Vigna San Francesco Chardonnay 2018, Tasca d’Almerita, Sicilia (l’ho degustato tre volte in un giorno, interessante)
  • Sinòpia 2017, Fattoria Colleverde, Toscana (non lo conosco)
  • Stella Flora 2017, Maria Pia Castelli, Marche (felice di trovarlo qui)
  • Taurasi Naturalis Historia 2015, Mastroberardino, Campania (quest’annata non la conosco… ne posso fare anche a meno)
  • Taurasi Vigna Quintodecimo Riserva 2014, Quintodecimo, Campania (Quintodecimo inizia a produrre solo grandi vini)
  • Trebbien 2018, Valter Mattoni, Marche (molto bene grande roccia… si cresce e io e te lo sappiamo)
  • Trentodoc Brut Altemasi Graal Riserva 2013, Cavit, Trentino (sempre un grande Trentodoc)
  • Valdarno di Sopra Vigna Galatrona 2018, Petrolo, Toscana (a me piace sempre. Avercene di soldi per comprarlo sempre un cartone)
  • Valle d’Aosta Chardonnay Cuvée Bois 2018, Les Crêtes, Valle d’Aosta (quest’anno ho risentito il legno, ma lo aspetterei con grande piacere)
  • Valpolicella Classico Le Miniere 2019, Bertani, Veneto (non lo conosco)
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2019, Andrea Felici, Marche (uno dei miei Verdicchi preferiti)
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore La Staffa 2019, La Staffa, Marche (a bello te la credevi che potevi arrivare a questi livelli? Io ci ho sempre creduto e tu lo sai)
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Vecchie Vigne 2018, Umani Ronchi, Marche (mi piace questo Vecchie Vigne)
  • Vermentino di Gallura Solianu 2019, Ledda, Sardegna (non lo conosco)
  • Vernaccia di San Gimignano Campo alla Pieve 2018, Il Colombaio di Santa Chiara, Toscana (annata da capogiro, vino tra i miei migliori sempre. Azienda fantastica)
  • Vino Nobile di Montepulciano Le Caggiole 2017, Poliziano, Toscana (non lo conosco)
  • Vino Nobile di Montepulciano Simposio Riserva 2016, Tenuta TreRose, Toscana (non lo conosco)
  • Vinsanto di Carmignano 2012, Capezzana, Toscana (non è niente male)
  • Vinsanto Occhio di Pernice Amelia 2013, La Palazzola, Umbria (Stefano Grilli e il suo OTTIMO VIN SANTO OCCHIO DI PERNICE)
    Con l’asterisco sono segnalati i vini già premiati nell’edizione 2020 e riproposti in questa edizione della Guida.

Le presentazioni saranno a Milano 3-4 Ottobre e Roma 10 Ottobre.

Pasquale Pace
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