Hilberg & Pasquero, da 20 anni bevo i loro vini, da 20 anni so che si fanno vini nel modo più naturale possibile

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Az. Agricola Annette Hilberg e
Michele Pasquero
Via Bricco Gatti, 16
Priocca (Cn)
www.hilberg-pasquero.com

Bevo questi vini da circa 20 anni, quando nessuno ancora parlava di naturale, mentre qui qualcosa già si faceva. È stato un mio desiderio venire a trovare Michele Pasquero nella sua azienda di 6 ettari; conobbi Annette, con la quale ci eravamo sentiti solo per telefono, e per me era un piacere grande vedere la loro luna, vedere la loro azienda, degustare i loro vini. Era una giornata bellissima, la vista spaziava sulle vigne, sulle colline, Annette ci indicava i loro terreni, ci raccontava la sua storia, ci parlava dei loro tre figli. Ci invitò ad andare in cantina, una cantina piccola sufficiente a contenere le basse rese provenienti dai loro vigneti. Ero con Icardi Mariagrazia produttrice piemontese, loro si conoscevano già ed erano davvero felici di incontrarsi (felice io di far fare questi incontri in azienda tra produttori). Con noi c’era anche Mara Bione del ristorante Ai Binari di Asti (che resterà affascinata dai vini che sentiremo e farà un bell’acquisto, altra cosa che mi da gioia). Tra risate e piacevoli bevute, Annette ci raccontò dei loro lavori nei vigneti, delle fermentazioni e di quelle spontanee senza aggiunta di lieviti, della macerazione fatta a tini aperti con follature a mano… quanto mi piace il fare vini in questo modo! Intanto dalle vigne arrivò Michele; ci stringemmo la mano e poi ci abbracciammo: è sempre bello quando ti assale l’emozione di rivedere una gran persona, un gran vignaiolo, un giorno sicuramente anche un gran ristoratore. Dopo aver scelto il Nebbiolo di Hilber & Pasquero, mi disse: “Bravo, hai scelto uno dei veri vignaioli piemontesi”.  Ecco i vini degustati:

1.       Varej 2015, ottenuto da uve brachetto 60% e barbera 40%. Non avevo mai sentito un brachetto secco, non mi dispiacque per nulla, anzi era gradevole e di facile beva, da portarsi per le scampagnate dentro al cestino del pic-nic (84);

2.       Barbera d’Alba DOC 2014, da uve Barbera 100%. Sul sito dell’azienda, in riferimento a questo vino, c’è una frase di Michele che dice: “La vita non sempre scorre liscia, ma piccole asprezze talora hanno un senso e completano l’armonia, come a tavola un buon bicchiere di Barbera”. Ecco, questo vino rispecchia tutto ciò: altro vino di facile beva, fresco, un vino da portarsi anche in barca, semplice ma allo stesso tempo pieno di forza (84);

3.       Dolcetto Langhe Doc 2013, 100% da uve dolcetto. Degustando questo vino si capisce come è fatto un gran dolcetto. Mi piace tanto perché è gioia per il palato e si beve con facilità (86);

4.       Langhe Nebbiolo DOC 2012, 100% da uve nebbiolo. Scrive Michele sul suo sito: “Se il profumo parla bene, e ciò che sta dietro non smentisce il gusto, allora è armonia”. Ecco, mai descrizione fu più appropriata: profumi che inebriano di piacere, un gusto pieno ed esaltante (87);

5.       Nebbiolo d’Alba Doc 2012, 100% da uve nebbiolo. Sempre Michele scrive: “… togli il tappo e versando nel bicchiere ti sembrerà di vedere le vigne e le colline dopo la nebbia, sotto il sole …”. Io bevendo questo vino che mi piace da sempre vedo il sole, anche perché quel giorno era bellissimo. Godurioso (91);

6.       Barbera d’Alba Superiore DOC 2012, 100% barbera. Su questo vino, Michele scrive: “Sulla collina più alta, con la vigna più vecchia dove il sudore è di casa, il vino prende sapore diverso” … E la classe non è acqua, aggiungo io! Barbera di altissimo livello, da bere oggi, domani e dopodomani (88+);

7.       Nebbiolo d’Alba Doc 2007, 100% nebbiolo. Lo aprii io, Michele lo assaggiò e sorrise. Sapevamo entrambi che veniva da un’annata calda, ma restammo sorpresi dalla brillantezza dei colori, dal sapore, dal frutto. Emozionante apertura di una vecchia annata, premiata da un’appagante bevuta (89+).

Alla fine della degustazione Michele ci salutò (non vedeva l’ora di tornare in campagna) mentre Annette si mise a comporre l’acquisto di Mara per il suo ristorante Ai Binari. Le due produttrici si scambiarono cortesie e io le osservavo tutto compiaciuto di aver creato una simile occasione: questi momenti, questi incontri, queste conoscenze, mi fanno pensare a quanto sia meravigliosa la vita. 

Pasquale Pace
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